Il videogioco Palworld: è davvero un plagio a Pokemon?

Il videogioco Palworld: è davvero un plagio a Pokemon?

Nel mondo dei videogiochi non è per niente raro trovare opere che si ispirano leggermente o pesantemente ad altri titoli già esistenti: alcuni si rilevano dei veri e propri copia-incolla realizzati a basso costo e lasciati in sordina negli scantinati virtuali di Steam e delle varie piattaforme, mentre invece alcuni sono dei veri e propri gioielli, come nel caso del videogioco Palworld, che sta conquistando milioni di videogiocatori e che ha suscitato indignazione da parte di una fetta di utenti, accusandolo di essere un plagio ed un furto al famosissimo brand dei Pokemon.

Che cos’è Palworld?

Il videogioco Palworld, titolo sviluppato e pubblicato dalla Pocket Pair Inc. è un gioco Indie che unisce una moltitudine di generi, un misto tra survival, gdr, gestionale e monster-catcher. Nel gioco impersoneremo i panni di un nostro avatar personalizzato, il quale si risveglierà all’interno di questo mondo popolato da dei mostriciattoli, alcuni piccoli e carini, altri grandi e grossi, chiamati Pal, da quì appunto il titolo.  Come appena sopracitato, il titolo è un survival, perciò dovremmo procurarci tutto il necessario per sopravvivere come cibo, armi e la costruzione di un riparo, iniziando come se fossimo in una sorta di età della pietra fino ad evolverci per sbloccare e costruire attrezzi o armi più avanzate: si partirà dalle clave fino ad arrivare a veri e propri fucili d’assalto.

Il gioco ha subito fatto scalpore per via delle presenza delle armi da fuoco impugnati da alcuni di questi mostri, e dal primissimo trailer si è visto come è possibile ordinare ai propri Pal di lavorare in una fabbrica bellica come se fosse una catena di montaggio. Di fatto, una volta catturate queste creature, queste avranno la propria utilità, che sia nel combattimento, nella costruzione o nella produzione. Non mancano però anche nemici umani, come i bracconieri e l’ente per la protezione dei Pal, una sorta di associazione animalista che difende i Pal dalla caccia e dallo sfruttamento.

Le ispirazioni e somiglianze ad altri titoli

Dopo aver provato il videogioco Palworld per un paio d’ore, non abbiamo potuto non notare la somiglianza e diverse similitudini ad altri titoli già presenti nel mercato, ma di certo non un palese plagio ai Pokemon.  Ad esempio l’ambientazione e il fatto che il mondo sia popolato da animali e bestie di ogni tipo ricorda vagamente Ark: Survival Evolved, mentre invece la parte di costruzione e sandbox ricorda vagamente Rust. Quest’ultimo, probabilmente, è d’ispirazione anche per la componente multiplayer online fino a 32 giocatori, e a detta della Pocket Pair verrà aggiunto il PVP con un sistema di raid e gilde nei prossimi aggiornamenti. Infine, come ci si aspettava dal trailer di annuncio, la componente monster-catcher non poteva che fare riferimento ad uno dei brand più famosi al mondo, vale a dire Pokemon della Nintendo.

Il videogioco Palworld: Le accuse di plagio 

A partire già dalla copertina, si possono notare alcuni Pal che sono veramente troppo simili agli amati pocket monsters giapponesi di casa Nintendo, e i fan del brand di certo si sono fatti sentire, accusando pesantemente la Pocket Pair inc. di aver rubato e plagiato i design, addirittura ipotizzando un utilizzo delle IA per la realizzazione dei suddetti, accusa mossa per un vecchio tweet di Takuro Mizobe, CEO della Pocket Pair dove dichiarava di aver sviluppato un prototipo di un videogioco attraverso le IA, ma ciò non è una prova effettiva a sostegno della tesi. Se in parte possiamo concordare sul fatto che alcuni design siano troppo simili, è anche vero che si tratta comunque di ispirazione: nella storia videoludica abbiamo visto già tanti casi come questo e non solo nei confronti di Pokemon. Anni fa con il rilascio del noto Genshin Impact ci furono delle accuse di plagio nei confronti di The Legend of Zelda: Breath of the Wild per via dell’ambientazione e dello stile di gioco, escludendo la componente Gacha.

Tornando al videogioco Palworld, a livello tecnico e di game design vi sono delle lamentele anche nei confronti degli assets e dei modelli di gioco: un ennesima accusa di furto, quest’ultima molto probabilmente infondata, data dal fatto che attraverso l’Unreal Engine Marketplace è possibile acquistare pacchetti di assets, vfx, sound effect e tutto il necessario per uno sviluppo rapido. Se il CEO Takuro Mizobe avesse realmente rubato e se Palword fosse effettivamente un plagio ai Pokemon, allora Nintendo poteva procedere ad una querela molto tempo fa, a partire anche dal trailer d’annuncio. Ma fino ad adesso, neanche l’ombra.

Nonostante il pubblico sia in parte diviso da questa vicenda, è innegabile che Palworld, nonostante le accuse di plagio nei confronti dei Pokemon, è un grande gioiello di questo inizio 2024, rompendo il record di 5 milioni di copie vendute e 1 milione e mezzo di giocatori simultanei registrati su Steam, superando il successo di Baldur’s Gate 3 della Larian Studios, e il titolo più trasmesso su Twitch, superando League of Legends. Il gioco, nonostante l’accesso anticipato ed un prezzo molto accessibile, non è esente da bug e da altri errori ben visibili che possono far storcere il naso durante una sessione di gioco, ma siamo fiduciosi che il tutto verrà corretto con dei futuri bug fix. Il videogioco Palworld è un esperienza che vi consigliamo di provare, ignorando questi pregiudizi, il titolo riesce ad incantarvi e a rubarvi innumerevoli ore in questo mondo colorato e pieno di Pal.

Palworld è disponbile per PC, Xbox One, Xbox Series X/S e sul Game Pass.

Fonte immagine in evidenza: copertina del videogioco Palworld

A proposito di Alessio Gentile

23 Anni Piccolo Content Creator Tratto di Giappone e Corea, principalmente il lato musicale Fissato con Idol, fumetti e tatuaggi

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