I cartoni animati della nostra infanzia ci hanno fatto sognare, ma non ci hanno risparmiato qualche brivido e piccolo trauma: ecco 10 tra le più memorabili scene inquietanti nei film d’animazione!
Quante volte capita di dire, in maniera più o meno ironica, che un certo film o una serie televisiva ha rappresentato, per noi, una sorta di trauma infantile? Quando il prodotto associato a questo trauma è indirizzato a un target infantile potremmo pensare che ci ha turbati semplicemente perché da bambini si è particolarmente sensibili anche a scene tutto sommato innocue, ma non sempre è così: alcune delle scene inquietanti nei film d’animazione sono così angoscianti e cupe che potrebbero far venire i brividi anche a un adulto! Ciò vale soprattutto per quanto riguarda prodotti piuttosto datati, poiché all’epoca non si era così attenti a non turbare la sensibilità dello spettatore.
Ecco 10 esempi di scene inquietanti nei film d’animazione, che sicuramente tutti coloro che hanno visto da bambini non avranno dimenticato.
1. «Hai sete? E bevi allora!» – Biancaneve e i sette nani (1937)
Biancaneve è tra le principesse Disney più popolari, ma il film d’animazione che la vede come protagonista non è affatto tra i più amati dai più piccoli. Ciò è sicuramente, in parte, dovuto al fatto che si tratta di un titolo un po’ datato, ma anche la presenza di diverse scene piuttosto inquietanti ha la sua responsabilità: la terrificante strega cattiva è uno dei microtraumi infantili per eccellenza! In particolar modo, non avrete sicuramente dimenticato il momento in cui la strega, nelle segrete del suo castello, schernisce lo scheletro di quello che era probabilmente un suo prigioniero, offrendogli dell’acqua. C’è da dire che perfino il maestro del brivido Dario Argento ha affermato di adorare Biancaneve e i sette nani poiché lo ha terrorizzato: se questo film vi ha spaventati a morte da bambini, quindi, non temete… siete in buona compagnia!
2. Re Cornelius – Taron e la pentola magica (1985)
Più che di scene inquietanti nei film d’animazione, qui parliamo di un film d’animazione che può essere considerato praticamente un horror: non a caso, Taron e la pentola magica è il più grande flop nella storia dei classici Disney, che ai tempi della sua uscita ha terrorizzato non solo i bambini che lo hanno guardato, ma anche i loro genitori. Qui ricordiamo la prima, terrificante apparizione di Re Cornelius, che accarezza i volti degli scheletri dei suoi soldati caduti perché, molto probabilmente, dopo di essa in molti hanno spento la televisione e riposto la videocassetta nella sua custodia, per poi non riprenderla mai più. C’è da dire che questa pellicola è stata, in seguito, rivalutata da moltissimi estimatori dell’horror, che attualmente la ritengono un prodotto decisamente degno di nota per gli amanti del genere: se rientrate nella categoria, quindi, potrebbe valer la pena dare a Taron e ai suoi amici un’altra possibilità.
3. Lucignolo diventa un asino – Pinocchio (1940)
Una delle scene più inquietanti dei film d’animazione la troviamo in un altro classico Disney vecchio stampo: Pinocchio, il famosissimo lungometraggio tratto dalla favola di Collodi. Ci troviamo nell’apparentemente idilliaco Paese dei Balocchi, dove i bambini sono liberi di fare ciò che vogliono, incluso abbandonarsi a vizi da adulti come il fumo, l’alcol e il gioco d’azzardo. Il Grillo Parlante scopre, però, che vi è un tragico destino ad attendere i bambini che si trovano in quel luogo: questi si trasformeranno, infatti, in asini, che saranno venduti alle miniere di sale. La scena si sposta su Pinocchio e il suo amico Lucignolo che, ignari, si intrattengono bevendo birra, fumando sigari e giocando a biliardo: improvvisamente, però, a Lucignolo iniziano a spuntare delle orecchie da somaro. Pinocchio sottovaluta inizialmente la situazione, scoppiando in una risata divertita: la sua risata, però, inizia a risultare simile a un raglio. Da qui la scena è caratterizzata da una crescente tensione: il povero Lucignolo inizia a correre e implorare aiuto, ma per lui non c’è niente da fare. Il ragazzino, tra grida disperate, lacrime e ragli assume completamente le sembianze di un asino.
4. L’arcolaio – La bella addormentata nel bosco (1959)
La bella addormentata nel bosco rientra tra i classici Disney più suggestivi e sofisticati dal punto di vista visivo e musicale. Ed è proprio il sapiente uso dei suoni e dei colori a far sì che una particolare scena di questa pellicola rientri tra le più inquietanti dei film d’animazione della nostra infanzia: stiamo parlando della scena in cui Aurora si punge il dito sull’arcolaio incantato, realizzando così la maledizione a cui è stata condannata fin dalla nascita. La bella Aurora si trova nel suo palazzo, in lacrime dopo aver appreso che il principe Filippo potrebbe prendere in moglie un’altra fanciulla: nella tranquilla stanza in cui la principessa si è isolata, appaiono improvvisamente due occhi verdi nel buio del camino. Si tratta della strega Malefica, che con un incantesimo riesce ad attirare Aurora fino all’arcolaio: le sequenze successive sono caratterizzate da una fievole luce verde e accompagnate da una musica intermittente, che contribuiscono ad alimentare la tensione, fino al momento in cui la principessa tocca l’ago incantato e cade nel suo sonno.
5. «Anche le ostrichette erano curiose…» – Alice nel paese delle meraviglie (1951)
Tra colori psichedelici, creature decisamente strane e sequenze piuttosto grottesche, Alice nel paese delle meraviglie si mostra come una pellicola indubbiamente particolare. Non ci si stupisce, quindi, del fatto che qualche bambino possa esserne rimasto particolarmente turbato. In particolare, ricordiamo una scena che ha sicuramente colpito anche gli spettatori meno impressionabili: la storia delle tenere ostrichette che, un bel giorno, vengono invitate a colazione da un sorridente tricheco che, accompagnato da uno sciocco carpentiere, attira la loro attenzione con un allegro fischiettio. Le ingenue ostrichette seguono, quindi, il tricheco e il carpentiere… per poi scoprire di essere la portata principale della colazione. La scena in cui l’avido tricheco appare in lacrime, circondato dai gusci vuoti delle povere ostrichette appena divorate, è decisamente traumatizzante.
6. «Io non ho il terror di vermi, né di serpenti, né di germi…» – Dumbo (1941)
La Parata degli elefanti rosa è, probabilmente, la prima cosa che viene in mente quando si parla di scene inquietanti nei film d’animazione. Si tratta di una scena del toccante classico Disney Dumbo: l’elefantino protagonista e il suo amico Timoteo, a causa di alcuni pagliacci ubriachi, finiscono per sbronzarsi anche loro involontariamente, bevendo dell’acqua in cui era stata versata una bottiglia di prosecco. I due iniziano a singhiozzare, soffiando delle bolle: una di queste bolle assume la forma di un elefante, e da qui prende vita, per Dumbo (ma anche per gli spettatori), un perturbante incubo che vede come protagonisti dei gommosi elefanti rosa. Come se non bastassero gli occhi cavi degli elefanti e le sequenze visive psichedeliche a rendere questa parata decisamente inquietante, ad essa si unisce il fatto che, nella versione italiana del brano che accompagna la performance (Pink Elephants on Parade), vi sia nel testo una straziante richiesta di aiuto: «Salvatemi… salvatemi… salvatemi!».
7. «Non eseguire ordini tutta la vita, pensa con la tua testa!» – Z la formica (1998)
Non sono solo i classici Disney ad aver regalato alla nostra infanzia qualche istante di pura angoscia: ne è l’esempio Z la formica, film d’animazione della DreamWorks che, già ai tempi della sua uscita, pare sia stato apprezzato più dai genitori che dai bambini. Una scena particolarmente impressionante, in questo film, è quella che troviamo subito dopo la disastrosa battaglia contro le termiti in cui tutte le formiche soldato – eccetto Z, il protagonista – perdono la vita: girovagando per il campo di battaglia devastato, Z viene attirato dalla voce di Barbatus, un anziano soldato con cui aveva stretto amicizia. Z inizia a parlare conil suo amico ma, quando prova ad aiutarlo a mettersi in piedi, si accorge che Barbatus è stato decapitato in battaglia, e di lui rimane solo la testa. Prima di esalare l’ultimo respiro, Barbatus dà al giovane protagonista un’importante lezione di vita, ma ciò non basta a distogliere l’attenzione dall’immagine di Z che tiene tra le mani la testa decapitata del suo amico: una scena decisamente grottesca per un film per bambini.
8. Crudelia DeMon e l’inseguimento finale – La carica dei 101 (1961)
Diciamocela tutta: l’antagonista principale de La carica dei 101, Crudelia DeMon, non rientra tra i personaggi Disney più amati dai bambini. Ad essere inquietante è già di per sé la sua ossessione per i dalmata, e il desiderio espresso di voler trucidare dei piccoli e innocenti cuccioli di cane per farne una pelliccia. Questa figura particolarmente detestabile diventa, però, particolarmente terrificante nel corso dell’inseguimento finale: Crudelia, dopo essere stata ingannata dai dalmata (che si erano coperti di fuliggine per sembrare dei terranova), si lancia infuriata all’inseguimento del furgoncino con cui i protagonisti cercano di fuggire. A un certo punto vediamo un primo piano della donna, a bordo della sua automobile, che risulta decisamente pauroso: i suoi occhi sono rossi, spalancati e iniettati di sangue, i denti sono digrignati, il volto risulta pieno di rabbia. Un’immagine molto famosa, che viene spesso utilizzata per meme e vignette umoristiche, ma agli occhi di un bambino non risulta affatto così divertente.
9. I genitori di Chihiro diventano due voraci maiali – La città incantata (2001)
Il cineasta Hayao Miyazaki è conosciuto in tutto il mondo per i film d’animazione di cui è regista, alcuni dei quali non sono assolutamente indirizzati a un pubblico infantile. Il pluripremiato La città incantata, tuttavia, rientra tra quelli adatti anche agli spettatori più piccoli; ciò nonostante non mancano scene piuttosto grottesche, che potrebbero turbare i bambini più sensibili. Tra queste, ricordiamo un momento particolare all’inizio del film: la protagonista Chihiro è appena giunta, assieme ai suoi genitori, in una misteriosa città composta interamente da locali. I tre si ritrovano di fronte a un ricco buffet su uno dei banconi: mentre la bambina continua ad esplorare in giro, i genitori si fermano a mangiare. Chihiro incontra un giovane di nome Haku, che le intima di andare via di lì; quando la ragazzina va dai genitori ad avvisarli, però, scopre che questi sono diventati dei maiali. A turbare particolarmente è l’aspetto dei suini, che risultano sudici, particolarmente voraci e completamente assorti nel loro ingozzarsi, noncuranti della trasformazione che hanno subito.
10. «Cosa vogliono questi corvi da me?» – We’re Back! – 4 dinosauri a New York (1993)
Per concludere questa selezione di scene inquietanti nei film d’animazione, ricordiamo un’altra pellicola che fu, all’epoca della sua uscita, un clamoroso flop al botteghino: 4 dinosauri a New York, che neanche il nome di Steven Spielberg tra i produttori è riuscito a salvare dall’insuccesso. Particolarmente disturbante è la figura dell’antagonista della storia, il sinistro Professor Guercio, stregone malvagio impazzito a seguito della perdita del suo occhio sinistro. Dopo che l’occhio gli è stato cavato da un corvo, infatti, Guercio ha consacrato la sua vita al male e ha deciso di dirigere un circo degli orrori, il cui scopo è quello di terrorizzare i bambini che vi assistono: scopo ben riuscito, se si pensa che è riuscito a terrorizzare anche quelli dietro lo schermo! Particolarmente tetro è il tragico destino di Guercio: alla fine del film, sconfitto e rimasto solo nel suo circo, viene divorato dai corvi che lo circondano sempre. Di lui rimane solo l’occhio incantato con cui aveva sostituito quello perduto.
Fonte immagine di copertina : screenshot del film Taron e la pentola magica