Serie TV “Un altro domani” | Recensione

Serie TV "Un altro domani" | Recensione

In Spagna, la serie TV Un altro domani non ha riscosso molto successo, forse a causa delle tematiche trattate o forse a causa del poco interesse che il pubblico medio spagnolo ha nei confronti di serie un po’ più innovative, se ci si riferisce a target d’età avanzati.

Nonostante ciò, l’avvincente storia di Julia e Carmen, le due protagoniste della soap, ha attirato invece il parere positivo dei più giovani, chiedendo ancora a gran voce un continuo delle puntate che non vi sarà.

Trama: di cosa parla?

Un altro domani (Dos vidas in originale) è una soap opera televisiva di 255 episodi (426 episodi in Italia) prodotta da TVE in collaborazione con Bambù Producciones, trasmessa su La 1 in Spagna e su Canale 5 in Italia, disponibile per la visione sulla piattaforma Mediaset Infinity.

È la storia, appunto, di “due vite”: Julia Maria Infante Lou (interpretata da Laura Ledesma) è una giovane donna in carriera dei giorni nostri, in procinto di sposarsi col fidanzato Sergio e dalla vita apparentemente perfetta.
Carmen Villanueva, (interpretata da Amparo Piñero) invece, è una ragazza degli anni’50 che approda in Nuova Guinea, un tempo colonia sotto il governo spagnolo, affascinata dal mito dell’Africa e dalla libertà che sembra emanare.

Cos’hanno in comune queste due donne divise dal tempo e dalle epoche storiche?

All’inizio della serie TV, Julia scopre tramite una lettera di essere figlia naturale di Carlos Cruz, un uomo di un paesino rurale, Robledillo de la Sierra, che prima di morire aveva deciso di scrivere alla figlia che non aveva mai riconosciuto per lasciarle in eredità la casa in cui aveva vissuto assieme a sua madre, la nonna paterna di Julia. La notizia getta Julia nel panico, chiedendo immediate spiegazioni a sua madre Diana, donna d’affari dal carattere spiccio e snob. Non ricevendo da quest’ultima le informazioni che cercava, Julia decide d’imbarcarsi e partire alla volta di Robledillo, dove si scontrerà con l’incredulità e la diffidenza iniziale dei paesani, perfettamente all’oscuro del fatto che il compianto Carlos avesse avuto una figlia fuori dal paese. Una volta entrata nella casa che suo padre biologico le ha lasciato in eredità, Julia viene a sapere, tramite il ritrovamento accidentale di alcuni diari, delle vicende di sua nonna in gioventù, che altri non è che Carmen, scappata dalla Guinea sessant’anni prima per rifugiarsi in quel paese sconosciuto, a causa di un non ben definito incidente che l’aveva coinvolta suo malgrado…

Le vicende di Carmen e Julia, nonna e nipote, si alternano così, nella serie TV, in due filoni narrativi ben distinti, quello del presente ambientato in Spagna, con Julia protagonista, e quello del passato ambientato nella colonia africana di Rio Muni, che vede invece Carmen protagonista.

Due donne legate dal sangue e dal destino

Un altro domani mostra due storie apparentemente distinte e separate, due vissuti completamente opposti, eppure allo stesso tempo così simili: Carmen giunge in Guinea perché attratta dal fascino selvaggio della colonia, e con la voglia di affermarsi e cercare il proprio destino e la propria indipendenza; Julia, dopo una vita patinata e apparentemente perfetta, decide di iniziare a costruire il proprio destino seguendo proprio le orme di Carmen, i cui insegnamenti e riflessioni sono custoditi gelosamente tra le pagine dei diari scritti durante la sua permanenza a Rio Muni.
Attraverso la lettura di quei diari, Julia ha iniziato a riscoprire sé stessa, a riprendere in mano la propria vita e a tracciare il suo cammino, non sempre facile e e non sempre privo di ostacoli.

Dramma o commedia?

La soap, presentando due linee temporali differenti, assume toni molto diversi a seconda del contesto narrato: la linea temporale di Julia è molto più scanzonata e leggera, non accade mai nulla di troppo pesante, e non vi è la presenza di un vero e proprio villain che muove le fila di una trama troppo intricata; caso contrario lo si riscontra nella linea temporale di Carmen, dove i toni sono molto più contenuti e seri, dove vengono anche trattati temi delicati come il razzismo e la discriminazione. Vi è in più la presenza di due antagonisti contro cui Carmen è costretta spesso a scontrarsi: la sua matrigna Patricia Godoy e l’uomo più influente di Rio Muni, Ventura Velez de Guevara.

La trama di Un altro domani si presenta innovativa sotto questo punto di vista, ma altrettanto debole sotto molti altri. Inoltre, accontentare un pubblico di un certo target è semplice nel momento in cui i soliti cliché tipici del genere vengono rispettati senza presentare sbavature.

Probabilmente uno dei motivi che ha decretato il flop della serie TV è stato anche la scelta della mandata in onda: su di una piattaforma come Netflix o Amazon Prime avrebbe sicuramente raggiunto più pubblico e ottenuto maggior audience, magari trattando i temi affrontati nella linea temporale di Carmen con più crudezza e più veridicità, o forse scrivendo meglio la linea temporale di Julia, rendendola meno prolissa e più accattivante, più collegata al passato di Carmen e alla ricerca delle motivazioni che l’avevano spinta a nascondersi a Robledillo con il figlio Carlos.

Malgrado ciò, la serie TV si lascia vedere, riuscendo anche ad appassionare se la si guarda nell’ottica giusta, in quella forse entusiasta e ottimistica di Carmen, l’eroina del passato che influenza il presente di sua nipote Julia fino a stravolgerle completamente la vita, dandole la possibilità, appunto, di ambire ad “un altro domani”.

Fonte Immagine: Di Ventus Portus – Mediaset Play, Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=942547

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