Prosciutto, prosciutto è una commedia/dramma di produzione spagnola, diretta da Bigas Luna e interpretata da Javier Bardem, Jordi Mollà e Penélope Cruz nel suo debutto al cinema, uscito il 4 settembre 1992.
Prosciutto, prosciutto: la trama
La vita di José Luis trascorre tranquillamente e in modo molto piacevole: i suoi genitori possiedono una fabbrica di biancheria intima destinata ai consumatori di sesso maschile, frequenta una bella ragazza (Penélope Cruz) e la sua principale preoccupazione è inventare vestiti per animali domestici. Ma questo presente idillico cessa di esserlo nel momento in cui José Luis scopre che la sua ragazza è incinta, che la madre ha deciso di sabotare il matrimonio per motivi sociali e che, da un giorno all’altro, deve competere con un «maschio ispanico» (Javier Bardem) affinché la ragazza non lo abbandoni.
Recensione del film
In Prosciutto, prosciutto, il regista mette in prospettiva due elementi principali, pilastri essenziali del suo film: il sesso e il cibo, protagonisti indiscussi della storia. Si tratta di due elementi che comunicano e rispondono reciprocamente, in una specie di gioco di specchi, caratteristica che ritroviamo in tutto il film, a partire dal titolo stesso che possiede un ritmo binario: Prosciutto, prosciutto. Nel corso della pellicola, Bigas Luna crea un vero e proprio simbolismo attorno a questi due temi ricorrenti, con l’intenzione di raggiungere l’obiettivo principale: offrire un’immagine definita della Spagna che la ritragga come un Paese di sensazioni, pulsioni e passioni. Tuttavia, il sesso e il cibo non rappresentano l’unica risorsa simbolica del regista: la pellicola è caratterizzata da una ricchezza simbolica che sembra infinita. I colori, gli animali, i paesaggi desertici dei Monegros che contrastano con la sessualità esasperata dei protagonisti…tutti questi elementi e la struttura del racconto sul modello classico della fiaba contribuiscono a fare del film una mitologia moderna che racconta l’essenza iberica. Il regista catalano, inoltre, continua a sviluppare il suo sistema simbolico con una riflessione sul corpo umano che a volte flirta con l’animalità, l’stinto più puro. Degna di nota è, ovviamente, la presenza di Javier Bardem e Penélope Cruz. Si può dire, infatti, che Prosciutto, prosciutto è stato il detonatore che ha dato inizio alla carriera cinematografica di entrambi. Javier Bardem ha incarnato perfettamente il maschio iberico, mentre Penélope Cruz, nonostante fosse il suo primo esperimento cinematografico, rivela, fin da subito, il suo straordinario talento. Come se si trattasse dei personaggi di una tragedia di Lorca, ma con codici generici ed estetici propri dell’epoca degli anni Novanta, siamo di fronte a una storia più appassionata e sessuale che romantica. Bigas Luna ha compreso perfettamente che quello che al tempo di Lorca sarebbe stato una tragedia a tutti gli effetti, nel 1992 assumeva un carattere comico. Non la situazione in sé per coloro che la vivono, ma per coloro che contemplano che ben più di mezzo secolo dopo, l’evoluzione degli esseri umani in campo affettivo è stata nulla.
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