Nata dalla volontà dell’amministrazione comunale di Amelia (TR), la rassegna Giovani Incontri dal 2022 porta avanti l’obiettivo di creare uno spazio dedicato ai giovani e alle loro passioni per, attraverso queste, potersi raccontarsi e far conoscere. Per i ragazzi della Henosis Production non è una novità né la rassegna, a cui avevano già precedentemente partecipato, né la progettazione di un cortometraggio, ad oggi infatti, insieme a “Verità Bendata” vantano tre diversi corti nel loro portfolio.
Eppure, alla première tenutasi domenica 20 ottobre 2024 al Museo Archeologico di Amelia del loro nuovo cortometraggio “Verità Bendata”, visibile sul loro canale YouTube insieme a contenuti extra, le novità che il gruppo ha presentato sono molteplici: dall’incremento dei componenti alla strumentazione, che hanno permesso di realizzare un prodotto di qualità, a zero budget, sia a livello di resa delle immagini che della narrazione.
I volti della Henosis Production
Nascosto nel termine in greco antico, “unione” è il significato del nome della casa di produzione, espressione della composizione variegata del gruppo, in cui ogni membro, con la propria indole e competenza, contribuisce a portare avanti un’unica e grande passione nel campo cinematografico.
REGIA: Alex Cau e Yuri Frezzotti
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Leonardo Vescarelli e Giovanni Bussetti
COLONNA SONORA ORIGINALE: Gabriele Lenzi
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA: Giacomo Coppa
OPERATORI DI RIPRESA: Yuri Frezzotti, Andrea Gatti e Alex Cau
TECNICI E FONICI: Sofia Cocco e Niccolò Ryo Trionfetti
MONTAGGIO: Andrea Gatti e Tommaso Spadoni
FOTOGRAFIA: Giacomo Coppa
SCENOGRAFIA: Giovanni Bussetti
TRUCCO E PARRUCCO: Vittoria Massarelli, Valeria Carboni e Alice Spada
COSTUMI: Vittoria Massarelli e Valeria Carboni
CAST: Claudio Biferale (Fabrizio), Leonardo Vescarelli (Pietro), Leonardo Fuscá (Antonio), Letizia Cali (Teresa), Giulia Mataloni (Silvia), Alex Cau (Carlo), Francesco Grieco (presentatore).
Verità Bendata: tra storia e riflessione
Il cortometraggio dal genere drammatico/crime narra di due famiglie agli antipodi nella scala sociale che mai avrebbero pensato che i propri destini potessero incrociarsi, per di più fatalmente. La prima è una famiglia di contadini, dalle modeste origini, che darà avvio alla narrazione compiendo il rapimento di Fabrizio, figlio di un ricco industriale, chiedendo un riscatto. La motivazione va però oltre il mero denaro e lo si intuirà fin da subito. La loro è una richiesta di giustizia. Attraverso le ambivalenti caratterizzazioni dei personaggi, questa fame di giustizia si trasformerà ben presto in sete di vendetta.
A fare da sfondo alla vicenda sono le campagne dell’Umbria, terra dove molti dei componenti sono nati e cresciuti e che per tal ragione desideravano valorizzare, un casolare e l’atmosfera dettagliatamente costruita tramite vestiti, cibo ed oggetti di scena, degli anni ’80. Un periodo denso di mutamenti dove non mancano storie di rapimenti da cui trarre ispirazione.
Il titolo Verità Bendata non soltanto anticipa il modo in cui sia il pubblico che il soggetto rapito scoprirà amare verità sul conto del proprio padre, ma racchiude il messaggio di fondo che l’opera vuole trasmettere, la più grande verità bendata che tutti i giorni, guardando la televisione o accedendo a qualunque canale di informazione, vive sotto i nostri occhi: il peso delle scelte di pochi, basate su interessi personali, economici, si scarica sempre e comunque sulla povera gente. Oltre a ciò, i personaggi mettono lo spettatore costantemente alla prova, sfidando le apparenze e lasciandolo, minuto dopo minuto, sorpreso di fronte alle mille sfaccettature che compongono l’essere umano.
Elementi che fanno la differenza
Oltre all’esperienza che ha condotto i ragazzi della Henosis ad ottenere un prodotto di qualità migliore rispetto al precedente medio-metraggio Dark Drawings, a far gioco sono stati una serie di fattori. Primo fra tutti l’ampliamento del gruppo con piccoli professionisti di settori differenti, dalla fotografia, con l’aggiunta del Plugin Dehancer di emulazione di pellicola, alla musica con l’originale colonna sonora composta con i primi synth e il pianoforte elettronico per ricreare le sonorità tipiche degli anni ’80. In generale a sostegno delle idee creative vi è l’utilizzo di una ricercata attrezzatura professionale.
Il giovane gruppo emana passione, impegno e determinazione da tutti i pori. Concluso questo progetto, che richiede poco tempo per la visione ma ne ha richiesto tanto per la realizzazione, volgono lo sguardo alla prossima vetta da conquistare.
Fonte immagini: cartella stampa Henosis Production