Serie tv, sitcom soap opera, termini che ormai da decenni costellano il nostro ambiente di vita. Accedere a piattaforme online per consumare questo tipo di contenuti che ci rilassino rientra nella routine di ciascuno di noi. Spesso li preferiamo rispetto ad un film, perché portano via l’eterna indecisione da TV e ci trasmettono così, semplicità e comodità, aggettivi che tuttavia in passato non erano di certo associati alle serie tv con le risate, quelle per così dire di una volta: ricordiamo tutti che bisognava attendere orario e giorno specifico per godersi un episodio.
Questo rendeva il momento in cui ci si dedicava alla visione di sitcom come I Jefferson o The Cosby’s Show un momento speciale e circoscritto all’interno di una misera mezz’oretta nell’arco dell’intera giornata.
Di contro, le generazioni post anni novanta sono cresciute in un mondo in cui sitcom e serie tv sono ben radicate all’interno della cultura popolare, attraverso la creazione di canali appositamente dedicati, e successivamente di piattaforme online a pagamento. Diviene in questo modo sempre più facile seguire una serie con continuità.
Quest’ultima è una caratteristica di estrema importanza che ci aiuta a tracciare il percorso ed il mutamento delle serie tv comedy e sitcom nel corso degli ultimi anni, rendendoci più chiaro il perché le risate di sottofondo che le caratterizzavano non sono più necessarie.
Risate nelle serie TV
Facendo eccezione per il genere drammatico e talvolta crime, spesso le serie tv più popolari coincidono con le sitcom (situation comedy).
Il termine stesso suggerisce una caratteristica importante, in linguistica si parla di contesto situazionale quando i fattori esterni influiscono sulla produzione di un messaggio, in questo caso la situazione è fissa, ed è costituita da ambienti molto limitati, a volte ristretti ad una casa o un salotto, l’osservatore tuttavia non è mai annoiato, anzi, si ritrova coinvolto dalle battute e dalla narrazione. Possiamo definire le sitcom fino agli anni 90 come se fossero piccoli sketch teatrali, da qui deriva anche l’uso delle risate fuoricampo, come a simulare un pubblico invisibile, come se ci trovassimo in un teatro a luci spente, dove non vediamo l’altro ma percepiamo la risata condivisa, elemento di engaging tra lo spettatore e le vicende che non sono recitate da personaggi iperrealistici. Non vi sarebbe una totale immersione se non fosse per quelle risate nelle serie tv che ricordano di essere in un mondo fittizio, in cui i protagonisti sono la personificazione di caratteri psicologici estremizzati, ma ci fanno allo stesso tempo sentire a nostro agio come se fossimo anche noi attori di questo piccolo universo fittizio di relazioni irreali.
Con il tempo, questa assimilazione al mondo teatrale è andata lentamente sfumando fino quasi a scomparire.
Non abbiamo più bisogno dell’elemento esterno che ci permette di adattare la nostra mente allo stile comico estremizzato, l’abitudine può esserne il motivo, contesti tra loro simili ripetuti provocano reazioni emotive analoghe anche in contesti differenti.
C’è un’altra ragione dietro l’uso delle risate in una serie tv, per lungo tempo bisogna ricordare che tante serie, come l’amata Friends, avevano un pubblico che assisteva alle riprese, e consisteva di circa 500 persone.
Verso la fine degli anni 90 ed inizio dei 2000 abbiamo un lento cambiamento nello stile, che resta comico ma incentrato su una progressione e dinamismo dei personaggi, una trama che pone basi di situazioni che si risolveranno a lungo termine e caratterizzazione psicologiche profonde dei personaggi.
Tuttavia, le risate nelle serie tv girate all’ inizio degli anni 2000 vengono preservate. Come Big Bang Theory, serie come questa sono poi proseguite anche oltre un decennio, hanno mantenuto lo stile della situational comedy tipica degli anni 90.
Purtroppo nel mentre, le serie tv sono lentamente cambiate, anche quelle ambientate in scenari familiari, come per esempio Young sheldon, che potrebbe essere comparato ai Robinson, sono girate in uno stile che non prevede le classiche risate nelle serie tv.
Ci troviamo dunque in un punto di svolta, di cambiamento, nel mondo del cinema. Il modo di raccontare è cambiato e lo sono anche le tematiche trattate. D’altronde ogni sitcom è rappresentativa del suo periodo storico, nei Jefferson viene messa in scena la problematica razziale e attraverso flashback, la morte di Martin Luther King. Nei Robinson è evidente il cambio generazionale e l’importanza che viene data allo studio con il passare del tempo. Friends rappresenta tutti i giovani che negli anni 90 tentavano di crearsi un futuro con le proprie mani, partendo da niente.
How I met your mother è la caduta di quella visione positiva del mondo, si tenta di fare carriera, ma non è semplice e non sempre ci si riesce, il costo è sempre molto alto. I personaggi di How I met your mother non hanno realizzato i loro sogni, alcuni in parte ci sono andati vicino, ma il risultato non era come se lo aspettavano. Una serie che si avvicina sempre più al mondo attuale, dove spesso l’uomo è costretto ad accontentarsi delle piccole cose che la vita gli offre. Forse anche per questo le risate nelle serie TV vanno via via scomparendo, perché la commedia, il genere in assoluto più positivo al mondo, sta lentamente passando di moda.
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