In questo articolo parleremo della questione “Nintendo e le ROM”, ovvero la posizione che la grande casa nipponica ha su emulazione, condivisione di giochi e preservazione. Da sempre la “grande N” non apprezza la condivisione delle copie dei suoi giochi, né tantomeno i software che la community crea per emulare le sue console. Nel marzo del 2024, Nintendo ha forzato la chiusura di un famoso emulatore per Switch, ovvero Yuzu, con una causa legale per violazione del copyright e gli sviluppatori del software hanno dovuto risarcire 2,4 milioni di dollari. Ad ottobre, invece, a fare la stessa fine è un altro emulatore per Switch, chiamato Ryujinx, e il suo autore ha deciso di interromperne lo sviluppo per non cacciarsi nella stessa situazione dei dev di Yuzu. Solo quest’anno, in realtà, Nintendo ha fatto pressioni per chiudere circa 8500 emulatori, versioni leggermente modificate di Yuzu o Ryujinx, e svariati siti per la condivisione di ROM.
Una ROM è una memoria a solo lettura e nel campo dei videogiochi indicano i supporti fisici su cui sono conservati i dati dei giochi stessi, come le cartucce o i dischetti. La community di videogiocatori su Internet è attiva da tempo immemore nel cosiddetto “ROM hacking”, ovvero creare delle copie dei propri giochi e modificarle, per poi ri-distribuire in rete i giochi che vengono cosiddetti “patchati” (dall’inglese patched). Solitamente vengono create delle patch che riguardano traduzioni fan-made oppure il ripristino di contenuti tagliati dal gioco, ma la distribuzione di ROM può costituire il reato di pirateria. è proprio per questo motivo che a Nintendo non vanno giù né gli emulatori né la diffusione di ROM, modificate o meno.
Yuzu, ad esempio, è stato denunciato perché, oltre al suo tipo di attività, favoriva di nascosto la pirateria di giochi appena usciti; non solo, sul Discord ufficiale del team iniziò a circolare la ROM completa di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom ben dieci giorni prima del lancio ufficiale, rafforzando l’accusa di Nintendo nei loro confronti.
Ora, abbiamo parlato di avvenimenti di quest’anno, che riguardano console e giochi recentissimi, ma veniamo alla problematica di Nintendo. Il problema è che tantissimi giochi del passato non sono praticamente più giocabili se non grazie agli emulatori, basti pensare al numero di giochi pubblicati per Nintendo 64, ovvero 388, e a quanti è possibile giocare grazie al servizio in abbonamento “Nintendo Switch Online”, cioè 33 titoli, al costo di 40€ al mese.
Tantissimi giochi per NES, SNES, Nintendo 64, Gameboy, DS e altre console sono praticamente persi, dato che l’unica opzione rimasta per giocarci legalmente è quella di spendere centinaia di euro/dollari per poter acquistare una copia tramite canali secondari di vendita o usato, senza che le case di sviluppo interessate guadagnino un centesimo.
Questo è il recap della situazione tra Nintendo e le ROM, il consiglio che noi possiamo darvi è: giocate e divertitevi, perché i videogiochi sono cultura!
Fonte immagine: game8.co