Stereotipi generazionali, il divario tra boomer e ultime generazioni

Stereotipi generazionali, il divario tra boomer e ultime generazioni

Stereotipi generazionali, il divario tra boomer e ultime generazioni.

Nel corso del tempo si sono susseguite una molteplicità di componenti, che hanno contribuito alla nascita di generazioni diverse, ciascuna contraddistinta da una propria identità e perfettamente collocabile in un preciso arco temporale.
Oggigiorno la tecnologia è diventata di fondamentale importanza, talvolta sembra che senza non si possa vivere, una convinzione che psicologi ed esperti del settore cercano ovviamente di sradicare.
Film cult, usanze, valori e trend. Per questo le generazioni sono profondamente diverse tra loro, sia nella comunicazione che negli atteggiamenti e per questo nascono una serie di stereotipi generazionali che creano disagio e maldicenze. 

Stereotipi generazionali: differenze anagrafiche e non solo

Il termine Boomer deriva da Baby-Boomer e indica chi è nato nel periodo a cavallo fra gli il 1946 e il 1964. Il boom era dapprima demografico nel secondo dopoguerra, diventato poi economico negli anni ’60. I giovani usano questo aggettivo per indicare le persone non più giovani, che fanno cose “da vecchi”, si potrebbe dire non in linea con il progresso tecnologico.
Esistono molti stereotipi sui boomer, spesso emarginati o criticati. Tra questi il più comune è quello relativo alla tecnologia nei confronti della quale vige un vero e proprio rapporto d’amore e odio. Per questo motivo, tante persone pensano che, quanti appartengono a tale “categoria”, sia disinteressato alla realtà e ai temi ad essa collegati.
Ciò non è vero poichè, i boomer tendono a valorizzare la stabilità e la sicurezza economica, amano il rischio, ma si oppongono a ciò che può essere reputato tradizionale.
Non guardano i telegiornali non per mancanza di interesse, ma perchè credono che le notizie fornite siano in qualche modo distorte. Preferiscono non schierarsi sul web (strumento che usano pochissimo) per evitare inutili polemiche, che non avrebbero nessun senso.
Sono presenti su Facebook, lo utilizzano poco, ma non ne padroneggiano davvero il linguaggio, pertanto il loro comportamento online è perlopiù silente o voyeuristico. Sono molto concreti, pertanto la fluidità dei nuovi media talvolta li destabilizza.
Proprio per questo negli ultimi anni, il termine è stato utilizzato in modo più ampio per indicare un gruppo di persone di età medio-alta e in alcuni casi, per far riferimento ad un atteggiamento o uno stile di vita retrogrado e conservatore.
La definizione “ufficiale” continua ad evolversi nella società globale e difatti attualmente s’inseriscono in tale categoria anche molti giovani.
Quelle indicate come caratteristiche intrinseche ai boomer, sono spesso interpretati come stereotipi, che purtroppo ancora oggi penalizzano alcuni giovani, rendendoli insicuri e causando problemi di comunicazione.
Non esiste una precisa linea di demarcazione tra l’inizio e la fine di una generazione, per questo nascono alcune convinzioni che si sedimentano nel tessuto sociale e che aiutano a distinguere le varie appartenenze.

Boomers e ultime generazioni sono due mondi a parte, soprattutto perchè il relativo vissuto assume connotazioni molto distanti.
Naturalmente anche le differenti esperienze influiscono sui comportamenti ed i valori delle diverse generazioni.
Ecco dunque che gli stereotipi generazionali sono tanti e si distribuiscono, diventandone parte integrante, nella società odierna. 

Le ultime generazioni comprendono diversi gruppi di persone: dalla generazione X, alla generazione Alpha, ma anche i Millennials ed in parte anche i Tradizionalisti.
Persone d’età diversa, adulti ma anche giovani con un bagaglio culturale diverso e soprattutto con esigenze e prospettive che ben si discostano.
Ogni scelta di vita e professionale viene presa sulla base delle proprie esperienze e del proprio bagaglio culturale.
Le differenze che segnano questi segmenti sono evidenti e influiscono sullo stile di vita delle persone che vi appartengono.

Anche per quanto riguarda le ultime generazioni, a qualsiasi gruppo esse appartengano, esistono alcuni stereotipi. I Millennial ad esempio, sono descritti come socialmente consapevoli ma cinici e narcisisti. Ciò è riconducibile all’educazione familiare volta alla valorizzazione della propria autostima, in modo da plasmare un adulto consapevole che lotta per un futuro migliore.
Sono i primi ad aver avuto un pc in casa, da utilizzare in qualsiasi momento, così come per gli smartphone ed il sistema di messaggistica immediata. Gli stereotipi generazionali spesso sono delle “critiche mascherate”, che li indicano come esageratamente attratti dal web, dal quale, sembrerebbe non riescano a distaccarsi.
La differenza principale che distingue la Generazione Alpha dalle precedenti è che mentre in passato la tecnologia veniva usata, oggigiorno è usata quotidianamente, è sempre a disposizione.
I bambini di oggi non usano i dispositivi, ma li considerano parte integrante dell’esistenza. Per quanto riguarda la Generazione X, si parla di persone fortemente concentrate su se stesse, abituate a vivere da soli e quindi propensi ad affermare un forte individualismo, quindi prediligono uno stile di vita salutare e sono attenti ai problemi ambientali. Talvolta eccessivamente attenti, tendono ad essere molto critici verso gli altri, stereotipo sottolineato da molti sociologi.
Anche in questo caso, si tratta di generalizzazioni che aiutano a studiare alcuni fenomeni di natura sociale, scientifica, politica ed occupazionale.
Inquadrare una generazione, che sia Boomer o Alpha (la più recente, comprende i nati tra il 2013 sino ad oggi) è importante per aprirsi a nuovi “mondi”, conoscenze, nozioni, con uno sguardo diverso e mettendosi in gioco, modificando abitudini ben consolidate. Le giovani generazioni sono portatrici di cambiamenti del modo di vivere e di pensare.

Gli stereotipi generazionali basati sull’appartenenza generazionale sono alimentate da falsi miti o preconcetti, spesso sono sbagliate e non consentono di aprirsi a nuove realtà.
La società nella quale viviamo è multigenerazionale e per questo ricca di esperienze, competenze e generazioni differenti, spesso messe a confronto per carpirne ed analizzarne aspetti e idee e per “smontare” i cosiddetti stereotipi generazionali che spesso diventano degli scogli insormontabili. 

 

Immagine in evidenza: Pexels

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