L’App realizzata da Meta come rivale di Twitter, è divenuta famosa per aver superato i 100 milioni di iscritti in poche ore. Perché Threads è stato bloccato in Europa? In verità non era mai stata lanciata ufficialmente ma subito gli utenti europei avevano trovato il modo per aggirare la cosa tramite APK e VPN.
Gli utenti europei sono rimasti delusi e frustrati dopo il blocco dell’App di Social Media Threads, sviluppata da Meta. Nonostante fosse stata ufficialmente lanciata nell’Unione Europea (UE), gli utenti del nostro continente sono riusciti ad accedervi con una serie di escamotage, principalmente cercando l’APK da fonti non ufficiali e utilizzando una VPN, cioè una connessione ad un server da remoto, per sembrare connessi da un altro Paese. Tuttavia, Meta ha preso provvedimenti per impedire l’accesso attraverso VPN, causando reazioni negative da parte degli utenti che hanno espresso le loro lamentele su Twitter.
Privacy a rischio: Le Ragioni dietro il Blocco di Threads in Europa
La decisione di bloccare Threads in Europa è stata motivata da diverse ragioni, tra cui la raccolta di dati personali da parte dell’App, come già successo (in questo caso in Italia) con Chat GTP. Threads, come tutte le piattaforme, raccoglie una vasta quantità di informazioni e questa pratica non è ben accolta nell’UE, senza la giusta regolamentazione e la giusta gestione della privacy. Le leggi europee richiedono una base legale valida per l’elaborazione dei dati personali degli utenti. L’approccio di Threads potrebbe non essere conforme a tali normative, il che spiegherebbe il ritardo nel lancio dell’App in Europa.
Perché Threads è stato bloccato in Europa: il Digital Markets Act (DMA)
Inoltre, Threads potrebbe violare alcune disposizioni del Digital Markets Act (DMA), una normativa europea che proibisce la combinazione dei dati raccolti su diverse piattaforme per fini pubblicitari personalizzati senza il consenso esplicito degli utenti. Dal momento che Threads utilizza l’account di Instagram e combina i dati tra le due piattaforme, potrebbe violare il DMA.
La multa della Norvegia e le preoccupazioni future di Meta
Oltre al blocco di Threads, Meta si troverà ad affrontare una multa giornaliera imposta dalla Norvegia per violazione della privacy. L’ente regolatore norvegese per la protezione dei dati, Datatilsynet, ha stabilito che Meta dovrà pagare una multa giornaliera di un milione di corone norvegesi (circa 88.800 euro) per tre mesi, a partire dal 4 agosto se non si adeguerà alla legge di questo Paese. La multa è stata comminata a causa della raccolta illegale di dati personali non esplicitamente concessi dagli utenti da parte di Meta, per fini pubblicitari.
Nonostante l’entità della multa, Meta sembra non mostrare preoccupazione immediata e sta valutando la decisione di Datatilsynet. Tali multe non sono nuove per la piattaforma di Zuckerberg: il 22 maggio 2023, l’Unione Europea ha imposto a Meta una multa di 1,2 miliardi di euro, la più grande sanzione mai inflitta per violazione della privacy. Decisioni drastiche a livello di sanzioni, non sono nuove per l’Unione Europea, a discapito delle Big Tech, visto che anche Google in passato era stata multata per cifre ben maggiori, stavolta per abuso di posizione dominante.
La Lunga Lotta tra le Autorità Europee e le Big Tech
La lotta tra le autorità di diversi paesi europei e le grandi aziende digitali, inclusa Meta, continua da oltre dieci anni. Perchè Threads è stato bloccato in Europa? Perchè tale conflitto ha influenzato anche il lancio del social rivale di Twitter, a causa di preoccupazioni sulla privacy. La Norvegia è uno dei Paesi europei ad imporre restrizioni significative alle attività basate sui dati di Meta dopo la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea. Questi sviluppi potrebbero mettere pressione su Meta affinché si conformi alle normative europee in materia di privacy e consenta l’accesso a Threads in Europa in futuro.
Immagine copyright free creata con Midjourney e screen dell’App Threads.