Il web e i contenuti di valore gratuiti: la freemium economy

I social media, il personal branding, la creazione compulsiva di contenuti digitali sono causa e conseguenza di un fenomeno che fino a una decina di anni fa sarebbe sembrato assurdo: si chiama freemium economy ed è il nuovo paradigma della comunicazione moderna.

Il fenomeno si è acutizzato poi negli ultimi anni, a causa della digitalizzazione di massa a cui il mondo ha dovuto fare ricorso a causa della pandemia.

Questo ha fatto sì che la comunicazione digitale sia esplosa e la creazione di contenuti sia diventata il motore del web, riempiendo ogni spazio, a volte fino a soffocarlo, di contenuti scritti e visuali.

Ma cos’è davvero la freemium economy?

 

La freemium economy: la strategia moderna per vendere

La freemium economy, per quanto concetto innovativo e recente, affonda le sue basi nei mercati di vendita più tradizionali.

Basti pensare all’assaggio per provare il prodotto al supermercato o la tessera che offre una pizza ogni 10 acquisti al cliente fidelizzato.

Al di là del luogo della strategia, prima fisico ora virtuale, ciò che è cambiato è la quantità di offerta gratuita che si può trovare in qualunque settore.

L’offerta di una prova gratuita o di un contenuto di valore offerto è moltiplicata in maniera esorbitante, obbligando chiunque, dalla grande azienda al singolo professionista a usare questa strategia per essere scelto dal possibile cliente/utente e vendergli poi un prodotto o servizio a pagamento.

Ne troviamo esempi nella vita di tutti i giorni. Basti pensare alla consulenza gratuita del professionista, i bonus senza deposito offerti dai casinò a distanza, la prova gratis di 1 mese del servizio di abbonamento in streaming: tutti devono far testare il proprio prodotto o servizio, offrirne un assaggio, e chi non lo fa potrebbe essere tagliato fuori dalla concorrenza.

Questo accade perché ora più che mai, la concorrenza si è fatta agguerrita e i consumatori vogliono sentirsi maggiormente tutelati nella loro fase decisionale di acquisto.

Questa democratizzazione dell’offerta ha sicuramente molti risvolti positivi nei confronti dell’utente che può davvero testare ciò che vuole comprare, senza più agire alla cieca.

Tuttavia, i risvolti nei confronti di chi quell’offerta la propone sono svariati e non sempre positivi.

 

La freemium economy: contenuti gratuiti per tutti… è sempre un bene?

Articoli sui blog, podcast, canali Youtube… questi sono solo alcuni dei canali sui quali si possono trovare quantità illimitate di materiale gratuito: tutto molto innovativo e democratico, ma questo ha delle conseguenze sulle informazioni che diamo e riceviamo?

Sicuramente sì.

La presenza massiva di contenuti ha portato alla creazione di materiale in modo compulsivo per il posizionamento, la vendita e l’autorevolezza nel settore di competenza.

Ma la necessità di avere sempre nuovi contenuti ha portato alcuni ad abbassarne il livello creando materiale di bassa qualità e di dubbio valore.

Con il risultato che sul web ormai troviamo davvero di tutto, di cui una buona parte è materiale copiato da altri senza averne il diritto, fake news come se piovesse e informazioni non veritiere che possono confondere, disinformare e creare pregiudizi.

Il lato negativo esiste per ogni rivoluzione, il caso di quella digitale sicuramente non è un’eccezione.

 

Il futuro del mondo digitale nell’era della freemium economy

Cosa ne sarà quindi del mondo digitale e dei suoi contenuti?

È difficile prevederlo.

Tuttavia, sembra verosimile pensare che la creazione massiva di contenuti gratuiti non farà che aumentare rendendo sempre più difficile emergere nel mare di informazioni presenti.

 

Questo, però, non per forza deve tradursi in un aumento di contenuti privi di utilità o originalità.

Anche oggi assistiamo, infatti, a professionisti, aziende e persone che riescono a distinguersi nonostante il “troppo” del web.

Questo accade grazie alla creatività che possiedono, all’arricchimento che apportano in modo continuativo al proprio pubblico con contenuti e informazioni che rispondono realmente alle esigenze degli utenti e alla loro personalità.

Non dimentichiamoci che in un mondo dove tutti possono copiarsi e imitare gli altri, la personalità, che ci rende anche diversi dagli strumenti di Intelligenza Artificiale sempre più diffusi, è ciò che ci rende unici e inimitabili.

Il nostro tono di voce, il nostro approccio agli altri e a ciò di cui ci occupiamo è quello che fa la differenza tra noi e le altre persone, rendendo questa la migliore strategia di vendita di tutte, anche più forte della freemium economy.

 

 

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