I protagonisti delle serie anime che ormai vengono considerati vintage esercitano sempre un grande fascino in chi li vede, anche a distanza di tempo.
Il profilo è quasi sempre lo stesso: affascinanti, seduttori inconsapevoli o meno, grandi lottatori e abili a maneggiare le armi, con animo sarcastico, sornione o piacevolmente distaccato.
Ryo Saeba da City Hunter, Lupin III dalla serie omonima e Spike Spiegel da Cowboy Bebop sono tre esempi di personaggi con fascino che hanno fatto sognare una generazione di spettatori e spettatrici.
Presentazione dei personaggi
Ryo, Lupin e Spike calcano tre palcoscenici totalmente differenti tra loro: il primo si aggira per i quartieri illuminati e caotici della Tokyo degli anni’80, il secondo ovunque lo porti un nuovo cimelio da rubare, e il terzo gira tra un pianeta e l’altro alla ricerca di banditi per riscuoterne la taglia.
Ryo è un ex cecchino che lavora come detective privato, con un debole smisurato per le belle donne, cosa che fa puntualmente infuriare la sua assistente Kaori Makimura; Lupin è un ladro, discendente del famigerato Arséne Lupin, che con la sua cricca composta dal fedele pistolero Jigen Daisuke, il samurai Goemon Ishikawa, e la collega nonché interesse amoroso di Lupin, Fujiko Mine, gira il mondo alla ricerca di un colpo da mettere a punto, inseguito immancabilmente dall’ispettore Zenigata, con tutta l’intenzione di arrestarlo una volta per tutte; Spike, infine, ha un passato nella malavita da cui è fuggito a causa di una donna, Julia, e con Jett Black e Faye Valentine, due che come lui sono in fuga dal loro passato e alla ricerca di un loro posto nel mondo, immersi in un universo cyberpunk, in un futuro post apocalittico, dove gli esseri umani viaggiano tra pianeti diventati più vivibili della Terra.
Tutti e tre, messi a confronto, non potrebbero che essere più diversi, ma forse, alla base, qualcosa c’è che li unisce e li rende simili, nonostante la distanza temporale e anagrafica: un fascino tutto da scoprire.
Ryo, Lupin o Spike, chi ha più fascino?
Il fascino di Ryo, Lupin e Spike si potrebbe definire romantico, sebbene la concezione di romanticismo differisca a seconda del periodo storico in cui vivono.
Ryo sbava dietro a qualsiasi donna di bell’aspetto, ma in realtà è un uomo di sani principi e nel suo cuore c’è posto soltanto per Kaori, che però tiene a debita distanza a causa del lavoro che svolge: essendo un investigatore privato, e avendo un passato da mercenario, le vendette lo aspettano dietro l’angolo, e non vorrebbe mettere a rischio la sua vita. Questo aumenta punti a favore sul suo fascino personale.
Il romanticismo di Lupin III invece è molto sottile: a parte le continue avances a vuoto dedicate a Fujiko, dietro quella sua scorza da uomo superficiale e giocherellone, si nasconde una personalità gentile e altruista, pronto ad aiutare chi ne ha bisogno, arrivando persino a rinunciare al tanto agognato bottino, pur di assicurarsi che il prossimo si diriga in salvo e al sicuro.
Spike è il più enigmatico tra i tre, colui che di fascino probabilmente ne ha da vendere e ne è per giunta consapevole.
Spike sembra non notare niente intorno a sé, ha perennemente l’aria sfatta e distratta, s’interessa solo del ricavato delle taglie per poi tornare nel suo guscio e rimanerci fino alla prossima missione.
Apparentemente sembra non interessargli nulla di ciò che gli gira attorno, anche le donne non solleticano il suo interesse: soltanto Elektra, tenente dell’esercito di Marte, lo “sveglia” dal torpore in cui si è immerso dopo la delusione avuta dalla storia con Julia.
Conclusioni
In conclusione, si può affermare che Ryo, Lupin e Spike abbiano un fascino personale, che gioca un ruolo fondamentale all’interno delle loro trame, e nelle dinamiche relazionali.
Un fascino che, aldilà del tempo e dello spazio, conserva perfettamente i suoi connotati, creando così degli esempi immortali di fascino duraturo e “vintage”.
Fonte immagine: collage foto – AnimeClick