Se siete amanti dei film della Studio Ghibli non potete esimervi dal guardare La collina dei papaveri, una pellicola dolcissima, dalle musiche dalle note nostalgiche di un tempo passato e dagli sfondi indimenticabili.
Produzione
La collina dei papaveri è un film d’animazione del 2011, con la regia di Goro Miyazaki e la scrittura di Hayao Miyazaki e Keiko Niwa e prodotto dallo Studio Ghibli.
Il film è basato sul manga omonimo del 1980 illustrato da Chizuru Takahashi e scritto da Tetsuro Sayama.
La collina dei papaveri venne proiettato in Giappone il 16 luglio 2011 e ottenne un gran numero di recensioni positive.
In Italia il film è stato distribuito da Lucky Red ed è stato proiettato nei cinema nell’unica data del 6 novembre 2012.
Attualmente La collina dei papaveri è disponibile in blu-ray e dvd e in streaming sulla piattaforma Netflix.
Trama
La storia è ambientata in Giappone, precisamente a Yokohama nel 1963.
La protagonista della storia è Umi Matsuzaki, una ragazza di sedici anni che ha perso il padre durante la guerra di Corea ed in quanto figlia maggiore, quando sua madre è fuori città, si occupa della casa e della cucina.
Ogni mattina, issa due bandiere marittime sull’asta nel giardino, che indicano un augurio di una buona navigazione.
Un giorno nella scuola frequentata da Umi, iniziano a scatenarsi delle proteste degli studenti, perché pare vogliano abbattere il “Quartier Latin”, un antico edificio risalente all’epoca Meiji, ormai in pessime condizioni strutturali, che in quel momento utilizzato dai vari studenti come sede dei club.
Shun Kazama è uno studente che si oppone alla demolizione del Quartier Latin e un giorno per sottolineare quanto fosse urgente la questione, salta dall’edificio in una piscina e così fa la conoscenza di Umi.
I due finiranno per innamorarsi, ma in breve tempo scopriranno un segreto che accomuna il loro passato.
Analisi
La collina dei papaveri è ambientato negli anni Sessanta, in particolar modo, gli anni della generazione nata e cresciuta nel benessere economico degli anni post-bellici e con lo spettro costante della bomba atomica.
In questo quadro storico il Giappone, sotto la guida del governo di occupazione americana svolse un ruolo fondamentale.
Divenne il paese protagonista di quello che fu definito un “miracolo economico”, registrando una crescita economica impareggiabile con altri paesi del mondo.
In quel periodo però c’era anche l’idea di costruire un “nuovo Giappone” eliminando tutto quello che era stato del passato e per alcuni avvenimenti, come l’aver subito lo sgancio di due bombe nucleari, si provava in tutti i modi a dimenticare.
In questa scena prende atto La collina dei papaveri, rappresentando appieno questo Giappone in rivoluzione e anche in preparazione delle Olimpiadi del 1964.
Questo lo si può notare, in particolar modo, con la vicenda del “Quartier Latin” che appunto è una splendida struttura antica, ma che in molti vogliono abbattere proprio perché nel “nuovo Giappone” non c’è posto per il vecchio.
Come in altri lungometraggi targati Ghibli, anche in questa pellicola viene dato un ampio spazio proprio al tema dell’amore, specialmente quello adolescenziale.
Un tipo di amore ingenuo e complicato che come classico delle opere nipponiche nasce in primavera.
La storia d’amore è agrodolce, considerando anche il passato dei protagonisti, ma è anche tenera mostrando allo spettatore come un sentimento del genere non possa svanire da un momento all’altro, al massimo può trasformarsi in qualcos’altro.
A differenza di altro film Ghibli ne La collina dei papaveri non troviamo l’elemento magico, bensì un elemento misterioso, che è proprio quello che porta lo spettatore ad appassionarsi alla pellicola e non interrompere la visione finché il mistero non verrà svelato.
Comparto tecnico e sonoro
La collina dei papaveri presenta delle ottime animazioni e la regia di Goro Miyazaki è davvero apprezzata e mostra anche enormi miglioramenti rispetto alla direzione della sua scorsa pellicola I racconti di terramare.
I fondali sembrano dei dipinti dove, complice l’aver ambientato il film in una città marittima, il mare la fa da padrone assieme a diversi elementi che ricordano la primavera e alla pioggia la cui presenza sottolinea i sentimenti dei protagonisti.
Bisogna fare una menzione anche al comparto sonoro che presenta delle musiche dolci e nostalgiche, di Satoshi Takabe.
Fonte immagine: Animeclick