Wham! Il documentario | Recensione

Wham! Il documentario | Recensione

Dal sogno adolescenziale fino alla separazione e carriera da solista di George Michael, Il documentario Wham! targato Netflix racconta dell’incredibile storia di due ragazzi, Georgios Kyriacos Panayiotou A.K.A. George Michel e Andrew Ridgeley. Diventati icone pop degli anni ’80, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica pop.

Wham! Il documentario: trama

Il documentario Wham! è uscito nel 2023 sulla piattaforma streaming Netflix proprio in concomitanza con il quarantesimo anniversario dell’uscita dell’album Fantastic, album di debutto del duo nel 1983. Il documentario diretto da Chris Smith ricostruisce i momenti salienti della carriera del duo, toccando le corde dello spettatore con una narrazione personale e introspettiva veicolata da spezzoni di interviste e di registrazioni anche inedite fino ad oggi. Wham! è un portale d’accesso per una conoscenza più approfondita dal punto di vista cronologico del fenomeno di un’epoca. Il documentario mostra l’inizio della loro carriera nei locali londinesi, il memorabile concerto in Cina con spezzoni unici del duo e le insicurezze sulla sessualità di un giovane George. Tali insicurezze vengono osservate tramite la lente dell’amicizia, quindi tramite gli occhi di Andrew Ridgeley, ma anche narrate dallo stesso George più adulto, la cui voce è segnata da quel senno di poi che sovviene solo con la maturità. Nel documentario verrà mostrata anche la storia dei pezzi più belli come Wake Me Up Before You Go Go, Last Christmas, Careless Whisper, Club Tropicana e molti altri.

Lo stile di Chris Smith

La giustapposizione, ideata da Chris Smith, delle interviste, delle riprese, dei materiali ritrovati negli archivi di reti televisive e le voci fuoricampo del duo in età più avanzata, contribuisce a creare quella continuità, quell’ introspezione emotiva e personale, così come quel senso di completezza che attira lo spettatore in una narrazione. Il documentario Wham! è ulteriormente organizzato in Scrapbooks (album di ritagli) estremamente piacevoli dal punto di vista visivo, quasi intimi, essendo stati realizzati su modello di quelli della mamma di George, che orgogliosamente raccoglieva ogni ritaglio di giornale che testimoniasse la realizzazione del sogno Wham!. Questa scelta stilistica risulta assolutamente vincente nel permettere allo spettatore di vivere in prima persona e con coinvolgimento emotivo la storia di questo duo, che rimarrà nell’immaginario collettivo il volto di una generazione pop.

Wham! Messaggeri rivoluzionari

Londra negli anni ’80 era ancora pervasa dal movimento punk e dai suoi ideali rivoluzionari, i giovani faticavano a trovare impiego, e per di più la generazione precedente li umiliava per questo. È in questo clima così teso di conflitto generazionale che gli Wham! scendono sul campo di battaglia con l’intenzione di gridare a Londra e al mondo che anche il pop può essere rivoluzionario. La loro arma? Il brano Wham rap (Enjoy what you do). Il documentario Wham! mostra quindi allo spettatore lo spirito rivoluzionario di questo duo.

Wham! Senza filtri

Il documentario Wham! non copre esclusivamente i 5 anni di collaborazione musicale tra i due amici d’infanzia, ma copre anche una serie di considerazioni personali di Andrew e George sulla rottura e sulla spinosa situazione dell’omosessualità. Difatti, Wham! mostra il diverso approccio ai temi della vita tra Georgios, ragazzo introverso e riflessivo e il trascinante ed estroverso Andrew. Il documentario restituisce l’importanza dovuta ad Andrew e mette a nudo il personaggio di George Michael, stravagante, allegro e paradossalmente sciupafemmine sui tabloid dell’epoca, ma comunque un mero personaggio. Il prezzo per la fama di George è stato alto, nientedimeno che il suo vero io.

Whammin

Tra gli appartenenti alla generazione Z è spopolato su TikTok il trend dello Whammin, a seguito dell’uscita del documentario Wham! su Netflix. Il trend consiste nello ballare in modo sfrenato sulle note di Everything She Wants. Possiamo constatare ancora una volta la potenza di questo documentario, capace di affascinare i giovani proprio come gli Wham! al loro tempo.

Conclusione

In solo un’ora e trentadue minuti Chris Smith è riuscito a descrivere un mito di un’epoca. La morte di George Michael ha scosso i fan, i familiari, gli amici e l’intero mondo della musica. Non c’è modo migliore di commemorarlo che vedere il documentario Wham!

Fonte immagine: Netflix

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