Per chi costudisce nel profondo un animo romantico, amante delle storie d’amore, del lieto fine, sa apprezzare i romanzi di Jane Austen in tutto il loro splendore.
Il 1800, Londra, fungono da sfondo a quelle che sono considerate le opere del Romanticismo inglese per eccellenza, e non solo. È risaputo che la Austen è scrittrice di testi che sono principalmente e completamente femministi.
Anne Elliot, l’eroina di Persuasione di Jane Austen, reincarna tutto ciò. Come tutte le opere Austiniane, le ispirazioni alle generazioni future sono state innumerevoli, e anche in questo caso, sono nate 3 pellicole degne figlie del romanzo.
Ecco i 3 adattamenti più belli da vedere di Persuasione di Jane Austen:
1. Persuasione di Roger Michell
Andando in ordine cronologico, il primo Persuasione di Jane Austen della nostra lista è del 1995 di Roger Michell, prodotto da BBC Films.
Definito dalla critica come l’adattamento più fedele mai ottenuto finora, sin dai primi minuti la caratteristica che subito risalta agli occhi è il realismo. Manca di quella perfezione irreale; dunque, è alla ricerca della più fedele rappresentazione della realtà che viveva l’autrice: i luoghi e le case sono veri, un po’ disordinati e dall’aria davvero usata; gli abiti stessi, accurati, ma non sono certo immacolati, bensì vissuti. Gli stessi attori sono truccati e pettinati nel modo più naturale possibile. Il regista iniziò le riprese in autunno, nel pieno rispetto della stagione in cui si svolge Persuasione, e il meteo lo assistette regalandogli un tempo mite: la fotografia degli esterni ci restituisce appieno questa luce naturale languida. La luce degli interni, invece, ricrea abilmente quella che deve essere stata la reale quantità di luce degli ambienti dell’epoca, illuminati a candela nelle ore di buio.
Il suo realismo ci permette di entrare nel mondo di epoca georgiana vissuto e raccontato da Jane Austen stessa senza i filtri moderni, ricreando sullo schermo un effetto assai vicino allo stile dell’autrice.
2. Persuasione di Adrian Shergold
Nel 2007, la BBC, decide di produrre un secondo adattamento cinematografico di Persuasione di Jane Austen, questa volta a cura di Adrian Shergold. In questo caso le critiche furono in alcuni casi negative. Per i più accorti e attenti lettori, l’errore più grande fu quello di stravolgere in alcuni momenti la trama originale della storia. Il tutto si svolge con la presenza di una voce fuori campo della stessa Anne Elliot, che scrive il suo diario raccontandoci le vicende.
La narrazione è dinamica, con momenti di tensione e dove possibile, gli esterni sono stati girati negli stessi luoghi descritti dalla Austen nel libro, cioè Bath e Lyme, e questo aggiunge indubbiamente fascino alla pellicola. Nonostante tutto, l’impegno del regista nella cura della realizzazione, della ricostruzione storica, il livello del cast, nel quale spicca la protagonista, Sally Hawkins, vincitrice l’anno successivo di un Golden Globe, l’attenta ed ispirata regia, la fotografia ed il ritmo della narrazione ne fanno un’opera di tutto rispetto.
3. Persuasione di Carrie Cracknell
L’ultimo adattamento di Persuasione di Jane Austen risale ai giorni nostri. Prodotto da Netflix, nel 2022, regia a cura di Carrie Cracknell, è stato decisamente quello più discusso tra i tre.
Una giovane Dakota Johnson veste i panni della signorina Elliot nel lungometraggio rielaborato completamente in chiave moderna, e questa volontà porta a un’alterazione della storia che risulterà ben lontano dall’universo Austeniano. Con la rottura della quarta parete, espediente cinematografico tramite cui la protagonista si rivolge direttamente agli spettatori ed espone i propri pensieri guardando in camera, la giovane Elliot si mostra da subito molto diversa rispetto al libro. Annullerà del tutto lo spirito introverso del personaggio originale, rendendola spiritosa e contemporanea. È considerata quindi, per molti, un’opera che ha ben poco a che fare con il romanzo stesso. Riesce però a donare una nuova luce, una diversa chiave di lettura a determinati personaggi e in alcuni casi alla storia stessa. La prospettiva, essendo raccontata da una Anne trasformata, risulterà essere più oggettiva, decisa, attirando l’attenzione e stuzzicando la curiosità dello spettatore, il quale avrà il desiderio di arrivare fino in fondo per scoprirne il finale, nonostante in realtà lui già conosca la conclusione.
Fonte immagine per l’articolo Persuasione di Jane Austen: i 3 adattamenti da vedere: Archivio personale