Miti sulla gravidanza: 6 credenze da smentire
La gravidanza è una tappa bellissima per ogni famiglia, soprattutto per ogni donna che cresce una nuova forma di vita dentro il proprio corpo, sentendo piano piano i primi movimenti dei piedini. Da sempre, anche la gravidanza è argomento di vari miti e dicerie popolari che circolano per generazioni, e molte persone credono a ciò che viene tramandato. La gestazione, o maternità, è un periodo ricco di cambiamenti fisici ed emotivi, durante il quale è importante affidarsi a informazioni corrette e scientificamente fondate. Ma quali sono i miti sulla gravidanza più comuni? Vediamone sei da smentire, sfatando credenze popolari che non hanno alcun fondamento scientifico e fornendo informazioni corrette per vivere al meglio questo periodo così speciale.
Miti sulla gravidanza: sport e attività fisica
Questo è uno dei miti sulla gravidanza più diffuso, ma la verità è che lo sport fa benissimo, soprattutto nel periodo della gravidanza. Contrariamente a quanto si crede, l’attività fisica moderata e regolare è consigliata durante la gestazione, sempre sotto controllo medico.
I benefici dello sport in gravidanza
L’attività fisica in gravidanza porta benefici sia alla madre e sia al bambino. Aiuta anche la salute mentale della mamma aiutandola a ridurre lo stress, ma fornisce un grande aiuto anche per il parto, facilitato dall’allenamento muscolare. L’esercizio fisico migliora la circolazione sanguigna, aiuta a controllare l’aumento di peso e prepara il corpo al travaglio e al parto. Inoltre, contribuisce al benessere psicologico della futura mamma, riducendo ansia e stress, tipici di questo periodo, grazie alla produzione di endorfine. Ovviamente, è importante scegliere attività adatte al proprio stato di salute e al trimestre di gravidanza, evitando sport ad alto impatto o che comportano rischi di cadute. Attività come camminare, nuotare, fare yoga o pilates per gestanti sono generalmente consigliate, sempre sotto la supervisione di un ginecologo o di un’ostetrica.
Tinta per capelli e gravidanza: un’altra leggenda metropolitana
Questo è un altro mito molto discusso ma che non ha nessun riscontro scientifico positivo o negativo sul corpo delle donne in gravidanza che decidono di tingersi i capelli. Non ci sono prove scientifiche che dimostrino che le tinte per capelli siano dannose per il feto o l’embrione. Bisogna sempre fare attenzione all’ammoniaca presente nelle tinte che sono dannose, e non solo in uno stato di gravidanza. È consigliabile, a scopo precauzionale, optare per prodotti senza ammoniaca o con ingredienti naturali, soprattutto nel primo trimestre, quando gli organi del nascituro (prime otto settimane embrione, poi feto) sono in formazione. È bene, inoltre, effettuare la tinta in un ambiente ben ventilato per ridurre l’inalazione di sostanze chimiche e magari fare prima un test su una piccola area per verificare la presenza di eventuali reazioni allergiche.
Sesso in gravidanza: sfatiamo un altro mito
Anche qui si discute molto a riguardo, ma non ci sono dati che dimostrino come il sesso possa danneggiare il feto. I miti sul sesso in gravidanza sono stati contraddetti da vari medici e ginecologi, sostenendo che sia sicuro e che non ci sono rischi, soprattutto nel primo e nel secondo trimestre. Avere rapporti sessuali durante la gravidanza è considerato sicuro, a meno che non ci siano controindicazioni specifiche date dal medico, come in caso di placenta previa o di minaccia di parto pretermine. Una volta entrate nel terzo trimestre, potrebbe essere un po’ ‘scomodo’ a causa della pancia che inizia a prendere forma. Il feto è protetto dal liquido amniotico e dai muscoli dell’utero, e l’attività sessuale non può provocare un aborto spontaneo o danneggiare il bambino. Anzi, il sesso può essere un modo per mantenere l’intimità con il partner e per rilassarsi durante la gravidanza.
Miti sulla gravidanza: il cibo piccante altera il DNA?
Falso! Seppur questa diceria sia molto strana e particolare, ci sono molte persone che credono a questa teoria. Non esiste alcuna evidenza scientifica che dimostri che l’assunzione di cibi piccanti durante la gravidanza possa alterare il DNA del bambino. C’è anche chi pensa che il cibo piccante possa far cambiare il colore dei capelli al futuro neonato, ma ancora una volta possiamo constatare che non c’è nulla di vero a tutto ciò. Si tratta di un mito sulla gravidanza privo di fondamento. L’alimentazione della madre influenza la salute del feto, ma non ne modifica il patrimonio genetico. È importante seguire una dieta sana ed equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, per garantire il corretto apporto di nutrienti, tra cui l’acido folico, essenziale per il corretto sviluppo del nascituro.
Film horror e donne: uno dei falsi miti sulla gravidanza
Durante la gravidanza, un elemento che colpisce molte donne è il cambio d’umore: ci si sente più felici, tristi o irascibili a causa degli ormoni che ‘impazziscono’ nel corpo della futura madre. Questo forte sbalzo di umore può intaccare anche la sensibilità della donna, portandola ad essere più ‘fifona’ rispetto al solito, ma non c’è modo che questo possa intaccare con la formazione del carattere del nascituro. Guardare film horror non ha alcun effetto sul carattere del bambino. Si tratta di un altro mito sulla gravidanza senza alcun fondamento scientifico. Le emozioni provate dalla madre durante la gravidanza possono influenzare il suo benessere psicofisico, ma non determinano la personalità del nascituro.
Depilazione e gravidanza: la ceretta è sicura
Questo è uno dei miti che circola ancora oggi. In realtà le donne in gravidanza possono depilarsi senza alcun problema. Questo pensiero viene fuori perché si pensa che la ceretta possa in qualche modo stimolare le contrazioni oppure irritare molto la pelle, ma ancora una volta la scienza ci viene incontro sostenendo che non ci sono rischi o pericoli riguardo l’argomento ceretta. La ceretta è un metodo di depilazione sicuro durante la gravidanza. Non ci sono controindicazioni all’utilizzo della ceretta in gravidanza, anche se la maggiore sensibilità dovuta agli ormoni, tra cui il progesterone, prodotto dal corpo luteo prima e dalla placenta poi, potrebbe rendere l’esperienza un po’ più fastidiosa. Bisogna solo prestare attenzione all’igiene e alla qualità dei prodotti utilizzati, magari facendo prima un test su una piccola area, ed evitare di applicare la ceretta su zone con vene varicose o capillari fragili. Il dolore percepito durante la ceretta non ha alcun effetto sul feto, né può provocare le contrazioni del travaglio o il parto.
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