Lo spagnolo Sergio Pablos debutta alla regia con il film d’animazione Klaus-I segreti del Natale – del quale ha anche scritto il soggetto oltre che contribuire a produrlo – distribuito da Netflix dal 15 novembre.
Jesper Johansonn è l’unico e viziato figlio del direttore della Regia Accademia Postale che, malgrado gli sforzi compiuti dal genitore per fargli comprendere l’importanza del lavoro, si è rivelato un completo incapace a causa della sua pigriziae noncuranza. Per punirlo – ma, soprattutto nella speranza di riuscire a farlo maturare consapevolmente – il padre decide allora di mandarlo a fare il postino su una sperduta e ghiacciata isola artica dove si trova la grigia e triste cittadina di Smeerensburg. Il giovane potrà fare ritorno a casa soltanto se riuscirà a smistare seimila lettere entro un anno dal suo arrivo. Incredulo e angustiato, Jesper parte alla volta della sua destinazione la quale gli appare ben peggiore di quanto avesse potuto mai immaginare. Infatti, oltre a essere un luogo immerso nel gelo e nel nulla, gli abitanti di Smeerensburg, divisi in due clan rivali, passano il tempo a farsi la guerra per un motivo che neanche ricordano più, tanto è antico l’astio tra le due fazioni. Ormai sul punto di andarsene perché sicuro di non riuscire a portare a termine il compito affidatogli dal padre, Jesper incontra Klaus, un vecchio, misterioso e solitario falegname che crea meravigliosi giocattoli di legno. Sarà grazie al suo aiuto e a quello di Alva, una maestra finita a vendere pesce per sopravvivere, che Jesper proverà a raggiungere il suo obiettivo finendo con l’averne un altro grazie alla forza dell’amicizia e alla magia del Natale.
Klaus-I segreti del Natale : un film d’animazione con i fiocchi
Sergio Pablos, dopo il successo ottenuto con Cattivissimo me (2010), torna a cimentarsi con l’animazione in questo entusiasmante cartoon per il quale ha scelto di utilizzare la tecnica animata del disegno a mano.
La storia della nascita del mito di Babbo Natale, qui, viene ricondotta all’iniziale necessità di Jesper di raggiungere l’obiettivo delle seimila lettere per poter tornare alla sua vita di privilegi e lasciarsi alle spalle la deprimente Smeerensburg. Il giovane, quindi, dopo aver conosciuto Klaus e constatato la sua abilità nel costruire giocattoli, manipola abilmente i bambini del luogo per spingerli a scrivere all’uomo così da avere i doni desiderati – naturalmente se saranno stati buoni. Tuttavia, l’iniziale sotterfugio ideato dal protagonista finisce col coinvolgere l’intera popolazione della città e i risultati andranno ben oltre il mero dare qualcosa per poter avere qualcosa in cambio.
Grazie, infatti, alla purezza e alla spontaneità dei bambini, anche gli adulti si lasceranno coinvolgere dall’atmosfera di serenità che si diffonde dalla gioia dimostrata dai più piccoli non solo per l’aver ricevuto il regalo chiesto, ma per la possibilità di poterlo condividere con i coetanei senza badare a quale clan appartengano. Così, oltre a contribuire alla creazione della leggenda di Babbo Natale, Jesper riesce – senza averne avuto l’intenzione – a riportare la gioia e la serenità tra gli abitanti del posto.Tutto questo mostra la più profonda essenza del film: fare del bene può portare solo altro bene; d’altronde, la frase che più spesso viene ripetuta – e messa in pratica – è che “un vero atto di bontà ne ispira sempre un altro”.
Klaus-I segreti del Natale grazie a una trama originale nella quale ben si bilanciano leggerezza e serietà, a dei personaggi unici e a dei disegni che incantano, è assolutamente un film da vedere e, si consiglia, da rivedere la sera di Natale per lasciarsi avvolgere dalla sua atmosfera gioiosamente magica.