Prisma 2, una serie tv adolescenziale di Ludovico Bessegato, è stata rilasciata il 6 Giugno 2024 sulla piattaforma Prime Video. Anche questa volta la seconda stagione è composta da 8 episodi dalla durata massima di 50 minuti ciascuno. La prima stagione, rilasciata a Settembre 2022, era terminata con un finale in sospeso piuttosto importante che ha portato i fan della serie ad interrogarsi su di esso e ad immaginare i vari risvolti che questo avrebbe potuto avere. Dopo ben due anni le loro domande hanno trovato risposte: il famoso cliffhanger, che aveva lasciato tutto col fiato sospeso, viene risolto fin dai primi minuti del primo episodio della seconda stagione. Se quello della prima stagione è stato un finale potente, la sua risoluzione, dall’altra parte, a differenza di quanto molti avranno sicuramente pensato, è invece molto semplice e banale, è interamente avvolta da una sensazione di calma e tranquillità: Daniele, uno dei personaggi principali della serie, capisce da sé che la ragazza con cui messaggiava da mesi non è altro che Andrea in realtà, un ragazzo suo conoscente. I due scendono dal pullman sul quale erano saliti e poi, senza neppure affrontare alcuna conversazione rispetto a quello che è successo, cosa che tutti ci aspettavamo un po’ accadesse, si separano, tornando ciascuno a casa propria.
Prisma 2: La recensione e le principali tematiche
La seconda stagione di Prisma ha inizio circa un mese dopo questo avvenimento e procede attraverso quella che è un’alternanza tra momenti del presente e flashback del passato. Questo è un aspetto importante dal punto di vista dello sviluppo dell’intera serie, funzionale soprattutto a quello che, poi, è il suo finale. I flashback che vengono mostrati permettono allo spettatore di conoscere molti aspetti relativi al passato di Andrea e di Marco, suo fratello gemello e, ancora, ci si rende conto della loro funzione solamente una volta che si è giunti all’ultimo episodio. Un altro dettaglio particolarmente interessante è rappresentato dai titoli di ciascun episodio: ognuno di essi, infatti, presenta il nome di un determinato colore come titolo ed ogni colore indica l’andamento di tutti quelli che sono gli avvenimenti che si verificano nel corso della serie, nonché quelle che sono le varie sfaccettature dell’adolescenza, che, come sappiamo, non è tutta rosa e fiori. Si va da colori più tranquilli e attenuati fino ad arrivare alla tragicità del nero dell’ultimo episodio e proprio questi stessi colori, poi, rimandano al titolo stesso dell’intera serie Prisma, ai colori quando questo riflette la luce.
Nella serie Prisma 2 rivediamo tutti i personaggi che ci hanno accompagnato nella prima, nonché compaiono sulla scena anche facce nuove, personaggi attraverso cui vengono trattate alcune di quelle che sono le tematiche fondamentali di questa seconda stagione quali il fare i conti con la propria identità di genere, la fluidità di genere, la carriera alias nelle scuole, l’omofobia interiorizzata, il revenge porn, la disabilità, l’amicizia, la riscoperta dell’amore sotto nuove forme. Se nella prima stagione il focus era centrato principalmente su determinati personaggi, nella seconda la differenza tra personaggi principali e secondari quasi non si percepisce più: in qualche modo diventano tutti protagonisti e loro storie vengono sviluppate contemporaneamente su più piani. Fondamentale è la crescita personale che ciascuno di loro attraversa, in particolare quella di Daniele e Andrea: Andrea comincia a sperimentare, finalmente, con la sua fluidità di genere. Si mette completamente a nudo di fronte a sé stesso ma, soprattutto, di fronte agli altri.
Prisma 2: La trama
Inizia ad indossare vestiti femminili, a mettere lo smalto alle unghie e a truccarsi, non importandosene di quello che le altre persone potrebbero pensare di lui. Daniele, allo stesso modo, arriva a fare i conti con il fatto di essere un ragazzo che prova attrazione verso un altro ragazzo, per lo più fluido, il che è un qualcosa che sicuramente, all’inizio, lo spaventa in quanto per lui rappresenta una situazione completamente nuova. In seguito, però, smette di farsi troppe domande e sceglie semplicemente di buttarsi in questa nuova esperienza, pur essendo piuttosto riluttante. Daniele, in seguito, si ritrova ad essere sempre più affascinato dai vari lati del carattere calmo ma avvincente e della personalità dolce di Andrea.
Prisma 2: Lo sviluppo della serie
Ancora, durante tutta la serie Prisma 2 e quello che è il suo svolgimento si percepisce un crescendo che diventa sempre più presente e palpabile mano a mano che la storia va avanti. Si inizia in modo molto calmo e semplice, come se quella pausa durata due anni non fosse mai esistita, ma, con il passare degli episodi, gli avvenimenti che si verificano sono sempre di più, si intrecciano tra di loro arrivando a creare una fitta rete di problemi e complessità, che delle volte trovano una soluzione e altre volte no. Il climax di questo crescendo si ha, poi, nell’ultimo episodio e fondamentale è l’ultimo flashback che ci viene mostrato, il quale è in contrapposizione invece con il finale della stagione che, anche questa volta, si presenta come un finale aperto, non così facilmente interpretabile ma, se lo si compara al flashback, ripensando anche ai precedenti, tutti i nodi vengono al pettine ed è possibile capire quello che la serie voleva che noi cogliessimo fin dall’inizio.
Insomma anche in questa seconda stagione i nostri ragazzi di Latina, luogo in cui Prisma 2 è ambientata, devono misurarsi con quelle che sono le paure e le gioie proprie del periodo dell’adolescenza, arrivano a scoprire lati di sé stessi prima nascosti, numerosi tanti quanti sono i lati del poliedro.
Fonte Immagine: Prime Video