L’arte del cosplay: cos’è e come funziona

L'arte del cosplay

Costumi elaborati, parrucche colorate, accessori e armi di tutte le dimensioni: non stiamo parlando di semplici travestimenti, ma di cosplay. L’arte del cosplay è un fenomeno (e trend su TikTok con l’npc cosplay) ormai diffuso su scala globale, passando dall’essere un semplice hobby ad un vero e proprio lavoro.
Il termine cosplay deriva dalla parola macedonia giapponese formata dai termini inglesi “costume” (costume) e “play” (gioco o interpretazione). Si tratta quindi di interpretare un personaggio, che sia di anime, videogiochi, serie tv e tanto altro ancora, riproducendone il modo di vestire e agire. Per qualche ora ci si trasforma totalmente in un personaggio di fantasia, riuscendo ad allontanarsi dalla realtà. I costumi, inoltre, hanno un ruolo centrale: dai più semplici, realizzati con vestiti usati e accessori trovati in casa, fino ai più elaborati, realizzati a mano con cura e maestria, i costumi riescono a catturare l’essenza dei personaggi trasportandoli dallo schermo o dalle pagine di carta alla nostra realtà.

Origini e storia dell’arte del cosplay

A differenza di ciò che si possa immaginare, il fenomeno del cosplay non nasce in Giappone, bensì in America. Si parla infatti di precursore del cosplay con il futuristicostume indossato da Forrest J. Ackerman nel 1939, durante la prima convention di fantascienza tenutasi a New York. Ben presto, con il susseguirsi delle convention, sempre più persone iniziarono a partecipare a questo nuovo tipo di attività, portando in vita i personaggi del mondo dei fumetti e della fantascienza.
Il termine cosplay fu poi coniato dal reporter giapponese Takahashi Nobuyuki dopo aver partecipato alla WorldCon di Los Angeles. Pian piano, l’arte del cosplay raggiunse il Giappone, dove il fenomeno iniziò a diffondersi sempre di più a partire dal 1995, quando la stampa giapponese dedicò un articolo al tema per la prima volta. Da allora la fama dei cosplay è cresciuta sempre di più, legandosi indissolubilmente al Giappone e al mondo degli anime e manga.

I cosplay e le fiere del fumetto in Italia

In Italia, l’arte del cosplay giunge nelle convention e nelle fiere del fumetto nei primi anni del 2000 grazie alla diffusione del fenomeno tramite internet. Quest’ultimo, infatti, gioca un ruolo fondamentale per la crescita di una community incentrata sul cosplay in Italia. Inizialmente, in assenza dei social media, i forum costituivano il luogo principale per la condivisione di varie passioni, tra le quali il cosplay, ed era proprio tramite i forum che i primissimi cosplayer italiani riuscivano ad instaurare un rapporto, per poi rafforzare il legame dal vivo durante le varie fiere del fumetto e i raduni in giro per il proprio paese.
Internet ha permesso quindi la crescita e la diffusione del cosplay nel nostro paese: arrivando ai giorni nostri, i cosplay sono ormai parte integrante delle fiere del fumetto quali il Lucca Comics & Games, il Romics, il Napoli Comicon e tante altre ancora. Durante le giornate dedicate a questi eventi, vedere personaggi provenienti dai mondi più variegati camminare per le strade delle città ci trasporta immediatamente in un’atmosfera in cui fantasia e realtà si mescolano tra di loro. Sono luoghi in cui ognuno può sentirsi parte di un gruppo, condividere ciò che più ama, fare amicizia, e perché no, anche trovare l’amore.

Che sia quindi un semplice travestimento fatto di materiali poveri o un vero e proprio lavoro sartoriale – in vista anche di competizioni a premi -, l’arte del cosplay può adattarsi a qualunque tipo di persona ed esigenza. Chiunque abbia desiderato almeno una volta di trasformarsi nel personaggio della propria serie animata, film o manga preferito, con il cosplay può finalmente rendere questo sogno realtà.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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Alessia Silvestri (2001) studia Coreano e Giapponese presso l'Università di Napoli L'Orientale.

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