The Substance di Coralie Fargeat | Recensione

The substance di Coralie Fargeat | Recensione

The Substance, regia di Coralie Fargeat, è un body horror forte e incisivo, in cui la componente più spaventosa è il modo in cui viene trattato il corpo femminile nel mondo dello spettacolo e nella società, presentandolo come un oggetto che viene manipolato, sfruttato e buttato quando non è più ritenuto bello e attraente. Il dramma della vecchiaia, soprattutto femminile, è stato trattato in vari film e The Substance, in particolare, punta su un concetto: la società considera la vecchiaia delle donne mostruosa, tanto da farla diventare un reale problema.

Trama di The Substance

È proprio questa la storia di The Substance: Elisabeth Sparkle, interpretata da Demi Moore, è una donna dello spettacolo, attrice premio Oscar e poi protagonista di un programma di fitness. Ma a cinquant’anni, di punto in bianco, viene licenziata; c’è bisogno di una donna più giovane, più bella, più tonica, senza difetti. Non conta la carriera brillante di Elisabeth, ma solo che la sua bellezza non sia più quella di un tempo. In realtà, Elisabeth è una donna bellissima, ma l’avanzare dell’età non può essere perdonato; lo rende chiaro il suo capo, Harvey, che si stupisce di come non sia stata addirittura cacciata prima. La vecchiaia femminile è inevitabile e quindi deve essere allontanata, tenuta nascosta e non mostrata in televisione. È proprio quello che fa Elisabeth: si chiude in casa, depressa per il suo futuro che le sembra buio più che mai, proprio l’opposto del suo cognome, Sparkle (luccichio). Ma, alla bellissima Elisabeth viene presentata una via d’uscita, una possibilità di una nuova giovinezza, una sostanza che le permetterà di essere la versione migliore di sé stessa: più giovane e più bella. Elisabeth è incerta, non sa nulla di questo esperimento The Substance avvolto nel mistero. Ma alla fine cede, segue le istruzioni che le vengono date da dei biglietti e da una voce misteriosa assumendo la sostanza, dando vita ad una nuova sé che, secondo lei, sarà un’ottima chance per ritornare in gioco.

I temi del film

The substance ha una regia che indugia sul corpo femminile in maniera volutamente estrema, eccessiva, senza sconti e senza pietà per mostrare come le donne vengano osservate e giudicate in maniera invadente, esagerata, soprattutto dallo sguardo maschile. Queste riprese vogliono creare un senso di disagio, parodiando tutti i programmi e i film in cui le donne sono solo oggetti da ammirare per la bellezza e mai soggetti attivi della storia. Ed è questo che continua a fare Elisabeth per tutto il film; tutto quello che fa è sempre soddisfare e cercare l’approvazione degli uomini, vuole essere ancora ammirata, vuole ancora brillare, e per farlo, purtroppo, l’unica carta che ha è quella di tornare a catturare lo sguardo maschile. Comincia ad odiarsi perché non piace più agli altri come una volta, e se non piace più agli altri non riesce nemmeno a piacere a sé stessa. Si odia perché la vecchiaia del suo corpo è un ostacolo al suo successo, alla carriera, alla felicità; lei è sempre la stessa ma per gli altri, gli uomini soprattutto, è solo qualcosa di appassito, senza interesse. In The Substance la femminilità diventa mostruosa solo perché invecchiata e avvizzisce sotto uno sguardo maschile impietoso e spietato.

 

Fonte immagine di copertina: MYmovies.it

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A proposito di Teresa Errichiello

Nata nel 1995, laureata in Lettere moderne e Discipline della musica e dello spettacolo , grande appassionata di scrittura, arte, cinema ma soprattutto serie tv.

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