Reboot migliori della storia: i 5 più belli

Reboot migliori della storia: i 5 più belli

I reboot migliori della storia a Hollywood si ricordano e sono molto apprezzati tanto da aver segnato la storia del mondo cinematografico.

Il termine reboot è letteralmente tradotto dall’inglese come riavvio e deriva dal linguaggio informatico per indicare il riavvio di un computer. C’è una differenza sottile tra il termine informatico e il termine cinematografico: il primo si riferisce al semplice riavvio di un sistema senza alterazioni, mentre il secondo fa riferimento alla revisione di una narrativa iniziale ed è usato per indicare un nuovo inizio per tutti quei prodotti cinematografici esistenti. Il suo uso implica il distacco dalle opere precedenti per instaurare un cambiamento, un rebranding, e riavviare in altri modi quell’universo già conosciuto. A volte il reboot può essere anche un remake di una serie di film di un franchise consolidato. Il termine è stato anche molto criticato perché troppo vago e confusionario; infatti, molto spesso si scambia per remake o revival.

Nella storia di Hollywood si ricordano e sono molto apprezzati dei reboot che hanno segnato la storia del mondo cinematografico, eccone dunque cinque reboot migliori della storia.

1. Casino Royale del 2006

Il film fa parte del franchise James Bond 007 ed è il più longevo, inoltre detiene il record di essere l’unica serie con una storia che presenta una continuità di uscita delle pellicole, con una pausa di quasi sette anni. Il franchise è una serie cinematografica che tratta di spionaggio e si basa sulla serie di libri di Ian Fleming.
La prima trasposizione risale al 1954 con Barry Nelson nei panni di James Bond. A lui seguiranno Sean Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton e Price Brosnan. L’ultimo James Bond dei giorni contemporanei è Daniel Craig.
Nonostante gli iniziali dubbi sull’attore, che superò anche il nome di Clive Owen e scatenando proteste, Daniel Craig e il suo Casino Royale hanno riscosso grande successo tra il pubblico e la critica anche per la sua diversità da tutti gli altri James Bond. Infatti, James Bond di Daniel Craig assomiglia molto a quello dei libri di Ian Fleming: giovane, immaturo, molto violento e rude.

2. Batman Begins di Christopher Nolan

Il franchise di Batman si basa sull’uomo pipistrello dei fumetti della DC Comics. Il primo adattamento cinematografico del personaggio risale al 1943 con Batman interpretato da Lewis Wilson, affiancato da Robin interpretato da Douglas Croft. Con il film vengono introdotti degli elementi fondamentali della leggenda del personaggio: la Batcaverna e l’orologio che racchiude il passato del protagonista. In seguito, ci sono stati un Batman del 1966 e Batman degli anni Novanta di Tim Burton e Joel Schumacher, che fu di un successo strepitoso per i suoi temi profondi avvolti da una trama oscura suggestionante atmosfere tenebrose e surreali. Nel dicembre del 2002 la Warner Bros. rifiuta una storia originale di Batman proposto da Joss Whedon e ingaggia Christopher Nolan e David S. Goyer.
Con la trilogia del Cavaliere Oscuro si ha il reboot del franchise. Ad aprirla nel 2005 è Batman Begins in cui Christian Bale è il nuovo Batman/Bruce Wayne tratti dai fumetti di Batman: Anno uno di Frank Miller; diventando così uno reboot migliori della storia del cinema. Christopher Nolan scelse Christian Bale proprio perché incarnava esattamente il personaggio che stava cercando, con al suo interno quell’equilibrio perfetto di oscurità e luce. L’attore è ricordato anche per la sua paurosa trasformazione fisica: aiutato da un personal trainer è passato dall’essere troppo dimagrito (per il suo ruolo di Travor Raznik ne Uomo senza sonno) ad aumentare pian piano di peso prima con una dieta successivamente con l’inserimento dell’allentamento fisico. Il seguito è Il cavaliere oscuro che introduce Heath Ledger nei panni di Joker, l’antagonista, ruolo per il quale ha vinto l’Oscar per miglior attore non protagonista.

3. L’incredibile Hulk

Il film è del 2008 e si basa sul supereroe della Marvel Comics, Hulk, e si configura come il secondo film della fase uno del MCU, Marvel Cinematic Universe. È considerato il reboot della pellicola L’Hulk di Ang Lee del 2003, interpretato da Eric Bana.
L’idea iniziale era creare un sequel del film di Ang Lee che si incentrasse su Hulk Grigio con antagonisti Il Capo e Abominio, che sarebbe servito come nemico più minaccioso del Generale Ross. In realtà la pellicola del 2003 è stata ritenuta in seguito come un film a sé stante e si intraprese la decisione di distaccarsi dallo stile del regista Lee.
Il reboot, ritenuto uno dei migliori della storia del cinema, è nato dall’idea dei produttori Avi Arad, Kevin Feige e Gale Anne Hurd di introdurre la figura del gigante di giada nell’universo cinematografico Marvel. Zack Penn è lo sceneggiatore che scrive la storia di riavvio tenendo conto del film precedente e allineandosi ad esso; essendo già raccontata la storia passata di Bruce Banner, il film ha una continuità e prende l’ispirazione dai fumetti di Ultimate Hulk rivisitata ai giorni contemporanei. L’Hulk di Edward Norton si sottopone volontariamente all’esperimento dei raggi gamma e non investito per salvare Rick Jones come nella storia originale. Il personaggio mantiene i suoi tratti buoni e la sua volontà di isolarsi dagli altri e non come la bestia assassina dell’altro universo.

4. L’alba del pianeta delle scimmie

Il pianeta delle scimmie è un franchise che si basa sull’omonimo libro di Pierre Boulle del 1963 che narra dello scontro fra esseri umani e scimmie intelligenti per ottenere il controllo della terra. Il primo adattamento cinematografico risale al 1968 e fu un successo sia per la critica che per il pubblico. Negli anni Settanta sono stati pubblicati quattro sequel, ma non ebbero il clamoroso successo del primo. In seguito nel 2001 è stato pubblicato un remake diretto da Tim Burton.
Il primo reboot della serie è L’alba del pianeta delle scimmie, uscito nel 2011 e diretto da Rupert Wyatt. Come ha dichiarato anche il regista la pellicola si distacca dalla trama originale per raccontare le origini che hanno portato alla nascita del pianeta delle scimmie. Non si tratta di una continuazione e l’obbiettivo è raccontare una storia inedita proprio per affascinare i fan, sulla scia di Batman Begins. Il film ha riscosso un successo strabiliante tanto da essere nominato agli Oscar del 2012 nella categoria migliori effetti speciali risultando così uno dei reboot migliori della storia.

5. The Amazing Spider-Man

L’idea originale risale al 2007 e si basa sul voler continuare a realizzare un quarto film di Spider-Man, continuando la trilogia originale diretta da Sam Raimi e con Tobey Maguire nel ruolo dell’Uomo Ragno/Peter Parker. Nel 2010 la Columbia Pictures la cancella e ingaggia Marc Webb come regista e James Vanderbilt come sceneggiatore per creare una pellicola che si basasse sulla serie di fumetti The Amazing Spider-Man, che è la più longeva sull’Uomo Ragno. Il reboot, ritenuto da molti uno dei migliori della storia del cinema, racconta di Peter Parker al liceo che deve fare il conto con diverse problematiche nella sua vita: vivere come outsider da Peter, superare il lutto dello zio Ben e gestire la sua vita da supereroe. Soprattutto per la prima volta nei film dell’Uomo Ragno si introducono le figure dei genitori di Peter Parker, analizzando la loro storia. L’aspetto fu totalmente reinventato rispetto al supereroe di Sam Raimi. La fisicità si distacca dal fumetto classico ma di questo si riprende la sparagnatele. Anche il personaggio di Lizard, nemico del protagonista, è stato raffigurato diversamente: un personaggio con sentimenti e emozioni umane e con un fisico molto più grosso dell’Uomo Ragno, simile a un drago di Komodo e con le espressioni facciali dell’attore Rhys Ufans, che lo interpreta nella tecnologia CGI.
Il film è stato accolto in modo positivo dalla critica cinematografica ed è stata molto apprezzata l’interpretazione di Andrew Garfield.

Fonte immagine: Wikipedia 

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