Vivere un’esistenza soddisfacente, è l’obiettivo che si pone ogni singolo individuo. Frasi come “si vive solo una volta”, testimoniano quanto sia importante disporre di una quotidianità realmente soddisfacente. Lo sanno bene gli italiani, popolo che fa della socialità un tratto fondante del proprio DNA, desideroso di passare il proprio tempo libero all’insegna del benessere.
Non c’è alcun dubbio, in tal senso, che un aspetto importante per il benessere di ciascun individuo attenga alla sfera più intima, ovvero quella sessuale. Migliaia di studi testimoniano, chiaramente, come un appagante vita sessuale sia essenziale per vivere un’esistenza più serena e felice, come testimoniano alcuni articoli presenti sul rinomato sito Lovemysenses.com.
Sesso: un argomento che non è più tabù nella società italiana
Gli italiani, come noto, lo reputano un argomento di vitale importanza, ma non è sempre stato così, tutt’altro. Parlare di sesso nel nostro paese, infatti, era considerato un vero e proprio tabù, qualcosa di cui non parlarne con nessuno al di fuori della coppia, nonostante, sin dall’alba dei tempi, il sesso, o meglio vivere la propria sessualità, sia sempre stato considerato sinonimo di benessere.
Ma una sorta di “ipocrisia”, a causa di una cultura a quei tempi decisamente retrograda, era ben presente nella società italiana. Ancor più ipocrita e misogina, poi, si è dimostrata la società italiana nei confronti del sesso per svariati lustri, colpendo soprattutto il genere femminile: una donna che parlava di sesso, sino a qualche decennio fa, veniva talvolta additata con epiteti non troppo lusinghieri.
Era l’uomo, magari millantando conquiste mai avvenute, che avanzava il diritto di poter vivere a proprio piacimento la propria sfera sessuale, parlarne senza alcun problema con gli amici davanti ad un drink per aumentare il proprio sconfinato ego. I tempi, fortunatamente, sono cambiati, anche se alcuni uomini, purtroppo, restano ancora legati a quei tempi ed un concetto misogino della società assolutamente da condannare.
Nel terzo decennio del nuovo millennio, la donna può vivere la propria sessualità scevra di qualsivoglia pregiudizio, alzando le spalle davanti a quei soggetti “benpensanti” (ma che tali, ovviamente, non sono) che rappresentano, ormai, la minoranza del nostro paese. Un ruolo fondamentale, in tal senso, l’ha svolto la grande rete telematica, che ha fornito la possibilità alle donne di poter informarsi e vivere le proprie fantasie senza alcun problema
Manca ancora da abbattere un unico tabù: l’educazione sessuale nelle scuole
Basti pensare, a tal proposito, al grande successo ottenuto dai sexy shop online per quanto concerne abbigliamento e oggettistica femminile, che consentono di poter ricevere a proprio domicilio, in totale anonimato, strumenti per il benessere psicofisico della donna. Anche la fruizione di video destinati ad un pubblico adulto è diventata quasi bipartisan. E le donne, a ragion veduta, non fanno più alcun mistero se decidono di vedere filmati a luci rosse.
Nel cambio culturale degli italiani verso tutto quanto circonda la propria sfera più intima, un ruolo cruciale l’ha svolto, senza alcun dubbio, una maggior emancipazione da parte della donna. Nel nostro paese, tuttavia, resta da scardinare ancora un tabù di fondamentale importanza, di cui si discute, ormai, da svariati decenni: l’inserimento dell’educazione sessuale nelle scuole.
Oggi, infatti, è una materia “opzionale”, prevista facoltativamente nell’ambito della proposta didattica delle singole scuole. E non sono molte, ad onor del vero, quelle che la rendono disponibile per i propri studenti, oltretutto per pochissime ore durante il corso dell’anno. Altri stati europei si comportano in maniera totalmente differente, crescendo ragazzi decisamente più consapevoli nel loro approccio al sesso, vissuto non come qualcosa di “peccaminoso”, ma bensì una componente fondamentale per il benessere della propria persona.