Pentiment è un videogame di ruolo e di avventura in 2D, realizzato dallo stesso autore di titoli di successo come Fallout: New Vegas. Le ambientazioni, i temi e l’atmosfera sono storici, gli stessi di opere come Il Nome Della Rosa e I Pilastri Della Terra.
La storia è ambientata nel XVI secolo, dove avvengono vari fatti storici, come la Riforma Luterana, lo scoppio della guerra dei contadini tedeschi, stanchi di farsi vessare e l’ascesa dell’eliocentrismo copernicano, che mette in dubbio l’autorità della chiesa. L’ambientazione è l’immaginaria città alpina bavarese di Tassing, sotto il Sacro Romano Impero, nei pressi dell’abbazia di Kiersau. Pentiment all’avvio ci mostra un libro, ed è lì che il gioco si sviluppa, come se ci fossimo catapultati nel libro, guardando lo svolgimento della storia nelle illustrazioni sulle sue pagine.
La trama di Pentiment
La trama di Pentiment tratta di di una lunga e complicata storia, che si svolge in tre atti, in un arco temporale di 26 anni (1518-1544) e ogni partita segue percorsi a seconda delle varie scelte effettuate dal videogiocatore. Nel primo e secondo atto il videogiocatore si trova nei panni di Andreas Maler, apprendista miniaturista nell’abbazia. Inizialmente è possibile personalizzare la formazione e l’educazione del nostro personaggio (ad esempio, un carattere edonista, topo da biblioteca o canaglia; studi in teologia, medicina o giurisprudenza), che andrà ad influenzare le interazioni con i personaggi. Andreas ha il compito di indagare sugli omicidi, potendo accusare e interrogare gli altri cittadini.
Nel terzo atto, impersoneremo Magdalene Druckeryn, figlia dello stampatore di Tassing e artista in erba, che dovrà scoprire la verità sul passato del borgo. I dialoghi sono a scelta multipla, con opzioni in base alle conoscenze del nostro personaggio sull’argomento trattato; alcune volte avremo accesso alle sue riflessioni, che ci permetteranno di avere un anticipo delle possibili conseguenze delle linee di dialogo scelte. In Pentiment cruciali sono anche le parole non dette, in certi casi è meglio stare in silenzio e non parlare troppo. I primi minuti di gioco sono molto particolari: Andreas Maler è immerso in un sogno, in una sorta di città ideale, insieme al Prete Gianni, Socrate e Beatrice, che fungono da tribunale per le sue riflessioni sulla vita.
La grafica
Anche la grafica collabora a rendere un videogioco come Pentiment indimenticabile: prende ispirazione dalle miniature dei tomi tardo medievali. I personaggi sono disegnati ognuno in modo diverso a seconda dell’età: i bambini sono rappresentati come dei bozzetti colorati, gli adulti come ben definiti e gli anziani come degli affreschi un po’ scoloriti. Anche i fumetti dei loro dialoghi e il font degli stessi differiscono da ciascun personaggio, a seconda del lavoro e dell’attività specifica e della formazione. Ci sono font con una grafia più rustica e scritta a mano, con refusi che vengono cancellati e corretti, altri più raffinati. Quando compaiono cenni storici, ci si può informare, cliccandoci di sopra per allargare il campo e mostrare le note a piè di pagine in cui si spiega il fatto storico (ad esempio, cosa fosse una Dieta o chi fosse un santo o una divinità citati).
Gli sviluppatori di Pentiment hanno preso ispirazione da libri come Il nome della rosa di Umberto Eco o testi dell’epoca come il Roman de la rose, citando temi e atmosfere. A livello grafico, invece, Pentiment si rifà a Le Cronache di Norimberga, un’opera compilatoria scritta in latino nel 1943. In molte conversazioni del gioco vedremo luoghi come Norimberga, Roma, Firenze e tante altre città appartenenti al Sacro Romano Impero. Avremo informazioni sulle rivolte dei contadini in Svevia e sulle loro conseguenze. I diritti dei Signori e degli abati saranno messi in discussione dai contadini.
Fonte immagine di copertina: Steam