L’adattamento cinematografico del romanzo di Walker "Il Colore Viola"

adattamento del romanzo di Walker

L’adattamento cinematografico del romanzo di Alice Walker firmato da Spielberg sorprende per la sua tenerezza, diventando un inno all’amore per la vita e alla resilienza.

All’epoca dell’uscita del film, Steven Spielberg era già considerato uno dei registi più acclamati, ma etichettato ancora esclusivamente a grande creatore di avventure fantascientifiche (Jurassic Park, la saga di Indiana Jones, E.T. e altri). Ecco perché Il Colore Viola (1985) risultò una sorpresa fantastica per tutti quelli che ancora stigmatizzavano i lavori del regista.

Il Colore Viola è un film ricco di tenerezza e amore, quello duraturo tra due sorelle crudelmente separate nella loro infanzia, in particolare l’amore di una di loro per i due figli portati via al momento della nascita. Adattamento cinematografico del romanzo vincitore del Premio Pulitzer di Alice Walker, il film ci trasmette il prezioso messaggio che semplicemente ogni cosa e ogni persona ha bisogno di amore, e che mettere la nostra fiducia nell’amore farà sì che tutto vada per il meglio, nonostante migliaia di ostacoli ci faccia credere il contrario.

Ambientata nel Sud degli Stati Uniti, la storia copre quasi 40 anni, dal 1909 circa al 1947, e si concentra quasi esclusivamente sulla comunità nera in un insediamento rurale americano. Scritto da Menno Meyjes, l’adattamento cinematografico del romanzo di Walker è incentrato sulla storia tragica ma trionfante di Celie, data in sposa a 14 anni a un uomo che non la ama da un padre che l’ha già abusata sessualmente. Celie diventa letteralmente una schiava del marito, umiliata e maltrattata in ogni possibile modo; il cuore di lui appartiene a Shug Avery, la cantante blues che suo padre rifiutò di lasciargli sposare. Quando Albert porta la malata Shug nella loro casa, Celie si prende cura di lei con affetto e le due diventano amiche. È Shug che mette Celie sulla via della consapevolezza di sé e del riconoscimento del proprio valore. Shug scopre anche le lettere – alla base del romanzo epistolare di Walker – che rivelano a Celie che la sua amata sorella è ancora viva.

Spielberg mostra come la mancanza di amore o comprensione, il cedere ciecamente al pregiudizio o alla passione, possa danneggiare altre vite, mentre, al contrario, la compassione e un cuore aperto possono lenire le ferite. Questo è un messaggio di grande rilevanza, soprattutto se si considera il doppio assoggettamento della comunità femminile afroamericana del secolo scorso, soprattutto di quelle donne che vivevano nel Sud, costrette a subire le discriminazioni della comunità bianca, ma anche un tipo di discriminazione interna da parte dei loro mariti e dei loro padri. Nell’adattamento cinematografico del romanzo di Walker, così come nel romanzo stesso, è presente la meravigliosa sensazione che tutto vada bene nel mondo appena le donne finalmente cominciano a liberarsi dal dominio maschile per affermare se stesse.

Spielberg, probabilmente, sfruttò la fama dei suoi precedenti lavori per riunire un cast straordinario per l’occasione, capitanato da Danny Glover, il cui Albert è un turbinio di malevolenza soppressa solo dalla presenza di Shug, e da Whoopi Goldberg, il cui cammino di crescita personale dalla moglie-schiava a donna radiosa è una vera e propria gioia da vedere. Nei panni di Shug, Margaret Avery raddrizza costantemente il tiro vestendo molteplici panni, da amica a vamp a peccatrice pentita. Oprah Winfrey offre una Sofia decisa e molto coraggiosa.

L’adattamento cinematografico del romanzo di Walker offerto da Spielberg ci regala uno dei personaggi femminili più iconici e potenti della storia del cinema, interpretato con passione e tenerezza. Vedere la storia di Celie è come vedere un po’ la storia di tutti (e tutte) noi: quante volte ci siamo sentiti brutti o abbiamo provato vergogna di sfoggiare un brutto sorriso? A chi non è capitato di perdere qualcosa di tanto prezioso nella propria vita? A chi non è capitato di sognare? Celie resiste e prevale, e così la speranza in ognuno di noi continua a vivere.

Fonte immagine: Wikipedia

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