Alla ricerca del tempo perduto di Proust: il ricordo del passato | Analisi

Alla ricerca del tempo perduto di Proust: il ricordo del passato | analisi

Alla ricerca del tempo perduto di Proust è un romanzo pubblicato tra il 1913 e il 1927 in sette volumi, dei quali gli ultimi tre sono stati pubblicati solo dopo la sua morte. Il romanzo è stato scritto durante un periodo particolare della vita di Marcel Proust, caratterizzato da un quasi totale isolamento dovuto sia alle sue condizioni di salute sia al dolore per la morte dei genitori.

Alla ricerca del tempo perduto di Proust: trama

La tarma del romanzo Alla ricerca del tempo perduto di Proust si basa sul rapporto tra la ricerca del tempo ormai passato e il tempo ritrovato. I sette libri di cui l’opera è composta trattano alcune vicende del protagonista di nome Marcel. In particolare il primo libro, intitolato Dalla parte di Swann, tratta alcuni episodi della sua infanzia vissuti a Combray dove era entrato in contatto con Swann, un gentiluomo che sposerà una donna senza scrupoli. Sarà proprio della figlia di Swann, di nome Albertine, che Marcel si innamora, episodio raccontato nel secondo libro intitolato All’ombra delle fanciulle in fiore.

Il terzo libro intitolato I Guermantes racconta degli incontri di Marcel con gli esponenti della società più eleganti, tra cui nobili e artisti, e del suo innamoramento nei confronti di un’altra donna, la contessa Oriane. Le vicende private dei personaggi si intrecciano con fatti storici e con la trasformazione della società che proprio in quegli anni sta avendo luogo, cioè l’ascesa dei borghesi arricchiti.

Il quarto libro è intitolato Sodoma e Gomorra e in esso si sviluppa il tema dell’omosessualità attraverso la figura del barone Charlus. Ma in esso ritroviamo ancora la figura di Albertine, alla quale il protagonista si riavvicina danno vita ad una relazione di gelosia e passione.

Il quinto libro del romanzo Alla ricerca del tempo perduto di Proust, si intitola La prigioniera e in esso l’autore tratta la relazione con Albertine sotto un punto di vista particolare, la donna viene infatti trattata da prigioniera nella sua abitazione e riuscirà successivamente a fuggire come descritto nel sesto libro. Lo stesso protagonista farà di tutto per riportarla a sé, ma proprio mentre sta per riuscirci la donna muore per un incidente a cavallo. A questo punto l’autore tratta il tema del dolore profondo causato dalla morte che ben presto sarà sostituito dall’indifferenza.

Il settimo e ultimo libro è intitolato Il tempo ritrovato e racconta le vicende del protagonista durante gli anni della Prima guerra mondiale, anni che egli passa in una casa di cura. Al suo ritorno nell’ambiente in cui aveva vissuto trova però una realtà diversa durante quella che è chiamata Belle Époque e appare consumato dai rimorsi d’amore e dal tempo ormai passato.

Il ricordo del passato

Nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto di Proust un ruolo centrale viene svolto dalla memoria, l’autore infatti ritiene che attraverso essa si possa recuperare il tempo perduto, cioè un passato ormai dimenticato. Il romanzo si basa sulla ricerca dei ricordi: i fatti cioè non sono narrati in maniera cronologica, ma sulla base dei ricordi che involontariamente tornano alla mente. L’autore infatti ritiene che si debba fare una differenza tra memoria volontaria e memoria involontaria: la prima è quella razionale, la seconda invece è quella legata ad associazioni non controllate da noi ed è per questo la memoria della verità. In quest’opera Marcel Proust cerca di allontanarsi dagli schemi dei naturalisti e presenta uno stile essenziale, semplice e preciso. Dal punto di vista dei temi Alla ricerca del tempo perduto di Proust tratta fondamentalmente il tema del tempo, dei ricordi e l’elemento chiave del passato come unico modo per recuperare la propria identità nel presente.

Fonte immagine: Wikimedia commons

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