Carcassonne (gioco da tavolo) | Recensione

Carcassonne gioco

Se siete amanti dei giochi di fortuna e di costruzione, lasciate che vi presenti Carcassonne, il gioco da tavolo dove sfiderete i vostri avversari nella creazione di un territorio medievale.

Come funziona?

Per iniziare una partita di Carcassonne, ispirato alla città omonima francese, avrete bisogno di un’altra persona (o altre quattro, poiché il limite massimo è cinque partecipanti). Ogni giocatore avrà a disposizione il proprio set di piccoli omini, tra cui ne troverà anche uno leggermente diverso che verrà spiegato fra poco. Dopo aver scelto chi inizia verrà posta al centro una tessera scoperta, mentre tutte le altre saranno a disposizione di tutti i partecipanti, ma rimanendo coperte. Ogni giocatore, durante il proprio turno dovrà pescare una tessera e piazzarla al lato di una già scoperta. Su ogni tessera troverete una figura che vi permetterà di piazzarla in gioco, collegandola ad una strada, città, monastero o campo, ovviamente facendo combaciare tutti gli eventuali lati. Una volta piazzata potrete prendere possesso di una strada, di una città, di un monastero o di un campo solo se non sono già stati bloccati da voi stessi o da altri giocatori. Per farlo vi basterà posizionare uno degli omini colorati a vostra disposizione in verticale sull’area interessata nel caso di città, monastero o strada, in orizzontale per i campi. Gli omini che avrete piazzato potranno essere ritirati solo al completamento, viceversa dovranno rimanere fino a fine partita quelli piazzati sui campi.

Come si contano i punti

Il conteggio dei punti in una partita a Carcassonne è molto semplice e verrà effettuato su un piccolo tabellone che uscirà dalla confezione. Per le strade basterà contare il numero di tessere utilizzate. Per le città chiuse, ovvero quelle delimitate dalle mura ed a cui non si possono aggiungere più tessere, varranno due punti per ogni tessera, quattro se presentano uno scudo bianco e blu. Se le città non vengono chiuse il punteggio va dimezzato. Per i monasteri, invece, bisogna completare un riquadro di nove tessere attorno al monastero stesso. Nel caso in cui il monastero non sia delimitato come appena descritto, si otterranno tanti punti quante le tessere circostanti (inclusa quella dove avete piazzato l’omino). Infine, per i campi dovrete contare tre punti per ogni città chiusa che si affaccia sullo spazio di prato verde che controllate. I campi sono limitati dalle mura cittadine, e dalle strade.

L’abate

Come già anticipato, tra gli omini di Carcassonne ce n’è uno che possiede una forma leggermente diversa: l’abate. Nonostante venga considerata un’espansione, è già presente nel gioco base. L’abate potrà essere piazzato sui monasteri o sui giardini floreali presenti su alcune tessere. Il loro compito è lo stesso e identico dei monasteri, con la differenza che per ottenere i punti non bisogna aspettare di completare un riquadro di nove tessere, ma può essere ritirato prima, piazzando una tessera sul campo da gioco che non vi da alcun tipo di punto.

Conclusioni

La versione base del gioco da tavolo Carcassonne è un ottimo passatempo per un gioco ragionato. Immaginate di essere dei costruttori in gara sullo stesso territorio che vogliono approfittare di tutte le tessere disponibili per poter arrivare alla vittoria e controllare il territorio medievale costruito con impegno. Oltre alla versione base  ci sono delle espansioni che possono aggiungere quel pizzico di pepe in più ma, per una prima partita di rodaggio, può essere considerato un gioco completo e divertente.

 

Fonte immagine: Wikimedia Commons, Marek Ślusarczyk

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