The Worst of Evil: narcotraffico coreano degli anni 90 | Recensione

k-drama the worst of evil

Il nucleo della malavita e il mondo degli affari che la compongono, sono da sempre stati oggetto di polemiche, notizie sui giornali, di proteste e soprattutto hanno suscitato una grande curiosità nelle persone, specifichiamo, le persone e i ragazzini della nostra generazione che hanno una strana tendenza a romanticizzarla o a vederla come un qualcosa che non è poi così tanto grave; voi, che state leggendo questo articolo, siete qui per capirne di più sul k-drama The Worst Of Evil, che ci presenta le tematiche del narcotraffico della Gangpeh (criminalità organizzata coreana), della Triade (criminalità organizzata cinese) e della Yakuza (criminalità organizzata giapponese), con una crudezza che impatta emotivamente l’anima.

In coreano 최악의악 che significa Worst Evil da cui poi il titolo ufficiale; scritto da Jang MinSuk e diretto da Han DongWook, la prima puntata è stata mandata in onda il 27 settembre su Disney+, la serie comprende un totale di 12 episodi di un’ora l’uno, per cui, rapida e indolore potreste pensare, ebbene non è affatto così. Questi dodici episodi, che ci auguriamo guarderete, sono una scarica di contenuti che vi daranno un bel po’ su cui riflettere; il modo in cui il prodotto è stato diretto, i colori, lo stile ambientato negli anni 90, il linguaggio, le modalità e gli atteggiamenti di ogni singolo attore, vi faranno sentire parte di situazioni impensabili. Per questo crediamo siano importantissimi k-drama come questi, che raccontano senza veli la concretezza della criminalità organizzata, soprattutto a scopo informativo per i giovani, che, come abbiamo detto all’inizio, tendono a vedere queste attività come un semplice gioco.

Trama del k-drama The Worst of Evil

Il K-Drama The Worst of Evil si apre con una prolessi di ciò che saranno le future puntate, poi ci riporta coi piedi per terra nel presente, specificamente nel 1990, dove il poliziotto Park JunMo (Ji Chang Wook) è sposato con la poliziotta Yoo EuiJung (Im SeMi); percepiamo l’astio della famiglia della donna nei confronti di JunMo che è un semplice poliziotto, a differenza di tutti che lavorano nello stesso ambito ma hanno carriere superiori alla sua, soprattutto per il fatto che il padre del ragazzo è ormai un ex agente dipendente dalla droga. L’intesa e la tenerezza della giovane coppia ci lascia subito intendere quanto siano innamorati e che nonostante tutto saranno sempre presenti nella vita l’un dell’altro, ma tutto sarà messo ben presto in discussione.

Il procuratore Cho ChangSik (Lee RoGun), la figura che darà inizio alla più importante operazione di narcotraffico di tutti i tempi, tema su cui ruoterà tutto il k-drama The Worst Of Evil, attraverso il detective Seok DoHyung (Ji SeungHyun) che è amico stretto di JunMo, lo porteranno in questo baratro per il quale dovrà (di scelta personale) essere un agente infiltrato. JunMo diventa così parte della Gagnam Union, il regno del secondo protagonista principale, Jung GiCheul (Wi HaJoon) con i suoi scagnozzi fidati che in realtà è come se fossero suoi fratelli: Hong HeeSeong (Cha RaeHyung), Choi JeongBae (Im SungJae) e Seo JongRyeol (Lee ShinKi).

Conseguenze psicologiche

Uno degli aspetti che forse noterete più, sarà il cambiamento del poliziotto Park JunMo, che con lo scopo di riuscire nella sua operazione rischiosa, diventerà tutt’uno con la malavita, e per tutt’uno intendiamo che sarà costretto a commettere omicidi pur di guadagnarsi la fiducia del suo capo, ma anche per poter sopravvivere. Un animo gentile, che sarà sostituito da uno spietato e costantemente tormentato dopo i molteplici eventi traumatici. Questo ci fa capire anche cosa affrontano nella vita reale gli agenti sotto copertura, che rischiano costantemente la loro incolumità pur di smantellare le organizzazioni criminali.

Con un piccolo assaggio di questa amara quanto incredibile serie, speriamo di avervi invogliati a guardarla: il k-drama The Worst of Evil è il più bel capolavoro poliziesco mai stato realizzato.

Fonte immagine: Disney+, copertina ufficiale

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