Mentre Hollywood continua ad affrontare questioni complesse legate all’intelligenza artificiale e al suo impatto sul settore del cinema, una delle figure più iconiche dell’industria, Tom Hanks, ha rivelato di essere stato vittima di un controverso utilizzo della sua immagine.
In uno spot pubblicitario per un’assicurazione dentistica, Hanks, attraverso un clone generato da intelligenza artificiale, è stato rappresentato senza il suo consenso. Il messaggio chiaro dell’attore ai suoi 9,5 milioni di seguaci su Instagram è stato: “non ho nulla a che fare con questo”.
Tom Hanks e la tecnologia digitale
Non è la prima volta che Tom Hanks si trova al centro di una controversia legata alla tecnologia digitale. In passato l’attore ha concesso l’utilizzo versioni digitalizzate di sé, come ad esempio nel film come “The Polar Express” del 2004 e “Non Così Vicino (A Man Called Otto)” del 2022, in questo’ultimo per portare una sua versione più giovane. Ma l’uso dell’intelligenza artificiale per “clonare” un attore per scopi commerciali senza permesso ha (ri)sollevato una questione di diritti ed etica molto più grave.
Sciopero degli attori e sceneggiatori
Mentre Tom Hanks ha riacceso un campanello d’allarme sugli abusi dell’intelligenza artificiale, la situazione era già in subuglio. Gli sceneggiatori e gli attori hanno manifestato i loro timori circa il ruolo crescente dell’IA nell’industria. Tra i motivi della protesta, il timore che una volta ceduta la propria immagine per una parte in un film, la stessa possa essere utilizzata a tempo indeterminato per qualsiasi prodotto futuro, alla stregua del cookie sui dati personali. La Writers Guild of America ha raggiunto un accordo preliminare che prevede che gli studi avvertano gli sceneggiatori se stanno lavorando su materiale generato da software. Allo stesso tempo, gli attori chiedono una maggiore trasparenza e una regolamentazione chiara su come e quando l’intelligenza artificiale può essere utilizzata in un contesto cinematografico.
Non solo Tom Hanks: l’uso diffuso dei deepfake
Con i progressi tecnologici e l’accessibilità dell’intelligenza artificiale, la creazione di “deepfake” è diventata più semplice e accessibile. Si tratta di una tecnica che permette la manipolazione di immagini, volti umani e voce, producendo contenuti altamente realistici. Ha molteplici usi: fake news, cyberbullismo, pornografia (modificando il volto dell’attore o attrice) o anche utilizzi distruttivi come il revenge porn. Video fake in questo caso ma non meno dannosi e illegali).
Tom Hanks vs Ai: Conclusione
La questione dell’intelligenza artificiale e dell’etica nell’industria cinematografica non riguarda solo una star o un singolo film, ma tocca l’essenza stessa di ciò che significa essere un creatore nell’era digitale. Mentre attori come Tom Hanks richiedono giustamente rispetto per la propria immagine e integrità, la responsabilità è anche nelle mani degli studios, degli sviluppatori di tecnologia e, in ultima analisi, dei consumatori, per garantire che l’IA sia utilizzata in modo etico e responsabile.
Immagine di copertina Copyright Free creata con Midjourney