Vintage: dalle origini ai giorni nostri

Vintage: dalle origini ai giorni nostri

Chi non possiede qualcosa di vintage? Anche un oggetto appartenente ai nostri nonni può essere considerato vintage

Vintage deriva dal francese antico “Vint” (venti) e “Age” (anni), quindi inteso come un prodotto di almeno venti anni. Oggigiorno lo stile vintage è di tendenza soprattutto tra i giovani che vogliono esprimersi come meglio credono.

Evoluzione del vintage

Il tutto ha inizio negli anni ’50 dopo la seconda guerra mondiale, in questo periodo molte persone avevano difficoltà economiche, spesso avevano solo un vestito e quando si rompeva lo rattoppavano con delle pezze. Al tempo stesso nacquero molti mercatini di cose usate, sia di abbigliamento che di arredo, e le persone si accalcavano poiché trovavano tantissime cose a prezzi molto ridotti, a volte anche cose di valore come gioielli, orologi e dischi di vinile, tipici dell’epoca vintage, oppure molti vendevano le proprie cose usate per far soldi. In questo periodo era ancora considerato come un qualcosa di povero.

Il vintage ritorna negli anni ’60 e ’70 con lo stile Hippie quando si faceva sempre più uso di abiti di seconda mano, modificandoli a proprio piacimento, dando spazio alla loro creatività. Infatti lo stile Hippie lo riconosciamo per la combinazione di vari colori stravaganti, nel modo di vestire con pantaloni larghi, bandane e occhiali grandi e vistosi. Rappresentavano uno spirito di ribellione, anticonformista, non seguivano la massa e cercavano sempre di contraddistinguersi sia nel modo di vestire sia nell’orientamento sessuale.
Questo fenomeno divenne globale e da qui molte persone iniziano ad avere una propria concezione di stile, e nel 1965 nasce la prima boutique vintage al mondo a New York. Il vintage non più considerato un qualcosa di antico ma di innovativo.

Dagli anni ‘80 ad oggi il vintage ha avuto sempre più successo e man mano che il tempo passa acquisisce valore. Lo stile vintage non è passato mai di moda,  a differenza dello Shabby Chic, soprattutto negli ultimi anni è di tendenza sia nella moda che nell’arredo e continuano ad esserci ancora molti mercatini che vendono prodotti di questo tipo.

Per vintage quindi non si intendono solo i vestiti, ma è uno stile che abbraccia anche il mondo immobiliare. Molti sono sempre alla ricerca di pezzi unici, originali, di un qualcosa che più passa il tempo e più prende valore.

Sono molti i prodotti del design vintage che hanno avuto così tanto successo da far parte ancora oggi di collezioni di aziende che li ripropongono, come ad esempio il famoso frigorifero colorato e bombato della Smeg, o le poltroncine con forme e colori particolari e mobili bar anni ’60 della Giorgetti. Altro esempio è una lampada, riprodotta dalla ditta Nemo, disegnata e realizzata per la sua casa in Marsiglia dall’architetto Le Corbusier negli anni 1949-52. Si tratta di una lampada molto particolare con due punti luce, uno piccolo che riflette il soffitto e l’altro con un fascio di luce più ampio verso il basso. Ad oggi questi prodotti sono venduti a costi esorbitanti.
Possiamo dire quindi che oggi c’è molta richiesta quando si arreda una casa, di voler inserire pezzi che c’immergono nell’atmosfera di quell’epoca, creando in casa comunque un equilibrio tra vintage e moderno.

Infine il vintage è uno stile unico, allo stesso tempo contemporaneo che affascina e che evoca emozioni ricordandoci il passato.

Fonte immagine in evidenza: https://www.micolet.it/blog/abbigliamento-usato-bologna/

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