Kat Clark, nome noto nel mondo dei social media, ha recentemente fatto notizia per una scelta audace riguardante l’educazione di sua figlia minore Deja. Con oltre 5.2 milioni di seguaci su TikTok, l’influencer australiana Kat ha conquistato la scena digitale, ricevendo riconoscimenti come il premio Miglior Creator del 2022. Ma ciò che sta facendo discutere non è la sua popolarità, bensì la sua decisione di ritirare temporaneamente sua figlia dodicenne dalla scuola tradizionale a favore dell’home schooling, per dedicarsi alla sua attività su TikTok.
Kat Clark contestata come mamma
Kat Clark ha optato per l’insegnamento domestico per sua figlia, una giovane influencer in crescita, con l’obiettivo di allinearne meglio le opportunità professionali con le esigenze educative. La dodicenne, infatti, starebbe incontrando diverse opportunità lavorative creando video su TikTok, e tale attività andrebbe in contrasto con la frequenza scolastica, che esige il rispetto di determinati orari.
Questa decisione ha generato un ampio dibattito pubblico, in particolare sulle piattaforme social, tra chi la vede come una scelta plausibile e difende l’home schooling e chi, invece, sostiene l’insostituibilità della scuola tradizionale, accusando la mamma influencer di lucrare sulle attività di sua figlia Deja e limitarne l’infanzia, compromettendo la sua istruzione.
La carriera su TikTok
L’approccio di Kat Clark riflette una crescente tendenza verso l’educazione personalizzata, adattata alle esigenze individuali di bambini che, per qualsiasi ragione, non possono frequentare la scuola ordinaria come tutti i coetanei. Infatti, la figlia minore di Clark, Deja, già conduce un podcast di successo dal nome Basically Besties, dimostrando il suo talento nel mondo digitale. La decisione della madre si basa sull’idea che l’istruzione non debba essere un impedimento alla realizzazione delle passioni e dei talenti dei giovani. Contemporaneamente, però, sostiene che se la figlia dovesse trovarsi male con questo metodo, potrà certamente tornare a scuola l’anno prossimo, e se in futuro volesse perseguire carriere tradizionali decidendo, ad esempio, di iscriversi all’università, avrà il pieno sostegno della famiglia.
Istruzione personalizzata per Deja
Nonostante la controversia, Kat Clark ha chiarito più volte che non intende abbandonare completamente l’istruzione formale della figlia. La scelta dell’home schooling è vista come un compromesso che permetterebbe a Deja di coltivare sia la sua carriera digitale sia la sua istruzione. La mamma afferma di essere pronta a sostenere Deja a prescindere dal percorso che sceglierà di intraprendere in futuro, sottolineando l’importanza della flessibilità e del supporto nella crescita dei giovani ma, al momento, vede l’opzione dell’istruzione domestica come la più valida, anche in un’ottica di protezione verso episodi di bullismo che potrebbe subire sua figlia a causa del suo lavoro nell’ambito digitale.
Non solo critiche
La decisione dell’influencer Kat Clark solleva questioni importanti sull’equilibrio tra educazione formale e inseguimento delle passioni personali. Mentre alcune voci critiche enfatizzano l’importanza dell’istruzione tradizionale, altre applaudono l’approccio innovativo di Clark, che permetterebbe a sua figlia di esplorare e sviluppare le sue abilità uniche. Sarà interessante osservare come questa scelta influenzerà il futuro percorso di Deja e il dibattito più ampio sull’istruzione e il successo professionale.
In conclusione, la storia di Kat Clark e di sua figlia Deja è un esempio di come le dinamiche educative e i percorsi professionali stiano cambiando nell’era digitale. Mentre la decisione di ritirare la figlia dalla scuola tradizionale ha sollevato polemiche, riflette anche un riconoscimento crescente del valore delle carriere non convenzionali e dell’importanza di adattare l’istruzione alle esigenze individuali: al di là delle moltissime critiche ricevute, spesso aspre, sono state molte le persone che invece si sono riviste in questo approccio, portando la loro esperienza personale, così evidenziando l’importanza di un approccio scolastico alternativo.
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