Il Bias del Pavone, noto anche come Self-Enhancing Transmission Bias, è uno dei bias più comuni e diffusi nel nostro tempo.
Si tratta di un disturbo cognitivo molto pericoloso, che spinge a condividere quasi esclusivamente i propri successi, evitando, quindi, di mostrare agli altri i propri fallimenti o più generalmente, gli aspetti negativi che caratterizzano la propria vita. Il Bias, in generale, è sostanzialmente una tendenza che porta le persone ad agire o comportarsi in un determinato modo.
Nel caso del Bias del Pavone, le persone hanno un’inclinazione a ostentare soltanto le cose positive che accadono loro (o che sembrano accadere) e, soprattutto, a nascondere tutto ciò che può dare ombra o screditare la propria persona.
Perché associare la figura del pavone a questo disturbo cognitivo?
Si utilizza l’immagine del pavone per dare il nome a questo Bias proprio perché, nel regno animale, il pavone simboleggia la vanità, grazie al suo particolare modo di ostentare il piumaggio durante il corteggiamento. Inoltre, il pavone maschio è un animale associato anche all’inganno: durante l’accoppiamento è in grado di fingere versi per farsi credere più esperto degli altri maschi.
Oggigiorno, il Bias del Pavone è ampiamente diffuso, soprattutto a causa dei social network che permettono di mostrare un livello di perfezione fortemente scollegato dalla realtà.
Mostrare i propri difetti, infatti, non è concesso a molti, poiché si instaura un meccanismo cognitivo che impone di rafforzare in ogni modo possibile la propria immagine, col fine di farla apparire perfetta. Infatti, sui social network, come ad esempio Instagram, è molto difficile trovare foto o video di persone tristi o che vivono brutte esperienze. Questa tendenza che induce i consumatori a mostrare soltanto foto di viaggi, vacanze, momenti felici e ritratti attraenti, per la maggior parte dei casi, è sinonimo di forti insicurezze, che si cerca di eliminare, o quantomeno, lenire attraverso questa forma di “conforto sociale”. Tutto ciò conduce inevitabilmente allo sviluppo del Bias del Pavone.
Le persone più insicure e facilmente influenzabili sono le più affette da questo Bias. Questo è dovuto sicuramente alla bassa autostima, a un senso di inadeguatezza e alle preoccupazioni fisiche o psicologiche che possono colpire chiunque in determinati momenti della propria vita. Inoltre, il Bias del Pavone, a lungo andare, conduce le persone a divenire incapaci di relazionarsi dal vivo e a vivere una vita “normale”.
È in questi casi, infatti, che bisogna correre ai ripari, perché il Bias del Pavone potrebbe trasformarsi in seguito in una vera e propria patologia. Nella maggior parte dei casi, il Bias del Pavone, a lungo andare, spinge le persone a sviluppare una vera ossessione verso il proprio modo di apparire. Nella vita di tutti i giorni è impossibile essere perfetti e non riscontrare lati negativi. Si finisce, dunque, nel crogiolarsi sempre di più in un mondo fittizio, che corrisponde spesso al mondo virtuale dei social network, perdendo inevitabilmente ogni contatto con la realtà e con gli altri.
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