La Pepsi-Cola, più comunemente conosciuta come Pepsi, è una bevanda analcolica statunitense prodotta dalla PepsiCo. La storia della Pepsi incomincia nel 1898 a New Bern, cittadina della Carolina del Nord, negli Stati Uniti, quando il farmacista Caleb Bradham creò la Brad’s Drink, una bibita a base di cola con proprietà dissetanti e digestive. Nello stesso anno la bevanda fu ribattezzata Pepsi-Cola, nome derivante dal termine dyspepsia (dispepsia) e dalla noce, frutto dell’albero di cola, contenente caffeina utilizzata nella ricetta. Nel 1903 Bradham fondò la Pepsi-Cola Company. Già dagli albori la Pepsi iniziò ad utilizzare la pubblicità, che portò il marchio, dopo la prima guerra mondiale, a diffondersi in tutti gli Stati Uniti. Nel corso degli anni trenta la bevanda si espanse a livello internazionale arrivando in America Latina ed anche in Canada, conquistando il nord America. Trasferì il suo quartier generale a Long Island, iniziando a stuzzicare molto più da vicino la Coca-Cola, principale concorrente, e durante gli anni della Grande Depressione lanciò una nuova campagna commerciale: offrì il doppio del prodotto allo stesso prezzo.
Passata la seconda guerra mondiale, negli anni cinquanta e sessanta la Pepsi attuò una massiccia campagna di spot televisivi, grandi affissioni, una nuova confezione, ed una strategia di distribuzione e di vendita che la portò ad insidiare la Coca-Cola, al tempo la principale società del settore. La “guerra della cola” proseguì nei decenni successivi, fino ad arrivare agli anni ottanta quando Pepsi-Cola superò Coca-Cola e divenne la prima bibita degli Stati Uniti, grazie a forti campagne pubblicitarie che videro protagonisti Michael Jackson, Lionel Richie, Michael J. Fox, David Bowie, Tina Turner, Madonna, e negli anni novanta MC Hammer, Ray Charles, Cindy Crawford e le Spice Girls. La Pepsi proseguì poi l’espansione raggiungendo i mercati della Cina, dell’Europa dell’est, del Messico e dell’Argentina. Nei primi due decenni degli anni duemila altri testimonial ufficiali sono stati Beyoncé, Britney Spears, Pink, gli One Direction, Katy Perry e Cardi B.
Nel 1989, anno della caduta del muro di Berlino, l’accordo commerciale era in scadenza ed in Unione Sovietica erano presenti 20 stabilimenti Pepsi. Il nuovo contratto prevedeva un costo di 3 milioni di dollari, il giro d’affari della Pepsi nel paese comunista era cresciuto enormemente. La vodka non bastava più, così l’URSS propose di pagare con l’eredità degli armamenti della Guerra Fredda, una flotta di navi diesel composta da 17 sottomarini, 1 incrociatore, 1 fregata ed 1 cacciatorpediniere. La compagnia accettò l’offerta, anche perché di alternative non ne esistevano. Durante i giorni della contrattazione la Pepsi divenne la sesta flotta navale al mondo per numero di sommergibili diesel in possesso, ben 17 appunto. In seguito una compagnia svedese specializzata nel riciclaggio di rottami acquistò la flotta.
La storia del logo della Pepsi-Cola
Nel 2018 la PepsiCo decide di lanciare in alcuni Paesi un’edizione limitata delle confezioni della Pepsi coi loghi vintage che hanno caratterizzato la storia della bevanda, tra i quali spicca l’iconico logo bianco, rosso e blu, adoperato dagli anni settanta fino agli albori degli anni novanta (1973-1991). Quella mostrata in evidenza, invece, è la foto di un poster pubblicitario della Pepsi degli anni cinquanta.
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