Méliès Georges: il padre del film fantastico

Méliès

Georges Méliès fu illusionista, regista (viene riconosciuto come il secondo padre del cinema dopo i fratelli Lumiere) e produttore. In qualità di prestigiatore ed illusionista dirigeva il Teatro Robert-Houdin a Parigi. Indubbiamente Méliès si può definire un personaggio alquanto illustre nel panorama cinematografico per via del suo spiccato talento, e non solo. Ben prima di comprendere la sua passione per il cinema , il pioniere ne aveva un’altra alquanto forte ovvero la passione per una fanciulla, componente della sua troupe, di nome Jehanne D’Alcy. Il 28 Dicembre del 1895 Méliès fu presente durante la prima proiezione dei fratelli Lumière e come molti altri ne rimase totalmente affascinato. A seguito del forte interesse per tale mezzo d’intrattenimento cercò di comprare un apparecchio ma la vendita, tuttavia, non fu mai portata a buon fine; pertanto il regista incaricò un ingegnere di realizzarne una copia.

Nel 1898 pubblicò la sua prima opera “Un homme de têtes “, cortometraggio in cui Méliès grazie al trucco del mascherino e contromascherino, si toglieva la testa e la poggiava su un tavolo. Per realizzarlo il regista impressionava più volte la pellicola, ossia oscurava la parte della testa per poi successivamente adoperare il montaggio. I vari fotogrammi venivano quindi tagliati cosicché una volta proiettati riuscivano a dar vita a tale effetto spettacolare. Tale pratica fu geniale in quanto fu compreso che dall’unione di più clip si riusciva ad ottenere una maggiore lunghezza del cortometraggio.

Méliès non fu solamente uno dei più grandi registi della storia del cinema (dopo i fratelli Lumière) ma fu anche il fondatore della casa di produzione “Star-Film”. Per i suoi film Méliès non faceva costruire un set tipico cinematografico, bensì utilizzava un fondale di cartone su cui dipingeva la scena; da notare che successivamente la produzione napoletana sarà proprio una tra le prime ad impiegare vere città come set cinematografico. Le pellicole di Méliès presentano un’inquadratura singola; per cui l’attenzione non ricade sui singoli attori ma in toto sulla scena (ossia sul suo insieme). Inoltre fu uno dei primi pionieri ad utilizzare il corpo femminile per scopo interamente e meramente decorativo.

In aggiunta Méliès sarà anche uno dei primi ad utilizzare il colore all’interno delle pellicole mediante la colorazione manuale del fotogramma che veniva effettuata da diverse operaie. Infatti, a svolgere tale procedimento erano esclusivamente le donne che avevano mani abbastanza affusolate per svolgere alla perfezione tale attività. Le stesse per tale componente biologica erano così in grado di poter colorare il fotogramma precisamente. Un’altra tecnica impiegata da Méliès era quella della colorazione dei singoli elementi della pellicola – ovvero quella del bagno di colore. Mediante essa tutta la pellicola poteva assumere un colore decisamente particolare e specifico in base alla scena da girare. Ad esempio, la pellicola imbevuta nel colore giallo veniva adoperata per le scene girate in ambienti soleggiati; mentre quella dal colore blu veniva impiegata per le scene notturne.

Fonte foto in evidenza: Wikipedia

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