Kinds of Kindness è l’ultima creazione di Yorgos Lanthimos, uscito in Italia nel giugno del 2024. Più celebre per essere stato il produttore e direttore dell’atipico Povere Creature, vincitore di quattro premi Oscar, anche in questo lavoro Lanthimos non sembra rinunciare all’eccentricità e all’astrattismo. Ad accomunare i suoi film (tra cui The Lobster e La Favorita) sono elementi come il grottesco, primi piani e nudità, quest’ultima mostrata quasi con scientificità.
Strutturalmente, il film è un composto di tre episodi, ognuno dei quali vede gli stessi attori del cast interpretare personaggi diversi. Il cast principale è composto da Emma Stone, Jesse Plemons, Willem Dafoe e Margaret Qualley. L’unico elemento che lega i tre episodi, oltre alle tematiche, è un certo personaggio di nome R.M.F., che rimane immerso nel mistero nel corso dei tre episodi.
Kinds of Kindness, capitolo I: La morte di R.M.F.
Il primo capitolo si apre con la presentazione di Robert Fletcher (interpretato da Jesse Plemons), un impiegato subordinato al capo ufficio Raymond. In maniera graduale, si va a comprendere che la vita di Robert è pianificata nel minimo dettaglio dal suo superiore, verso cui Robert professa indicibile deferenza, anzi quasi riverenza: Raymond decide cosa deve leggere (Anna Karenina è il libro che viene mostrato nel film), cosa può mangiare, perfino quando Robert deve fare l’amore con sua moglie e altre cose che tingono il film di un velo di inquietudine. Come ricompensa della sua ubbidienza, Raymond premia Robert con particolari oggetti pregiati, come ad esempio la racchetta appartenuta al famoso tennista americano John McEnroe.
L’apice delle sue richieste arriva quando, un giorno, Raymond ordina a Robert di seguire il seguente ordine: fare di proposito un incidente stradale e ferire un uomo, con il rischio di ucciderlo. A questa richiesta, Robert non riesce ad accettare ma, in fondo, staccarsi del tutto da Raymond è per lui una sofferenza. Robert deve fare i conti con questa sua codipendenza, riuscirà ad allontanarsi dal suo rapporto tossico con Raymond?
Capitolo II: R.M.F. vola
Nel secondo capitolo la storia segue le vicende di due personaggi: Liz, messa in scena da Emma Stone, e Daniel, interpretato da Jesse Plemons. Liz riesce a tornare a casa dal suo compagno, nonché poliziotto di nome Daniel, dopo aver trascorso un periodo di sopravvivenza su di un’isola sperduta. Ma la loro relazione non è più come prima dell’incidente: Daniel non riconosce più Liz come la persona che conosceva prima, le sue scarpe le vanno più strette, i suoi gusti alimentari sono cambiati. Daniel esaspera ognuno di questi cambiamenti come la conferma che quella donna non è la vera fidanzata ed entra in uno stato di parossismo: si convince che la donna tornata a casa sia un clone, parte di un complotto, tanto che non riesce a farsi convincere neanche dai tentativi del suo caro amico e collega Neil. Il fidanzato intraprende una cura di farmaci ma la situazione non cambia: vede la partner come un’estranea che veste il suo stesso corpo; anzi, per testare la sua resilienza Daniel inizia a farle richieste estreme. Liz, d’altra parte, è ancora innamorata di Daniel, e non vuole staccarsene, anche se questo significherà seguire le folli richieste del compagno.
Capitolo III: R.M.F. mangia un sandwich
Il terzo capitolo di Kinds of Kindness è quello più intenso. Emily (Emma Stone) e Andrew (Jesse Plemons) sono una coppia appartenente a una setta.
Il capitolo ruota intorno al loro compito di ricerca di un nuovo messia. Emily sa già quali sono i tratti fisici del nuovo profeta: deve assomigliare a una ragazza che l’aveva salvata in un sogno fatto tempo prima. I due tentano instancabilmente di individuare la futura guida della setta, ma ogni tentativo si rivela un insuccesso. La loro frustrazione sembra terminare quando una ragazza, che la coppia non aveva mai visto prima, afferma con allusività che sua sorella gemella possa fare al caso loro. Forse la coppia troverà l’adepta perfetta, ma il finale del film ci sorprenderà con le spiccate scelte narrative tipiche del regista greco.
Il significato e i temi di Kinds of Kindness (con spoiler)
Uno dei temi evidenti in Kinds of Kindness è sicuramente il tema del potere: chi ha le redini della tua vita?
Nel primo capitolo il capo Raymond orchestra ogni dettaglio della vita di Robert. Addirittura, ordina all’impiegato di somministrare segretamente abortivi alla moglie, facendole credere che fosse sterile per un’importante lasso di tempo.
Nel secondo capitolo, Liz segue gli ordini del suo compagno Daniel, anche quando quest’ultimo, rifiutandosi di mangiare, le ordina di tagliarsi un dito e cucinarlo per lui.
Nel terzo capitolo, il potere viene espresso da parte dei capi della setta (di cui Omi è il leader, interpretato da William Dafoe). Omi bandisce Emily dalla setta dopo che la donna uccide, con grande ironia, la sua messia (una delle sorelle gemelle) e fallisce la prova di purità, una volta tornata nel campo della setta.
Ciò che lega ogni personaggio è la pervicacia con cui ognuno di essi voglia soddisfare il proprio abusatore: non importa quanto dolore viene inflitto loro, Daniel (Capitolo I) ed Emily (Capitolo III) tentano di riunirsi ai rispettivi superiori, mentre Liz (Capitolo II) tenta di soddisfare le richieste perverse del suo partner.
L’intraprendenza e la voglia di cambiamento positivo sono qualità, nella maggior parte dei casi, attribuite ai personaggi femminili del film, mentre quelli maschili il più delle volte reggono il coltello dalla parte del manico: un chiaro esempio di controllo maschile è la manomissione da parte di Robert della fertilità della moglie oppure, ancor più chiaramente, gli ordini di Daniel alla compagna Liz. Nel film fuoriesce una chiara voce femminista. La sceneggiatura gioca un ruolo importante, anch’essa finemente curata: la frammentazione delle scene e degli episodi è solo spaziale, non disperde mai le tematiche e la coerenza che si vuole dare al film.
Fonte Immagine: Wikipedia (scena del film con Emma Stone)
