Scream di Wes Craven | Recensione

Scream di Wes Craven | Recensione

Dopo l’uscita del settimo capitolo della saga di Nightmare, intitolato Nightmare – Nuovo Incubo, il regista e direttore Wes Craven decide di cimentarsi nella produzione di un film del medesimo genere, ma che allo stesso tempo ne è una parodia. Scream di Craven, dal titolo alternativo Scream – Chi urla muore, è il capitolo più famoso e conosciuto della serie grazie ai suoi 173046663 $ di incassi. Anche la sua uscita fu strategica: Bob Weinstein pensò che far uscire il film nel periodo natalizio avrebbe sicuramente giovato alla popolarità del film, dato che gli adolescenti «non avrebbero avuto nulla di interessante da guardare».

La storia ruota attorno alla cittadina di Woodsboro, nonché alla protagonista Sidney Prescott la quale sarà presente in tutti i film della serie. Sidney viene coinvolta in una serie di brutali omicidi orchestrati da parte del killer Ghostface, e costretta alla sopravvivenza poiché sarà uno degli obiettivi principali.

Accoglienza del primo capitolo Scream di Wes Craven

Il successo di questa pellicola, dimostrato non solo dagli incassi ma anche dalla sua popolarità tutt’oggi, è stato reso possibile grazie ad una serie di elementi caratteristici del genere: riprende caratteristiche dei precedenti horror, tra cui Nightmare con Freddy Krueger o anche Halloween – La notte delle streghe con Michael Myers, e ci aggiunge la satira. Ed è proprio questo elemento a rendere la pellicola Scream di Wes Craven uno degli horror più famosi, poiché si prende gioco non solo dello spettatore, ma anche dei tipici cliché degli horror, rendendoli talmente ovvi che lo spettatore non sa cosa aspettarsi, o meglio, lo sa ma è spinto a interrogarsi su chi sia il killer e soprattutto, perché lo è: durante tutto il film sono presenti degli indizi che tuttavia, lo spettatore difficilmente riesce a cogliere nella prima visione e quindi, da un lato, è “costretto” a riguardarlo.

Il film nel film e le regole

È interessante anche come, all’interno dell’intera saga ne sia presente un’altra, intitolata Stab, che segue gli avvenimenti del film. Viene introdotta in Scream 2 e si basa principalmente sugli omicidi dei film precedenti: in tutto ne vengono mostrati cinque che riprendono anche le regole enunciate da alcuni personaggi; regole che poi si mostreranno essere alla base della sopravvivenza, non sono nella saga Stab ma anche in Scream.

Tutti questi fattori rendono il primo Scream di Wes Craven molto piacevole alla visione, grazie anche all’ottima interpretazione dei personaggi, e spingono lo spettatore non solo a prestare attenzione ai minimi dettagli, quasi come se fosse un investigatore alla ricerca del colpevole, ma lo incitano anche a guardare l’intera saga per pura curiosità e interesse.

Questo primo capitolo, così come l’intera saga, sono stati accolti positivamente dalla critica,  considerandolo come uno degli horror migliori degli anni’90 anche se tuttavia, non mancano le critiche un po’ più negative: tra cui la BBC che lo considera solo come un derivato dei film che Scream satirizza, rendendolo quindi non diverso da tutti gli altri.

Nonostante ciò, Scream e la sua saga continuano ad essere considerati come uno step necessario per tutti i fan degli horror o anche per coloro che si affacciano a questo genere per la prima volta.

Fonte Immagine in evidenza: Wikipedia

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