Quasi amici: la storia vera di Driss e Philippe al di là del film

La vera storia dietro il film "Quasi amici"

Quasi amici (Intouchables) è un film del 2011 diretto da Oliver Nakache e Èric Toledano. La pellicola francese ha catturato il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo grazie alla sua storia toccante ed emozionante. Quello che pochi sanno, però, è che la storia di amicizia raccontata con ironia e semplicità nel film è basata sua una storia vera, quella di Philippe Pozzo di Borgo e  Abdel Yasmin Sellou. 

Il film “Quasi Amici”

La pellicola francese Quasi Amici racconta la storia di un’amicizia improbabile tra il ricco imprenditore Philippe (Francois Cluzet), rimasto paraplegico dopo un incidente in deltaplano, e Driss (Omar Sy), un immigrato algerino che è alla disperata ricerca di un lavoro da rifiutare per poter ottenere il sussidio di disoccupazione. Philippe è confinato su una sedia a rotelle e ha bisogno di qualcuno che possa aiutarlo anche nelle attività quotidiana più basilari e quando alla sua porta si presenta Driss, totalmente inadatto per svolgere quel lavoro, l’imprenditore, contro le aspettative di tutti, decide di sceglierlo come suo assistente. Tra i due si instaura  fin da subito un bellissimo rapporto: Driss con la sua ironia e vita dissoluta, riesce a far ritrovare a Philippe la gioia e il piacere di vivere, mentre l’imprenditore, dal canto suo, si sforza per insegnare al suo assistente l’importanza della realizzazione personale e della stabilità. Un connubio perfetto che permetterà a entrambi di imparare a vedere le cose da una prospettiva diversa. 

Philippe Pozzo di Borgo

La storia rappresentata sul grande schermo si ispira alla vita di Philippe Pozzo di Borgo. Oltre ad essere nato in una famiglia aristocratica, Philippe era anche un importante imprenditore nel settore vinicolo: è stato infatti per anni dirigente di Moet et Chandon, azienda famosa per la produzione di champagne. Nel 1993, a causa di un incidente in deltaplano, si fratturò due vertebre del collo e venne costretto a continuare sulla sua vita su una sedia a rotelle. Oltre a questo evento traumatico, che lo catapultò in una realtà sconosciuta e complessa, Philippe dovette fare anche i conti anche con la perdita della sua amata moglie, venuta a mancare per colpa di un terribile incidente stradale qualche tempo prima. A causa di questi due orribili eventi, Philippe sprofondò in una dilaniante depressione che lo fece sentire solo e abbandonato per molto tempo.

Abdel Yasmin Sellou

Driss, l’assistente ironico e dissoluto del film Quasi Amici, si ispira invece ad Abdel Yasmin Sellou, un giovane immigrato algerino alla disperata ricerca di un’occupazione per poter continuare a ricevere i sussidi statali. Abdel decise di presentarsi nel 2002 al colloquio per diventare assistente di Philippe Pozzo di Borgo ma la sua candidatura venne inizialmente rifiutata. La sua totale mancanza di pietà per la condizione in cui era costretto l’imprenditore, però, incuriosirono Philippe, che decise di assumere il ragazzo a tempo pieno. 

Quasi amici: l’inizio dell’amicizia

Sellou non ha mai negato che il suo obiettivo, perlomeno inizialmente, fosse quello di continuare a percepire soldi dallo Stato. Non gli interessava molto né di Philippe né della sua condizione, tutt’al più era attratto dagli oggetti costosi sparsi per la sua dimora che ogni tanto tentava di rubare. Con il passare del tempo, però, quel rapporto che doveva ridursi esclusivamente alla sfera lavorativa, si è trasformato in una vera e propria amicizia. Abdel, in un’intervista rilasciata all’Avvenire, ha raccontato:

Il nostro incontro è stato un miracolo. Tutti e due abbiamo capovolto il destino che sembrava già scritto per noi. Lui sembrava condannato all’ immobilità, io alla galera. Invece insieme abbiamo ribaltato le cose: io con l’incoscienza dei miei vent’anni l’ho costretto a uscire di casa, gli sono stato complice in stravaganti esperienze, lui ha fatto di me un uomo vero, è stato la mia coscienza, mi ha dato un futuro. Philippe per me è stato come il maestro Jedi di Guerre Stellari, che combatte al tuo fianco e ti insegna quello che devi fare. Altro che Quasi amici, come dice il titolo italiano del film: in realtà lui è ben più che un amico per me, perché è anche un padre, un maestro, il mio angelo

Anche Philippe Pozzo di Borgo è rimasto segnato dal rapporto con Abdel. La sua sfrenatezza e leggerezza gli hanno fatto ritrovare la gioia di vivere, quella gioia che lo aveva abbandonato tempo prima, dopo la morte di sua moglie e il tentato suicidio. L’amicizia con Sellou l’ha spinto a pubblicare il suo primo romanzo – “Il diavolo custode” – che racconta la loro storia nei dettagli e da cui è liberamente ispirato il film “Quasi amici“. Anche Abdel si è dilettato nello scrivere un libro dal titolo “Mi hai cambiato la vita“. Quando gli è stato chiesto chi dei due romanzi fosse il più bello, Sellou ha risposto: “Se volete piangere leggete quello di Philippe, se volete ridere il mio“. Un riassunto perfetto del loro rapporto, un incontro tra razionalità e istinto.

Cosa fanno oggi Philippe e Abdel?

Abdel ha smesso di lavorare per Philippe quasi quindici anni fa ma i due hanno continuato a sentirsi fino alla morte dell’imprenditore, avvenuta il 1 giugno 2023. Philippe è morto in Marocco, dove si era trasferito insieme alla sua seconda moglie Kadhija, con cui aveva anche adottato due figli: Sabah e Na. Abdel, invece, è tornato a vivere in Algeria con sua moglie e attualmente gestisce un piccolo allevamento di polli. Nonostante la fine del rapporto lavorativo, Abdel e Philippe sono rimasti amici finché la morte non li ha separati, uniti dalla consapevolezza di aver per sempre cambiato e migliorato l’uno la vita dell’altro. 

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