Il panorama dell’arte contemporanea è in continua evoluzione ormai da decenni e si riflette in risultati innovativi anche nel campo della grafica digitale nel mondo del gaming, come nelle colonne sonore e nelle meccaniche di gioco, ormai forma di espressione artistica.
Questa tendenza recente è cavalcata dall’arte del pixel, la cosiddetta pixel art, con ambienti virtuali in full immersion e dinamiche di gioco interattive che raggiungono e superano ogni limite di ciò che in passato veniva considerato il mondo dell’arte tradizionale.
In questo articolo, esploriamo le tecniche con cui il mondo del gaming incorpora e fa proprie caratteristiche dell’arte, creando design che lanciano giochi dettagliati, realistici e coinvolgenti. Dalla grafica alla narrazione, dal suono ai meccanismi di interazione.
L’arte nel gaming
Seguire l’evoluzione dell’arte nel design di molti software di gioco è a dir poco affascinante. Un esempio su tutti è il sito Casino Guru, su cui il gioco è un’esperienza divertente ma anche innovativa e gioiosa. Non solo slot e gambling, ma un elenco dei siti migliori in competizione tra loro per offrire l’esperienza visiva più artistica.
I giochi ambientati nell’antico Egitto, come il cosiddetto “Occhio di Horus” creano un percorso fatto di simboli e non solo: scenari dettagliati di realtà virtuale, animazioni e personaggi che raccontano una storia. È proprio questo approccio che trasforma un mero passatempo in un momento coinvolgente, arrivando persino a educare e istruire su arte, storia e mitologia.
Ormai i giochi digitali non sono più passatempi per bambini: sono forme d’arte tecnologica riconosciute con tanto di premi, meriti, narrativa e mondi virtuali con logiche proprie. Giochi come “Final Fantasy VII”, “The Legend of Zelda”, “World of Warcraft”, considerati un tempo semplici fantasy per un ristretto gruppo di appassionati, sono diventati terreni fondanti per nuove ondate di creatività. Offrono storie avvincenti e sempre più ricche, con personaggi dalle mille sfaccettature, scene e paesaggi all’altezza di ritratti professionali.
L’aspetto estetico del gioco ha raggiunto livelli ormai alla pari con la realtà, superando a volte la qualità stessa di un’ambientazione realistica in stile 3D, con qualità da sogno. Giochi come “The Last of Us Part II” o come “Horizon Zero Dawn” sono diventati popolari non solo per la modalità di gioco, ma anche per personaggi e paesaggi mozzafiato, che provocano risposte emotive profonde.
Gli sviluppatori si avvalgono della professionalità di artisti digitali per la creazione di elementi d’arte, animazioni, design grafici che contribuiscono a completare mondi credibili e incredibilmente belli. Una miscela d’arte e intrattenimento che porta il divertimento a un livello superiore.
L’arte della narrazione
Oltre l’aspetto di creazione grafica, anche la narrazione si è evoluta nel gaming. Le trame sono diventate intricate e sempre nuove, con personaggi dal carattere complesso e sviluppato che affrontano veri e propri dilemmi morali, come nei film o nei romanzi d’autore. Tra gli altri, giochi come “Life is Strange” o “The Witcher 3: Wild Hunt” offrono scelte che impattano sullo sviluppo e sull’esito stesso del gioco.
Con questo approccio, ogni giocatore diventa anche autore, plasmando l’avventura in ogni momento. Una profondità narrativa che aggiunge ulteriori livelli di creatività e arte. Una forma artistica in cui tanti si riconoscono su un livello molto personale. Ogni esperienza di gioco diventa così unica e irripetibile, come un’opera d’arte.
Il suono: un’arte antica sempre nuova
Il ruolo della musica e degli effetti sonori in un’esperienza è da sempre riconosciuto. Compositori come Akira Yamaoka (“Silent Hill”) o Hans Zimmer (“Call of Duty: Modern Warfare 2”) hanno dimostrato ulteriormente come usare l’arte sonora per portare l’esperienza di gaming a un livello ancora superiore.
Gli effetti sonori stessi sono diventati arte, completando un ambiente, creando tensione o aggiungendo elementi che completano una storia, componenti non introdotti sotto forma visiva.
Meccanismi di gioco come forma d’arte
Questo è forse l’aspetto più innovativo della creatività nel gaming: la trama e lo sviluppo stesso del gioco. La meccanica di interazione tra player e ambiente è una forma d’arte cinetica o cinematica. Giochi come “Portal” usano indovinelli e quiz grafici per costringere a pensare in modo nuovo.
Il problem solving, una qualità ricercatissima in molti ambienti professionali, diventa forma d’arte e di gioco, così il gaming si integra in una vera e propria forma di allenamento mentale. Meccanismi semplici come l’imitazione ritmica (pensiamo a “Guitar Hero”) diventano un’interazione quasi coreutica, in cui tempismo e precisione determinano il risultato.
Un gioco antico da sempre considerato una forma d’arte sono gli scacchi. Non solo per la creatività con cui si sono sviluppati i pezzi (re, regina, alfieri, cavalli e torri), o per la presenza stessa degli scacchi nell’arte, ma anche nell’allestimento di posizioni di matto in una, due o tre mosse.
L’arte nel gaming del futuro
In conclusione, le generazioni presenti e future sono cresciute a pari passo con controller e piattaforme di gioco e ora stanno scuotendo il mondo stesso del gaming, integrandolo con la realtà stessa. Vedono il gioco come una forma d’arte, proprio come una Monna Lisa o un David di Donatello.
Gli artisti del pixel combinano il feeling delle prime piattaforme con la realtà virtuale di mondi digitali paralleli. Come sarà lo sviluppo dei prossimi anni? Le tecnologie digitali sono ancora in costante sviluppo, con processori quantistici, grafiche 3D e forme di immersione totale che fanno sembrare sempre più esiguo il confine tra reale e irreale, tra vita e gioco, tra possibile e improbabile.