Zari: un muppet per i diritti delle donne afghane

Zari

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Zari, la cultura, la scuola e i diritti femminili

Zari è il nome di una muppet afghana che ha debuttato il 7 aprile 2016 insieme agli altri Muppets nella quinta stagione del programma televisivo “Baghch-e-Simsim”, versione locale, di recente trasmissione, del programma americano Sesame Street andato in onda per la prima volta il 10 novembre del 1969 sulla National Educational Television e trasmesso poi sulla Pbs, finanziato dal Dipartimento di stato americano. Il nome Zari significa “luccicante” in lingua dari e pashto e in Afghanistan è già amata da tutti i bambini che seguono il noto programma educativo rivolto ai piccoli di età prescolare, e sono affascinati da tutti i buffi Muppets, colorati pupazzi dalle facce strane.

Zari ha sei anni, la pelle viola e colorati capelli lanosi, indossa gli abiti tipici afghani (i produttori hanno promesso che gli abiti tradizionali -come un hijab color crema richiesto a tutte le studentesse in Afghanistan- si alterneranno a quelli più casual) e tanti bracciali bangles. Ma soprattutto è la prima muppet nella storia del programma televisivo dedicato ai Muppets. Tutte le bambine potranno avere modo di apprezzarne la simpatia nei 26 episodi nuovi di 25 minuti ognuno ogni giovedì, che saranno trasmessi dalla Tolo e Lemar Tv, del gruppo Moby Group, finanziati in tutte e cinque le stagioni dal Dipartimento di stato statunitense, una co-produzione di Sesame Workshop a New York e di una società di produzione locale in Afghanistan.

Salaam, Zari: i diritti delle donne afghane 

Zari, però, non è solo una nuova muppet, simpatica e dall’aspetto naif. «Zari è stata pensata per incoraggiare le bambine che amano studiare e andare a scuola, e far loro capire che è giusto che pensino di costruirsi una carriera in futuro», ha commentato la vice presidente esecutivo della Global Impact and Philanthropy e produttrice del programma, Sherrie Westin, presentando la nuova arrivata e sottolineando l’importanza che il primo muppet nella storia afghana sia di sesso femminile.

Zari, la cui voce in pashto è della burattinaia Mansoora Sherzadha, ha uno zainetto, legge libri, ama scrivere e andare a scuola. Attraverso il suo amore per la cultura e l’istruzione si intende offrire un modello positivo con un forte ruolo educativo attribuito alla muppet. Zari in ogni episodio, interagendo con il pubblico e intervistando esperti locali, affronta temi caldi in Afghanistan quali il ruolo della donna nella famiglia, l’importanza delle tradizioni culturali locali, dei diritti delle donne e della trasmissione di idee innovative. È proprio questo trattare contenuti così delicati, affidato a Zari, che ha convinto il Ministero della Cultura afghano a supervisionare comportamenti e dialoghi dei singoli episodi, trasmessi in un paese in cui l’85 % delle donne non ha alcuna istruzione formale e il tasso di alfabetizzazione femminile è pari al 24 %, uno dei più bassi al mondo.

Tuttavia, la speranza dei produttori è che Zari, diventi un modello importante per le future donne afghane in un paese nel quale soprattutto attraverso strumenti culturali possano arrivare precisi messaggi educativi ai genitori e agli uomini conservatori, possa essere trasmessa l’importanza e la promozione dei diritti femminili (un preciso empowerment della femminilità afghana). In un episodio, ad esempio, Zari intervista un medico perché alcune sue piccole spettatrici vorrebbero studiare medicina da grandi e gli chiede consigli per curare piccoli mali autonomamente.

Zari, i modelli positivi dei Muppet e lo sviluppo formativo dei bambini

Anche in altri stati del mondo sono stati creati muppet, come Chamki in India and Kami in Sud Africa, che fossero portatori di messaggi e di modelli positivi non solo per i bambini che assistono in altissime percentuali agli show dei pupazzi più noti della tv, ma soprattutto rivolti ai genitori con fini educativi e formativi.

E se i bambini si identificano con i personaggi che vedono sullo schermo, imparano a convivere in situazioni multietniche e culturalmente miste. E se da bambini imparano l’importanza della convivenza pacifica, del rispetto del diverso e dell’altro e dell’apertura mentale a dimensioni lontane dalla propria, da adulti diventano uomini inclini alla creazione di un mondo di pace.

https://www.youtube.com/watch?v=I8aZVhresfQ

Eleonora Vitale

A proposito di Eleonora Vitale

Nata a Napoli il 29 luglio 1988, conduce studi classici fino alla laurea in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico. Da sempre impegnata nella formazione di bambini e ragazzi, adora la carta riciclata e le foto vintage, ama viaggiare, scrivere racconti, preparare dolci, dipingere e leggere, soprattutto testi della letteratura classica e mediorientale.

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