L’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo della generazione dei contenuti. Dai testi, alle immagini, ora il binomio Intelligenza Artificiale e cover musicali sta diventando una realtà. Queste permettono a famosi artisti del passato di “tornare in vita” e interpretare nuove canzoni, così come farle cantare da artisti viventi in versioni, in realtà, mai proposte.
Da Freddie Mercury a Sinatra, da Johnny Cash ai Metallica, le AICover stanno spopolando su piattaforme come YouTube e TikTok, dove l’hashtag #AICover conta oltre 3 miliardi di visualizzazioni. Questo fenomeno si basa sulla sostituzione della voce dell’autore originale con una replicata grazie all’IA, rendendo possibile ascoltare artisti che non hanno mai inciso certe canzoni.
Il processo di creazione delle AICover
La creazione di una AICover non è un processo automatico, ma richiede conoscenze specifiche, programmi adeguati, competenze e molto tempo. In sintesi, occorre un modello di intelligenza artificiale che va addestrato a replicare la voce di un determinato artista, dandogli in pasto materiale esistente e programmandolo. Ad esempio, per ricreare la voce di Tom Waits, è stato utilizzato il software Voicify, che per un canone mensile (non esiguo) permette di generare cover musicali con IA. Il sistema è stato alimentato con le versioni a cappella dei brani di Waits, creando così un modello in grado di replicarne la voce. Un ascoltatore attento può riconoscere subito che qualcosa non va, o addirittura capire che a cantare è una macchina, ma è impressionante ascoltare il risultato e soprattutto immaginare cosa potrà creare una macchina tra qualche anno.
Esistono due approcci principali alla creazione delle AICover: si può partire da una canzone famosa nella sua versione originale, permettendo al sistema di tirar fuori una cover più o meno credibile del brano, mantenendo l’arrangiamento e lo stile dell’artista originale. Oppure si può partire da zero, come spiegato da Dustin Ballard, un creatore di cover con IA su YouTube. In questo caso, si registra prima la propria voce per imitare al meglio la cadenza del cantante originale e poi si utilizza un modello vocale basato su IA, addestrato su materiale dell’artista originale, per trasformare la propria voce nella sua.
Il fenomeno delle AICover su YouTube e TikTok
Il mix di Intelligenza Artificiale e cover musicali (AICover) ha riscosso un enorme successo su YouTube e TikTok, dove numerosi utenti pubblicano le loro creazioni. Video di artisti del calibro di Freddie Mercury “cantando” canzoni famose dei Beatles, Sinatra o Seal hanno ottenuto centinaia di migliaia di visualizzazioni e commenti entusiasti da parte del pubblico. Il fascino di poter sentire le voci di artisti leggendari interpretare brani che non hanno mai inciso è indubbiamente affascinante e coinvolgente per gli spettatori. Con artisti come i Metallica, ad esempio, è successo qualcosa di diverso. I Metallica sono famosi per aver cambiato sound diverse volte negli anni: ogni album mantiene una componente heavy ma ha suoni delle chitarre, della voce e del mixing in genere molto diversi. Diversi canali Youtube si sono divertiti a ricreare canzoni uscite negli ultimi anni coverizzate dall’AI per donargli una voce o un sound più vicini a quella degli anni ’80. Possibilità di scambiarle per materiale originale? Molto alte.
Gli attori esprimono perplessità sulle tecnologie AI
Dario Savarese, Intelligenza Artificiale per il Business Online | Intervista
Intelligenza Artificiale e cover musicali non è l’unica accoppiata che crea paure e perplessità tra gli artisti. Anche nel mondo del cinema, attori e sceneggiatori hanno espresso diverse perplessità e preoccupazioni. Negli Stati Uniti sono entrati in sciopero a causa delle preoccupazioni riguardanti l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) nell’industria cinematografica. Mentre gli sceneggiatori temono che l’AI possa sostituirli nella creazione di contenuti a basso costo, (utilizzando strumenti che generano testo, come Chat-GPT), gli attori sono preoccupati che l’AI possa essere utilizzata per “sostituire” il loro lavoro, mettendo a rischio il loro sostentamento. Anche una semplice comparsa, una volta dato diritto di utilizzo della propria immagine, grazie alla tecnologia artificiale, avrebbe la propria immagine a disposizione della casa di produzione a tempo indeterminato, senza necessità della sua presenza, e senza, quindi, essere pagato. Alla stregua dei Simpson, anche la serie BoJack Horseman aveva fatto una piccola predizione in merito a questo, in quanto nella serie un film in cui doveva recitare il personaggio principale, era stato creato utilizzando contenuti digitali, sfruttando l’immagine degli attori e licenziando l’intero cast.
Le implicazioni legali e morali
Già negli ultimi mesi, società come OpenAI, quella che gestisce Chat-GPT, sono finite sotto diverse inchieste per presunta violazione di copyright o diffamazione, oltre che per la pratiche di raccolta dei dati personali senza consenso e alla possibilità che l’AI fornisca informazioni errate ai fruitori. Intelligenza Artificiale e cover musicali sollevano alcune questioni legali e morali. Mentre alcuni sostengono che queste creazioni siano una forma di omaggio e permettano di “immortalare” la voce degli artisti, le case discografiche non sarebbero sicuramente della stessa opinione, con possibili violazioni del diritto d’autore. Al momento, la giurisprudenza non ha ancora una risposta definitiva in merito e molto dipenderà dallo scopo con cui si realizza il materiale. Se l’obiettivo è il guadagno a spese dell’immagine e della voce di un artista, potrebbero esserci azioni legali contro chi ha creato la AICover.
Alcuni precedenti: dai Chatbot alle band musicali formate da robot
Caryn Marjorie, influencer americana di 23 anni con 1,8 milioni di follower su Snapchat, ha creato un chatbot chiamato Caryn AI utilizzando la tecnologia di Open AI. Il chatbot permette ai suoi follower di interagire con una versione simulata di se stessa, offrendo conversazioni dirette attraverso messaggi vocali. Con il costo di un dollaro al minuto, si stima che questa iniziativa possa farle guadagnare fino a 5 milioni di dollari al mese. Da anni, inoltre, esiste una band metal interamente formata da Robot, i Compressorhead. Chitarra, basso, batteria ed anche voce.
Le AICover rivoluzioneranno il mondo della musica, dell’editoria e del cinema? Nonostante le controversie, l’IA sta dimostrando ancora una volta di avere un impatto significativo sull’industria musicale e di aprire nuove opportunità creative per gli artisti e i fan di tutto il mondo con questo nuovo mix di Intelligenza Artificiale e cover musicali.
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Immagine di copertina copyright free generata con Midjourney
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