L’Italia… il famoso «paese di esauriti» (cit. Elena Guarneri al TG5) che si distingue da oramai anni per le sue massicce dosi di trash. Già, nel tempo la nostra televisione ha partorito tanti momenti esilaranti quanto disagiati. Purtroppo il sano trash che regnava in TV poco tempo fa sta trasformandosi pian piano nella sagra del cattivo gusto, ma noi siamo qua per rivedere alcuni momenti trash indimenticabili che ci hanno strappato una risata, momenti che ancora oggi andiamo a riguardare sulle piattaforme per tirarci su il morale. Ne vedremo solo quattro, poiché se ne mettessimo di più, quest’articolo diverrebbe un tomo di oltre cinquecento pagine!
I momenti trash più iconici della TV: vediamone alcuni
- Gelato?! No scusate non ho capito il gioco interrompete
È il 2018 quando Francesca Cipriani partecipa ad una puntata speciale di Caduta Libera, game show di Canale 5 condotto da Gerry Scotti. Quando la Cipriani è chiamata a rispondere al quesito, s’inceppa: lei deve indovinare una parola a caso composta da sei lettere, ma lei capisce male e rimane ferma ad aspettare la domanda. Così, lo zio Gerry prova ad aiutarla e lei se ne esce con «gelato?! Non ho capito il gioco, no, scusate interrompete!». Così, Francesca chiede al conduttore se fosse un gioco nuovo: «sì, è nuovo, è solo da tre anni che lo facciamo». Tra tutti i momenti trash, questo è leggero e all’apparenza insignificante, eppure grazie alla Cipriani l’esclamazione «gelato?!» è stata adottata proprio per sottintendere «che cosa?!», «non ho capito!». Che regina del trash, Francesca!
- Non ti permettere mai più di nominare mia madre!
Uno dei momenti trash più memorabili della TV è sicuramente lo scontro che vede contrapporsi l’attore Antonio Zequila e il cantante Adriano Pappalardo: si trovano a Domenica In, ospiti di zia Mara nel 2006 quando avviene la litigata. Nasce lo scontro perché, si dice, i due si erano già punzecchiati dietro le quinte: «allora, io dico una cosa: finché io e te litighiamo, va bene su tutto. Non ti permettere assolutamente di nominare mia madre. Non ti permettere mai più, mai più. Mai più! Ti stacco la faccia!» grida Zequila all’ultimo fiato. Questa lite è rimasta iconica ed epica, eppure è stata un momento triste nella vita dei suoi protagonisti poiché la Venier in seguito perse la conduzione del programma e Pappalardo venne sospeso a tempo indeterminato dalla Rai. Quando nel 2020 Zequila partecipa a Ciao Darwin a capo della fazione TV, il duo di youtuber Matt e Bise – appartenenti alla squadra del Web – gli ricordano di essere famoso e conosciuto in Italia solo per questa lite diventata virale proprio… sul web! Che melodramma stupendo… soprattutto a fine puntata quando si scopre che Zequila aveva bloccato gli youtuber su Instagram!
- Le brutte intenzioni e la maleducazione
Leggenda narra che il disastro sia partito dal «Bugogate»: infatti, dopo l’abbandono di Bugo del palco di Sanremo e la canzone storpiata da Morgan, l’Italia è stata messa in ginocchio dal Covid… coincidenze? È il settantesimo Festival quando Bugo e Morgan portano assieme il brano «Sincero»: alla penultima puntata, però, l’aria è tesa tra i due. Così, sul palco avviene uno dei momenti trash più indimenticabili della nostra TV: Morgan modifica l’intro della canzone e Bugo abbandona il palco. Morgan avrebbe fatto ciò a seguito della brutta esibizione di Bugo nella serata cover, classificandosi all’ultimo posto: la tempistica era sbagliata, l’intonazione inesistente e le strofe non erano state accordate dai due. Appena Bugo lascia il palco, Morgan esordisce con un: «che succede?». Beh, caro e dolce Morgan, forse non ti sei accorto che lo hai appena… «dissato» sul palco più importante d’Italia? Che mito! Così, vengono squalificati dal festival… ma niente paura, hanno comunque guadagnato il primo premio sul palco del trash!
«Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa. Certo il disordine è una forma d’arte, ma tu sai solo coltivare invidia. Ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro… Ma questo sono io».
- Buona primavera: l’odisseica soap opera «Pratiful»
Ma è l’anno 2019 ad essere martoriato da dosi e quintalate di trash grazie all’unica e sola Pamela Prati e la vicenda di Mark Caltagirone. Questo non è solo uno dei momenti trash più iconici di anni ed anni di spettacolo italiano, ma anche un caso che fa riflettere: da questa vicenda capiamo quanto sia malata la nostra mente e a cosa sia disposto l’essere umano pur di far soldi. La Prati, a fine 2018, si presenta dalla Venier per darle una bellissima notizia: sta per sposarsi con l’imprenditore Marco – detto Mark – Caltagirone. È un uomo però molto riservato e di lui non si sa nulla: in poco tempo si scoprirà della sua non esistenza, era infatti stato creato dalle agenti della Prati apposta per fregare lei e altri personaggi della politica e dello spettacolo per scopi economici. Ciò che ci chiediamo ancora oggi è: Pamela è stata davvero così ingenua o sapeva – se non gestiva addirittura – tutta la fitta rete di raggiri e di finte trame d’amore? Si è pensato che la Prati lo facesse per coprire i suoi debiti dovuti al gioco del bingo. Il caso «Pratiful» s’era insidiato letteralmente dappertutto, lo si poteva trovare in ogni rete – che fosse Rai o Mediaset – a qualsiasi ora del giorno: i talk show hanno guadagnato percentuali mostruose di audience e la domenica sera in attesa di Live Non è la D’Urso eccitava pure chi di televisione non se n’era mai fregato nulla. Iconica la frase «buona primavera», messaggio che Pamela, su Instagram, avrebbe inviato a Mark Caltagirone per conoscerlo, il quale le avrebbe risposto con «adesso sì che è una bella primavera!».
Ripercorriamo, in breve, uno dei momenti trash più memorabili della storia: a novembre 2018 la Prati rivela di stare da poco meno di un anno con l’imprenditore edile Marco Caltagirone e col quale ha già preso due bimbi in affido. Ancora iconiche sono le descrizioni dei figli inesistenti: il biondino Sebastian di 11 anni «tifoso del Lazio, sogna di fare l’astronauta» e la piccola Rebecca, 6 anni, dagli occhi e capelli scuri come quelli di «ma, ma, mamma Pamela» (il rifacimento della canzone «Mamma Maria» dei Ricchi e Poveri a Domenica In) che «vuole fare la ballerina, proprio come me Mara, ti rendi conto?!». Un’altra frase trash che il web usa ancora oggi è: «e mamma fai questo e mamma fai quello, bellissimo».
Per tutto il 2019 Pamela continua a confermare e poi spostare la data di matrimonio: da febbraio passa a marzo, poi a maggio e così via. Insomma, questo matrimonio non s’ha da fare! In primavera scattano quindi i primi sospetti: ad esempio, si scopre all’anagrafe che Pamela sarebbe ancora nubile (lei aveva rivelato che si erano già civilmente uniti) e Dagospia scopre della non esistenza di Caltagirone in men che non si dica. Così, veniamo a sapere di una fitta rete di profili fake che avrebbero cercato, negli anni, di estorcere denaro a varie celebrità: da Manuela Arcuri ad Alfonso Signorini, tutto portava alle menti di Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, le agenti della Prati. Anche Eliana sta vivendo un amore a distanza particolare, infatti rivela di essere sposata da ben dieci anni con un certo Simone Coppi, mai visto né sentito nonostante il tatuaggio commemorativo che Eliana gli aveva addirittura dedicato! Così, Pamela e le sue agenti vengono invitate in svariati salotti tv nutrendoci di abbondanti momenti trash ma soprattutto di divertenti frottole: ad esempio, quando dissero che Caltagirone era stato premiato come miglior imprenditore in Albania ma, dopo le ricerche sul campo, si scoprì che nessun imprenditore albanese lo aveva mai sentito. Oppure, quando le tre dissero che i bambini abitavano a Toronto e che avessero imparato l’italiano grazie alla loro tata calabrese o ancora quando Eliana disse che, al momento dell’intervista, Caltagirone non poteva farsi vedere perché impegnato in Libia per questioni di lavoro… in Libia! Infatti poi Eliana dovette smentire. Purtroppo, però, bisogna dare giusto peso a questa vicenda trash: la situazione era tutto fuorché leggera, tante persone sono state truffate e manipolate psicologicamente da questa rete fake. Infatti la Prati e le agenti postavano continuamente foto preparate apposta per mandare avanti la discussione: storie con un uomo che si fingeva Mark, il finto Mark che ritagliava le foto altrui spacciandole per proprie (e pure con tanta furbizia: una volta rubò una foto di Gianni Sperti! Chi si nutre di trash televisivo lo conosce bene) e video e audio finti mandati alle conduttrici degli show, a cominciare dalla D’Urso e dalla Toffanin. Due particolarità fanno innervosire ancora di più: quale bambino è stato utilizzato per far credere alle conduttrici che esistesse? Si pensava al nipote di Pamela Perricciolo o al figlio di una sua amica, a sua insaputa però. Ad un certo punto della storia le tre donne finsero che Sebastian avesse una malattia, il quale mandava audio fingendo di trovarsi sul punto di morte. Immaginate quanta pressione psicologica si è dovuto sopportare questo povero bimbo vittima di un gioco sporco. O ancora, l’enorme e irrispettoso disturbo dato a onesti lavoratori che da quest’assurda vicenda non hanno guadagnato nulla, come i wedding planner e i ristoratori, i quali avrebbero dovuto ricevere per i loro servizi 32 mila e 17 mila euro rispettivamente. Quando la verità viene pian piano a galla, la Prati rivela di stare fisicamente e psicologicamente male: spesso risponde male alle conduttrici, o non risponde proprio oppure prende e se ne va. A maggio rivela alla Toffanin di essere «stata plagiata», ovvero di essere caduta nell’inganno delle sue manager. Da qui, il gruppo si separa e inizia a farsi la guerra: volano stracci e si puntano il dito una contro l’altra. Eliana rivela di essere stata, per anni, vittima del gioco di Pamela Perricciolo: iconica la frase «l’ho fatto virtuale», ma anche qui rischiamo di addentrarci in un tema più profondo e drammatico, quello del revenge porn. Chi aveva le foto e i video privati di Eliana? Tutto sembra portare alla Perricciolo. Il 25 maggio, Prati è per l’ultima volta ospite della Toffanin: lei ammette di non aver mai visto Caltagirone e di non saperne nulla, così chiede perdono al pubblico. Alla fine della fiera – o meglio, del circo – le tre sono riuscite a scrivere la storia del trash con questa infinita soap opera… ma anche a farci pensare, e a farci comprendere che non dobbiamo fidarci nemmeno del nostro amico più caro. Iconiche sì, ma fino ad un certo punto!
Fonte foto del collage di copertina: Wikimedia Commons