Dragon Ball è l’opera di Akira Toriyama che più ha influenzato il settore anime e manga in Giappone. Basti pensare che anche gli anime e manga cult del genere shonen come One Piece e Naruto hanno preso chiara ispirazione dal maggior lavoro di Toriyama. Dragon Ball, data la sua importanza e il suo grandissimo successo a livello mondiale, è riuscito a farsi spazio anche in altri media come quello videoludico. I videogiochi di Dragon Ball hanno segnato l’infanzia di videogiocatori e videogiocatrici di tutto il mondo. Ma la bellezza di Dragon Ball sta nel fatto che è un’opera apprezzabile da tutti a tutte le età e lo stesso vale per i videogiochi a suo nome. Grazie alla magnifica scrittura di Toriyama e al suo stile di disegno, Dragon Ball si è da subito adattato a diversi media e ognuno di questi gli ha reso onore: dal videogioco alle produzioni cinematografiche di animazione.
Tra i videogiochi di Dragon Ball ne proponiamo cinque di spessore
1. Dragon Ball Xenoverse 2
Dragon Ball Xenoverse 2 è un videogioco di Dragon Ball abbastanza recente. È stato sviluppato da Dimps e pubblicato da Bandai Namco Ent. nel 2015 per le console di settima generazione e nel 2016 per le console di ottava generazione. Dato il suo grande successo, Dragon Ball Xenoverse 2 non si ferma e nel 2017 arriva anche su Nintendo Switch. Il videogioco ha dinamiche di gameplay simili al primo capitolo, ma l’interfaccia e le attività da svolgere sono state arricchite di nuove caratteristiche. Si ha la possibilità di creare il proprio personaggio scegliendo fra cinque razze: namecciana, terrestre, saiyan, clan di Freezer e Majin. Da questo punto in poi, insieme al vostro personaggio entrerete a far parte della Pattuglia Temporale di Conton City e dovrete assicurarvi che non ci siano variazioni nella storia di Goku e dei suoi compagni. Le variazioni temporali vengono provocate da Towa e Mira, due malvagi guerrieri che useranno i propri disastri temporali per diventare più forti. Il compito del proprio personaggio sarà quello di combattere al fianco di Goku e degli altri personaggi di Dragon Ball per stabilire di volta in volta l’ordine originale della storia. Le dinamiche GDR del titolo sono molto semplici da padroneggiare e rendono l’esperienza piacevole, in quanto riuscirete a sentirvi parte integrante della storia di Dragon Ball in tutti i suoi archi narrativi.
2. Dragon Ball: Infinite World
Andiamo indietro nel tempo di qualche anno per conoscere quali sono stati i videogiochi di Dragon Ball che hanno fatto la storia. Tra questi, sicuramente vi è Dragon Ball: Infinite World. Sviluppato e pubblicato nel 2008 da Namco Bandai Atari, antecedente di Bandai Namco Entertainment, Dragon Ball: Infinite World segue la scia della serie videoludica di Budokai. Le somiglianze con Dragon Ball Budokai 3 sono molte, soprattutto per quanto riguarda il gameplay, ma ci sono delle aggiunte particolari che rendono questo titolo speciale. La trama di Infinite World ripercorre tutte le fasi della storia di Dragon Ball Z e GT con combattimenti entusiasmanti e spesso anche abbastanza difficili da riuscire a vincere, ma le vere pietre miliari del titolo sono le cosiddette Missioni del Drago. Le Missioni del Drago non sono vere e proprie battaglie, ma sono delle missioni in cui Goku o gli altri Guerrieri Z devono svolgere delle attività che hanno caratterizzato la loro storia sia nell’anime che nel manga, come ad esempio gli allenamenti di Vegeta con la gravità di trecento volte superiore a quella terrestre nella Navicella Spaziale della Capsule Corporation. Tra le Missioni del Drago più belle è impossibile non menzionare la corsa di Goku sul Serpentone per arrivare da Re Kaioh per la prima volta e allenarsi con lui. Anche se si tratta di un videogioco abbastanza datato, vale la pena dotarsi degli strumenti per recuperarlo e divertirsi con la storia di Goku e dei suoi compagni.
3. Dragon Ball Budokai Tenkaichi 3
È impossibile incontrare un appassionato di videogiochi e di Dragon Ball che non conosca Dragon Ball Budokai Tenkaichi 3, uscito nel 2007. Il titolo è in assoluto tra i videogiochi di Dragon Ball di spicco per il franchise, anche se tutta la serie Budokai Tenkaichi è di gran valore per il genere picchiaduro in generale. Dopo la recente notizia dell’uscita di Dragon Ball: SPARKING! Zero, il nuovo videogioco appartenente a questa serie – di cui vi invitiamo a guardare il recente showcase del gameplay – è importante sottolineare quanto Dragon Ball Budokai Tenkaichi 3 sia stato un capostipite per tutti i videogiochi di Dragon Ball successivi. La peculiarità della serie Budokai Tenkaichi è proprio la fedeltà alla storia di Dragon Ball, rappresentata sempre nei minimi dettagli in tutte le serie dell’anime. Inoltre, Budokai Tenkaichi 3 è molto famoso per la sua selezione dei personaggi che ne conta ben 161, rendendolo quasi il videogioco picchiaduro con più personaggi giocabili. Ad ogni modo, il videogioco si fa amare per le sue meccaniche di gameplay: combattimenti entusiasmanti e mosse spettacolari, filmati e dialoghi tra i personaggi che potevano essere avviati con il comando R3 durante i combattimenti, la possibilità di intercambiare i personaggi durante una stessa battaglia. Anche l’attenzione ai dettagli è alle stelle: nelle ultime fasi delle battaglie, i personaggi in fin di vita erano malconci, rappresentati con vestiti strappati e ferite in evidenza.
4. Dragon Ball: Origins
Dragon Ball: Origins è tra i pochi videogiochi di Dragon Ball a non essere un picchiaduro ed è questa la sua specialità. Uscito per Nintendo DS nel 2008, Dragon Ball: Origins tratta parte della storia della prima serie di Dragon Ball che vede le avventure di Goku da bambino. Il videogioco rientra nel genere dell’avventura dinamica e seguiremo le avventure di Goku da bambino, dalla saga di Pilaf fino al ventunesimo torneo tenkaichi. Lo stile grafico è ben curato e i due schermi del Nintendo DS diventano funzionali al movimento di Goku e alle ambientazioni del gioco. Anche se non si tratta di un picchiaduro, in questo videogioco comunque non mancano i combattimenti che, anche se meno articolati, si mostrano comunque divertenti. Goku ha come arma il suo famoso bastone magico, un bastone di legno che può allungarsi potenzialmente all’infinito, e che userà contro i nemici. Il combattimento è regolato dalla pressione del pennino del Nintendo DS sullo schermo, permettendo al piccolo Goku di creare diverse combo. Dragon Ball: Origins è un ottimo modo per divertirsi, rilassarsi e recuperare la prima serie di Dragon Ball con gli eventi salienti della storia di Goku da bambino.
5. Dragon Ball Z: Kakarot
Ritornando ai tempi recenti, nel 2020 viene pubblicato da Bandai Namco Entertainment Dragon Ball Z: Kakarot, un’opera che tratta in maniera molto fedele tutta la storia di Dragon Ball Z. Il videogioco ha delle dinamiche action RPG ed è un semi open-world ricco di missioni secondarie che prevedono diverse attività. L’aumento di livello dei personaggi è fondamentale per la buona riuscita delle battaglie, in quanto queste si presentano con un grado di difficoltà moderato e i nemici, molto spesso, hanno una barra vitale più corposa del personaggio in controllo. Ad ogni modo, il comparto grafico di Dragon Ball Z: Kakarot è una vera goduria per gli occhi, i filmati ritraggono le scene più importanti dell’anime e sono ben fatti, con animazioni che lasciano a bocca aperta. I combattimenti sono spettacolari, con un combat system che si presenta molto facile da assimilare. Negli ultimi tempi, diversi DLC di Dragon Ball Z: Kakarot stanno prendendo forma in modo da completare e implementare la storia di Goku con nuovi archi narrativi. Da poco è stato infatti annunciato un nuovo DLC dal titolo Dragon Ball Z: Kakarot Goku’s next journey e con tutta probabilità si narreranno gli eventi di Dragon Ball GT. Grazie alle sue dinamiche GDR e ai combattimenti spettacolari, Dragon Ball Z: Kakarot è tra i videogiochi di Dragon Ball che hanno sviluppato un’identità forte e riconoscibile tra i vari prodotti del franchise e vale assolutamente la pena recuperarlo.
Fonte immagine: Copertina del videogioco Dragon Ball Xenoverse 2 di Bandai Namco Ent.