Food insecurity e food desert: cosa sono

Food insecurity e food desert: cosa sono

Food insecurity e food desert negli USA: un problema di accesso al cibo sano

Nonostante gli Stati Uniti d’America siano una delle nazioni più ricche del mondo, secondo Feeding America ogni anno sono milioni gli americani che hanno difficoltà legate al reperimento di cibo, in particolare cibo sano, nutriente e a prezzi accessibili. Queste difficoltà vengono definite con i termini food insecurity e food desert. Scopriamo insieme di cosa si tratta, analizzando le cause, le conseguenze e le possibili soluzioni a questo problema che affligge una parte significativa della popolazione americana, con gravi ripercussioni sulla salute e sul benessere.

Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura americano (USDA), nel 2020 ben 40 milioni di americani, tra cui 12 milioni di bambini, hanno sperimentato la food insecurity. In particolare, questa viene definita come la condizione di chi non ha i requisiti per accedere all’assistenza pubblica, ma comunque ha un accesso limitato o incostante al cibo sano e nutriente. Per questo motivo, la fame è una conseguenza diretta della food insecurity, così come del food desert, un fenomeno strettamente correlato e altrettanto preoccupante.

Food insecurity: definizione e livelli di gravità

La food insecurity può essere definita secondo quattro livelli che dipendono dalla possibilità di un nucleo familiare di accedere (e in quale misura) a prodotti freschi, sani e nutrienti. Si distinguono:

  • Sicurezza alimentare alta: si riferisce ai nuclei familiari che hanno un accesso adeguato al cibo, in termini di quantità, qualità e varietà, senza particolari difficoltà o preoccupazioni.
  • Sicurezza alimentare marginale: riguarda nuclei familiari che hanno avuto alcuni problemi nell’acquisto di cibo sano, come ansia o preoccupazione per la scarsità di cibo, ma in sostanza la qualità, la varietà e la quantità di cibo assunto non sono state ridotte in modo significativo.
  • Sicurezza alimentare bassa: la situazione che riguarda famiglie la cui disponibilità di cibo è rimasta invariata, mentre la qualità, la varietà e la desiderabilità del cibo acquistato ha subito una forte riduzione, a causa di risorse economiche limitate.
  • Sicurezza alimentare molto bassa: una condizione in cui le famiglie hanno dovuto modificare drasticamente le proprie abitudini alimentari a discapito della qualità e della quantità, saltando pasti o riducendo le porzioni, soprattutto a causa di problemi economici. Si tratta del livello più grave di food insecurity, con conseguenze dirette sulla salute e sul benessere delle persone coinvolte.

Food desert: quando la distanza dal cibo sano diventa un problema

Il termine food desert (deserto alimentare) si riferisce a un’area geografica a basso reddito che ha accesso limitato al cibo nutriente e, per di più, a un prezzo ragionevole. Il motivo è comunque da attribuire non tanto a una causa economica, bensì logistica: in questo caso i negozi di generi alimentari sono troppo lontani e difficili da raggiungere, soprattutto per chi non possiede un’automobile o non ha la possibilità di spostarsi agevolmente. Chi vive in un deserto alimentare ha una propensione (e aggiungiamo necessità) di gran lunga superiore al consumo di cibo spazzatura, confezionato o malsano, spesso più economico e facilmente reperibile in negozi di prossimità o minimarket poco forniti. È risaputo, inoltre, che i cibi altamente processati, ricchi di sale e grassi o poco nutrienti aumentano il rischio legato allo sviluppo di patologie cardiovascolari, diabete, ipertensione e disturbi alimentari come l’obesità, con conseguenze negative sulla salute a lungo termine.

Per fronteggiare il problema legato al food desert ben 13 milioni e mezzo di americani si vedono costretti a fare la spesa in pompe di benzina o in liquory store (negozi adibiti alla vendita di alcolici e snack), dove la disponibilità di prodotti freschi è scarsa o nulla. Risulta quindi impossibile acquistare frutta, verdura e altri cibi freschi o locali, fondamentali per una dieta sana ed equilibrata. La mancanza di accesso a questi alimenti ha un impatto negativo sulla salute e sulla qualità della vita delle persone che vivono in queste aree, creando un circolo vizioso di povertà e cattiva alimentazione.

Food insecurity e food desert: possibili soluzioni

Mentre per la food insecurity una possibile soluzione potrebbe essere aumentare il range di persone considerate in stato di povertà e meritevoli di assistenza economica, tramite programmi di sostegno alimentare come lo SNAP (Supplemental Nutrition Assistance Program), per il food desert la situazione cambia. Sono necessarie, in questo caso, azioni diverse e più complesse, che intervengano sul territorio e sulle infrastrutture. Vediamone alcune:

  • Collocare presso le fermate del bus e le stazioni dei negozi pop-up gestiti localmente dai contadini. In questo modo si abbatterebbero anche i costi di trasporto che fanno lievitare i prezzi dei prodotti al supermercato, rendendo i prodotti freschi più accessibili e convenienti. Inoltre, si favorirebbe l’economia locale e si creerebbe un legame diretto tra produttori e consumatori.
  • Supportare i giardini comunitari e l’agricoltura urbana. Questa è un’idea introdotta da Michelle Obama a tal proposito, durante il suo mandato come First Lady. In particolare, lei utilizza lo slogan “agricoltura urbana”, per promuovere la coltivazione di orti e giardini all’interno delle città, coinvolgendo attivamente la comunità e favorendo l’accesso a prodotti freschi e a km 0. Un modo per aumentare la consapevolezza sull’importanza di un’alimentazione sana e per creare spazi verdi nelle aree urbane.
  • Migliorare il trasporto pubblico per raggiungere aree meno rurali, dove spesso si trovano i negozi di alimentari più forniti, incentivando l’utilizzo di mezzi pubblici o creando servizi di trasporto dedicati. Questo permetterebbe alle persone di raggiungere più facilmente i supermercati e i mercati, ampliando le loro possibilità di scelta e di acquisto.

Queste sono solo alcune delle possibili soluzioni per contrastare il fenomeno del food desert e migliorare l’accesso al cibo sano per tutti. È necessario un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle comunità locali e dei singoli cittadini per affrontare questo problema in modo efficace e duraturo, garantendo il diritto a un’alimentazione adeguata e promuovendo la salute e il benessere di tutti.

Fonte immagine: Pixabay

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A proposito di Carolina Raimo

Studentessa dell'università degli studi di Napoli "L'Orientale" del corso di laurea magistrale in Lingue e letterature europee e americane che non vuole smettere mai di imparare. La mia passione è la traduzione è la scrittura, il mio sogno è farne una professione.

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