Ni una mas (Serie tv, 2024) | Recensione

Ni una mas (Serie tv, 2024) | Recensione

Ni una mas è una serie adolescenziale di produzione spagnola uscita su Netflix il 31 maggio 2024. Basata sull’omonimo romanzo di Miguel Saez Carral, tratta quella che è la storia di una ragazza di 17 anni, Alma, interpretata da Nicole Wallace (famosa già per la serie Skam Spagna e per il film Culpa mia). In questi episodi, denuncia uno stupro avvenuto all’interno del suo liceo come stessa vittima di un rapporto non consenziente. Capiamo bene, quindi, che la tematica principale che la serie affronta ha a che fare con la violenza di genere.

La trama

Ni una mas è incentrata su Alma, una semplice adolescente che vive in un quartiere di una cittadina spagnola insieme alla madre, al padre e al fratello più piccolo. La protagonista frequenta un istituto privato in cui, però, non è vista di buon occhio né dai suoi compagni, né tantomeno dai docenti: ragazza molto sveglia e diretta, non riesce a fare finta di niente quando accade qualcosa di ingiusto e non ha paura di far sentire la sua voce. Proprio per questo motivo, nel corso degli episodi, riceverà rimproveri sia da insegnanti che direttamente dal principale scolastico. Alma, inoltre, non sembra essere molto presa dalla scuola e dallo studio: la sua testa è da tutt’altra parte. A farle pressione sono anche i genitori, desiderosi che la figlia studi e si impegni, in modo tale da venire promossa e non perdere l’anno. Il padre, in particolare, spesso si dimostra severo e rigido nei suoi confronti mentre la madre sembra essere molto più morbida. L’adolescente ha due migliori amiche, Greta e Nata. La prima è una costante nella vita della ragazza; le due, infatti, si conoscono da quando sono bambine e rimangono molto unite. Passano molto tempo insieme, pur frequentando scuole diverse, e si confidano sempre l’una con l’altra. La seconda, invece, frequenta la stessa classe della protagonista. Le due sono legate e si vogliono bene, ma quello che Alma non riesce a capire di Nata è la relazione di quest’ultima con un ragazzo che non la ama e sta con lei solo per secondi fini. Si tratta di Alberto, un altro compagno di classe delle due, non molto apprezzato dall’amica. Il sentimento è sicuramente ricambiato da parte del ragazzo: non ha piacere nel vedere la protagonista come forte e senza paura di mostrare apertamente le sue idee. Odia il fatto di non riuscire a controllarla come invece, spesso e volentieri, fa con la sua fidanzata.

Ni una mas: Il tema della violenza sessuale

La violenza sessuale, all’interno di Ni una mas, viene declinata in diverse forme; anche quello che, apparentemente, potrebbe sembrare una cosa di poco conto, in realtà contribuisce ad aggravare l’intero fenomeno. Il primo esempio è il padre di Alma: è un uomo che spesso mostra in modo sbagliato il suo amore nei confronti della figlia. Abbiamo già affermato, infatti, quanto appaia freddo e rigido nei confronti di Alma senza tenere conto di quelli che sono i sentimenti, i desideri e le vere ambizioni della ragazza. Non cerca di capirla, ma vuole che lei rispetti le sue condizioni. In un episodio della serie vediamo che la protagonista esce, pur essendo stata messa in punizione dai genitori, per andare ad una festa insieme all’amica Greta; qui beve, e torna a casa la mattina seguente. Durante la notte i genitori, preoccupati, iniziano a cercarla e, quando Alma arriva finalmente a casa, il padre appare molto arrabbiato: non da tempo alla figlia di spiegare quello che le è successo e diventa così aggressivo che arriva persino a darle uno schiaffo, facendola cadere a terra. Ricevere un gesto del genere dal proprio genitore è sicuramente una cosa orribile che nessuna figlia vorrebbe ed infatti la stessa ragazza, già particolarmente provata dalla notte trascorsa, sembra essere sconvolta. Era convinta del fatto che almeno il padre, a differenza degli altri personaggi maschili della serie, avrebbe potuto capirla e sarebbe stato fonte di conforto per lei. L’atto violento di quest’ultimo risponde perfettamente a quella che è l’idea tipica del patriarcato, secondo cui le figlie sono oggetti di possesso dei padri e, di conseguenza, devono sottostare ai loro ordini. Un altro personaggio maschile, simbolo degli stessi principi, è Alberto. A quest’ultimo, è direttamente collegato il tema del revenge porn da lui stesso commesso: il ragazzo inizia ad inviare, sotto un falso profilo, foto delle sue parti intime ad Alma, insultandola ed usando parole molto forti nei suoi confronti. Ancora, in un’altra occasione, mentre è in una situazione intima con la sua fidanzata, alcuni amici, giunti nella stessa stanza, iniziano ad avvicinarsi e ad accerchiarla, in procinto di spogliarsi di fronte a lei, come se Nata fosse una semplice bambola.  Alberto, in quel momento, non fa niente per fermarli: al contrario sembra quasi che la situazione sia di suo gradimento.

La personificazione della violenza sessuale nel personaggio del professore

Il personaggio maschile che più di tutti in Ni una mas incarna la violenza di genere è, sicuramente, il professore di storia di Alma. Egli sembra avere a cuore la situazione familiare e scolastica della ragazza e ,infatti, si propone di aiutarla attraverso degli incontri extra-scolastici. Apparentemente l’uomo potrebbe sembrare un bravo docente ma, in realtà, nasconde un oscuro segreto: abusava sessualmente di Berta, amica della stessa protagonista. La precedente racconta tutta la verità ad Alma che decide, correndo il rischio, di accettare le lezioni: vuole coglierlo con le mani nel sacco, nel caso in cui lui provasse a fare lo stesso con lei, per avere abbastanza prove da poterlo denunciare. Nonostante tutto, anche la protagonista cade vittima dello stesso tranello: racconta all’amica che, al contrario di quanto è successo a lei, il professore nei suoi confronti è stato calmo e tranquillo. È come se, per un secondo, si possa avere la percezione che tutto quello che Berta abbia raccontato fosse falso: lo arriva a pensare sia la protagonista che gli spettatori della serie stessa: questo non è altro che il segno per far capire che, a meno che non ci siano prove evidenti, le vittime di violenza sessuale ottengono quasi mai approvazione e sostegno. Alma conosce, poco dopo, una ragazza segnata dallo stesso tragico destino spettato a Berta; capisce che le parole di quest’ultima non sono mai state bugie ed è in quel momento che decide di agire.

Ni una mas: Quello che il finale vuole comunicare 

Il finale di Ni una mas è molto importante: nonostante la serie sia popolata da uomini violenti, spietati, maschilisti e possessivi, la voce delle donne non viene sopraffatta ma, al contrario, riesce ad emergere e a farsi sentire, nonostante i tentativi di manipolazione per far credere che i tragici episodi vissuti, in realtà, abbiano poco conto. Alma arriva a scuola ed appende ai cancelli uno striscione che recita: Attenzione! In questa scuola si nasconde uno stupratore!. Inizialmente i suoi compagni non la prendono seriamente, pensando sia semplicemente un modo per attirare l’attenzione. Trascorso del tempo, ad avvicinarsi alla ragazza è la seconda vittima di stupro del professore, che si unisce alla prima e le da la mano. Poco a poco il numero di ragazzi che si raduna intorno ad Alma aumenta sempre di più e giunge, poi, la polizia che arresta il docente.

Il titolo della serie è, quindi, molto potente: Ni una mas, non una di più. La serie si mostra come un mezzo di denuncia di un fenomeno perdurato da tempo, che deve essere fermato prima che altre donne rimangano vittime del patriarcato.

Fonte immagine: Netflix

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