Imparare a disegnare da autodidatta: 5 consigli

Come imparare a disegnare da autodidatta

Come imparare a disegnare da autodidatta: 5 consigli pratici per iniziare

Imparare a disegnare da soli senza una formazione artistica per certi aspetti può non essere facile, ma non impossibile. Disegnare da soli ha certamente i suoi svantaggi, come la mancanza di una guida esperta, tuttavia c’è anche il non piccolo vantaggio di essere liberi di adattarsi al proprio ritmo, al proprio stile e alle proprie preferenze. Sono infatti in molti ad aver rinunciato, dicendo di non saper disegnare o di non avere talento, ma con un po’ di pratica e di costanza è sempre possibile imparare. Tra le tante premesse, abituare gli occhi a vedere e sentire cose che gli altri non vedono è un ottimo modo per usare l’immaginazione e imparare a disegnare da zero.

Da dove iniziare? I materiali e i primi esercizi per disegnare da autodidatta

Per iniziare a disegnare da autodidatta, non servono molti materiali: bastano una matita, un foglio di carta e una gomma. Per le matite, è consigliabile avere a disposizione diverse gradazioni, dalla 2H (più dura) alla 2B (più morbida), per poter sperimentare con tratti e sfumature diverse. Come primo esercizio, si può provare a disegnare linee rette, curve e forme geometriche semplici, per prendere confidenza con la matita e con il controllo del tratto. Un altro esercizio utile è quello di copiare immagini semplici, come oggetti di uso quotidiano o fotografie, per imparare a osservare le forme e le proporzioni.

Sviluppare l’immaginazione: disegnare ciò che ci piace

Quando vogliamo disegnare qualcosa, è molto più facile iniziare da ciò che ci è più familiare e che ci piace di più. Conoscendo le cose che ci piacciono di più, possiamo immaginare nella nostra mente e ricordare ciò che vogliamo disegnare. Questo potrebbe essere il primo modo per iniziare ad avere in mente un soggetto: pensarlo e tenerlo a mente. Provate a chiudere gli occhi e a visualizzare l’oggetto o la scena che volete disegnare, cercando di cogliere i dettagli e le sensazioni che vi trasmette.

Usare le forme geometriche come base per i propri disegni

L’abilità artistica non è cosa da tutti, ma fortunatamente oggi esistono molte tecniche che possono aiutare a sviluppare questo talento. Il disegno, infatti, è un’attività divertente che permette non solo di esprimersi, ma anche di usare l’immaginazione. Un modo per creare illustrazioni carine senza dover ricorrere a un’elevata abilità artistica è quello di prendere in prestito le forme dalla geometria. Disegnare con le forme geometriche è difficile da immaginare, ma è possibile creare molti tipi diversi di illustrazioni. L’uso di forme geometriche è uno dei primi modi per tracciare il contorno di ciò che si vuole disegnare; l’esempio più semplice è quello tipico di una casa, generalmente composta da un triangolo e da alcuni rettangoli e quadrati. Utilizzando le forme geometriche, l’accuratezza del disegno è tale che il cervello ha già familiarità con la delineazione di forme e spazi e comincia a familiarizzare con la disposizione degli elementi e con il modo in cui viene anche gestita la prospettiva.

Imparare a vedere e disegnare luci e ombre: la tecnica del chiaroscuro

Il bianco e il nero sono due colori ampiamente utilizzati come colori di base per la loro semplicità pratica nel disegno. Alternando questi due colori, l’illusione ottica può essere utilizzata per ricavare forme multiple da un’unica figura.

Capire il chiaroscuro con le illustrazioni di Noma Bar

Un esempio molto intuitivo per capire a cosa facciamo riferimento possono essere ad esempio le copertine dei romanzi di Haruki Murakami illustrate da Noma Bar.

Le copertine illustrate da Noma Bar sono spesso rappresentate con primi e vuoti; nel caso del romanzo Norwegian Wood di Murakami Haruki, pubblicato il 19 marzo 2013, la copertina è stata realizzata da Noma in cui l’illustrazione, o meglio l’immagine, sembra essere una rappresentazione in penombra di tronchi d’albero, ma il gioco dell’illustratore è quello di collocare questa illustrazione in relazione al titolo del libro e al contenuto del romanzo stesso. Esteriormente rappresenta il tronco, ma rappresenta anche delle gambe illuminate dalla penombra, in particolare le gambe dei tre personaggi del romanzo. La tecnica dei primi e vuoti è una tecnica molto interessante per imparare a disegnare in cui vengono posti uno o più soggetti in un’unica illustrazione e sta qui il gioco ottico, in quanto le nostre percezioni riescono a dare più significati a ciò che vediamo.

Come usare il chiaroscuro nei propri disegni

Anche l’ombreggiatura o sfumatura è una delle parti fondamentali per imparare a disegnare, in quanto ha il potenziale di riuscire a creare un eccellente effetto di chiaroscuro. Il chiaroscuro è un effetto artistico di illuminazione che definisce le luci e le ombre sulla superficie di un lavoro ed enfatizza l’immagine attraverso la sovrapposizione di toni “chiari” e “scuri”. Il chiaroscuro in senso stretto si riferisce all’arte grafica ed è tecnicamente il passo successivo al disegno a linee. Inverte il rapporto temporale tra disegno al tratto e luce/ombra, talvolta iniziando da quest’ultima. Attraverso il chiaroscuro si possono immaginare volumi, materiali e spazi. Le tecniche vanno dal mostrare i simboli (ad esempio, tratteggio, linee continue) al renderli invisibili (ad esempio, ombre, transizioni graduali). Le luci e le ombre possono essere applicate solo utilizzando uno o più colori (carboncino, tricolore, ecc.) e disegnando le ombre o schiarendo la luce in relazione al colore del supporto. La schiarita si chiama “lumeggiatura” e si può fare, ad esempio, con un pastello bianco su un foglio ocra. Il gioco del chiaroscuro sta nella tecnica di stabilizzazione dei chiari e degli scuri attraverso la pressione esercitata dalla nostra mano nella creazione di tratti stilati sul foglio di lavoro. Utilizzando i suggerimenti precedenti, inclinare la matita, prestare attenzione con i nostri occhi, l’uso di linee e delle forme geometriche permette la creazione di un chiaroscuro. La prima regola del chiaroscuro è quella di evitare salti netti. Tuttavia, questo non vale se le ombre raffigurano effettivamente bordi netti e ben definiti. Al contrario, le ombre di un volto, di una mela, di un vaso o di una palla da biliardo devono essere morbide, graduali e continue.

L’importanza delle linee: come disegnare tratti puliti e precisi

Oltre alle forme geometriche, le linee sono tra le forme più importanti ed essenziali del disegno. Andare a delineare linee corte rispetto a lunghe, risulta per i principianti molto più complesso ma in realtà per acquistare sicurezza è consigliabile creare lunghe più possibilmente delineate. Tramite quindi l’utilizzo delle forme geometriche, andare a riempire delle forme geometriche tramite delle linee, può sia andare a creare rilievo nelle figure, sia dare alla nostra mano molta più stabilità e abituarla a creare linee più slanciate. Questo è uno degli esercizi più pratici da fare e i materiali richiesti sono dei semplici fogli, un righello per la creazione di forme geometriche e una matita.

Come fare pratica e migliorare costantemente

Parola chiave di tutti questi consigli sono ovviamente la costanza e la pratica, in quanto più la mano riesce a tenersi in allenamento, più i risultati saranno garantiti. Per migliorare nel disegno, è importante esercitarsi regolarmente, anche solo per pochi minuti al giorno. Si possono sperimentare tecniche diverse, come il disegno dal vero, la copia di opere di artisti famosi o la creazione di disegni di fantasia. L’importante è non scoraggiarsi se i primi risultati non sono perfetti: l’apprendimento del disegno richiede tempo e pazienza.

Questi erano i 5 consigli per imparare a disegnare da autodidatta. Ricordate che la pratica costante è il segreto per migliorare. Non abbiate paura di sperimentare e di trovare il vostro stile personale. Iniziate con soggetti semplici e, man mano che acquisite sicurezza, cimentatevi in disegni più complessi. E soprattutto, divertitevi! Per altri utili consigli leggi anche “grafica pubblicitaria: cos’è e come si diventa grafico“.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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A proposito di Martina Barone

Laureata in Lingue e Culture Comparate presso l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale. Studentessa magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale all'Università degli Studi di Padova.

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