Resident Evil 3: Nemesis, pubblicato tra gli anni 1999 e 2000 su PlayStation 1 nei diversi paesi del mondo, è il diretto successore del tanto acclamato Resident Evil 2 (1998); i due titoli, insieme al primo Resident Evil (pubblicato nel lontano 1996) fanno parte dell’omonima saga e sono il fiore all’occhiello della casa nipponica Capcom. Il gioco, sin dalla sua uscita, è un successo mondiale ed è ritenuto ancora oggi un pilastro portante della storia dei videogiochi. Risulta spontaneo pensare che un Resident Evil 3 Remake sarebbe stato di conseguenza un successo senza precedenti.
Il rilascio di Resident Evil 3 Remake
Nel 2019, Capcom rilascia per PlayStation 4, PC ed Xbox One il remake del secondo capitolo, Resident Evil 2 Remake (abbreviato in RE2R), accolto positivamente dalla critica e dai videogiocatori stessi. Se ne elogia in particolare la fedeltà del remake stesso rispetto al titolo originale, la grafica quasi realistica dei personaggi e delle iconiche ambientazioni e, infine, le meccaniche di gioco. Il gioco, dunque, ha un successo incredibile e Capcom sembra essersi ripresa dagli errori (o meglio dire, orrori) del passato. Sfortunatamente, la casa di produzione commette quello che è stato definito un passo falso: nel 2020, Capcom pubblica il remake del terzo capitolo. Resident Evil 3 Remake diventa realtà ma l’accoglienza dello stesso, a malincuore, non riesce a mettere d’accordo nessuno: c’è chi lo definisce un prodotto modesto, mentre altri ritengono sia solo un tentativo di Capcom di lucrare sui mostri sacri del passato, sfruttando lo straordinario successo dell’iconico terzo capitolo per PS1).
Di cosa tratta Resident Evil 3 Remake?
Cerchiamo, allora, di fare un po’ di chiarezza sul titolo: Resident Evil 3 Remake (abbreviato in RE3R) segue la disperata fuga di Jill Valentine (un’agente élite del corpo di polizia S.T.A.R.S) dalla città americana di Raccoon City, devastata da un’apocalisse zombie. Il desiderio della protagonista è quello di scappare non solo dalla città, ma anche dai fantasmi che la perseguitano e che non le lasciano scampo (almeno da un punto di vista metaforico). L’incubo di Jill si manifesterà fisicamente nelle sembianze di Nemesis, un feroce e instancabile colosso, che non si fermerà dinanzi a nulla pur di eliminare la protagonista e gli altri membri del corpo S.T.A.R.S: non a caso, l’antagonista è stato creato dall’azienda farmaceutica Umbrella con il solo obiettivo di annientare il corpo S.T.A.R.S, in quanto testimoni e conoscitori degli affari loschi dell’azienda. La protagonista, nella sua fuga, non è sola ma è accompagnata e supportata da Carlos Oliveira, soldato del corpo U.B.C.S. I due si faranno strada tra gli orrori di Raccoon City a suon di piombo e con combattimenti contro creature sempre più mostruose.
Il remake del titolo, come già menzionato, non è stato lodato come il suo predecessore per alcuni semplici ma importanti motivi: in primis troviamo la scarsa longevità, la mancanza di aree iconiche del titolo PS1, la scarsissima presenza di enigmi ambientali e la semplicità elementare di quelli presenti e, ciliegina sulla torta, le comparse contate e quasi scontate di Nemesis: la creatura, che nel titolo originale sembrava inseguire Jill instancabilmente, nel remake si limita a poche apparizioni e ad inseguimenti ridotti.
Definitivamente, il titolo ha sì soddisfatto le esigenze del mercato videoludico attuale ma ha deluso in parte i grandi fan del titolo originale. Sorge quasi spontaneo chiedersi, dunque, se la pubblicazione del titolo è un errore giustificabile o è stata una pubblicazione mirata a cavalcare il successo mediatico, un successo per la saga che è ritornata in auge con RER2 e la pubblicazione di titoli più recenti, quali Resident Evil 8 e Resident Evil 4 Remake.
Fonte dell’immagine nell’articolo: Resident Evil 3 Remake su PlayStation Store
Fonte dell’immagine in evidenza: sito ufficiale di Resident Evil 3 Remake