Rosa Pietra Stella, il film di Marcello Sannino

Rosa Pietra Stella

Rosa Pietra Stella, primo lungometraggio di Marcello Sannino, uscito nelle sale ad agosto 2020, racconta la disperazione di una madre.

Stu’ vico niro nun fernesce maje
E pur ‘o sole passa, e se ne fuje
Ma tuu staje lla’ tu rosa preta e stella
Carmela, Carme’

(Sergio Bruni)

Uscito nelle sale ad agosto 2020, Rosa Pietra Stella, è il primo lungometraggio di finzione di Marcello Sannino. 

Carmela (Ivana Lotito), trent’anni e un lunario da sbarcare. Trent’anni e una figlia di undici anni, Maria (Ludovica Nasti), che ha diritto a un’adolescenza felice. Trent’anni e una madre che porta nello sguardo il peso dei suoi errori. Una vita che scorre lenta e dannata sotto lo stesso tetto, in un quartino a Portici, cittadina sul mare. Quando tutto sembra franare, uno spiraglio di luce arriva dal vento dell’Algeria: Tarek, un uomo, che vive a Napoli da anni, porge a Carmela una mano, contenente la possibilità di un riscatto.

L’ispirazione – riportano le note di regia – viene da una persona reale, un’amica conosciuta anni fa e che mi ha spesso coinvolto in giornate senza fine, passate ad inseguire persone da incontrare, commissioni da fare all’ultimo momento, illusioni quotidiane per non tornare a casa e in fondo fuggire al destino di una vita segnata dalla nascita. Partendo da questo rapporto ho immaginato il personaggio di Carmela.

Un equilibrio solido come un castello di carta che prova a resistere agli urti di una città come Napoli, paradiso abitato da diavoli. Carmela, madre, figlia, sorella, prova a risalire dall’imbuto infernale con quella capacità tutta napoletana di arrangiarsi con il nulla. E così trova la sua parte in un traffico clandestino di immigrati. Documenti falsi che diventano cene per Maria, rigorosamente prese al fast food, lontani dalle premure pazienti di una madre. Una madre che, sfrattata, occupa abusivamente una casa della curia pur di non perdere sua figlia, creando occasioni anche laddove non esistono.

Per lei – afferma il regista – la contigua metropoli rappresenta il luogo delle maggiori opportunità, della fuga, un luogo dove ti conoscono in pochi e ti giudicano meno, ma anche il luogo dove ci si perde come in un magma in cui è difficilissimo muoversi e dal quale è impossibile uscirne illesi. 

Coinvolgenti le interpretazioni dei protagonisti di questa storia amara in cui le illusioni e i sogni fanno a pugni con la realtà che non ne vuole sapere di cambiare e quella felicità, cercata con unghie e denti, Carmela finisce per guardarla dal vetro di una finestra di una casa famiglia. La sua felicità, quell’unico seme che di buono la vita aveva dato. 

Rosa Pietra Stella

Regista Marcello Sannino

Con Ivana Lotito, Ludovica Nasti, Fabrizio Rongione, Imma Piro, Francesca Bergamo, Valentina Curatoli, Niamh Mccan, Gigi Savoia

Sceneggiatura Marcello Sannino, Guido Lombardi, Giorgio Caruso

Prodotto da Antonella Di Nocera, Pier Francesco Aiello, Gaetano Di Vaio 
Immagine in evidenza: Parallelo 41 Produzioni

A proposito di Rossella Capuano

Amante della lettura, scrittura e di tutto ciò che ha a che fare con le parole, è laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. Insegna materie letterarie. Nel tempo libero si diletta assecondando le sue passioni: fotografia, musica, cinema, teatro, viaggio. Con la valigia sempre pronta, si definisce “un occhio attento” con cui osserva criticamente la realtà che la circonda.

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