Amo le mie manie è un libro scritto da Luciana Pennino e pubblicato dalla casa editrice napoletana Homo Scrivens.
Conosciamo l’autrice e la casa editrice
Luciana Pennino, autrice di Amo le mie manie è una giornalista e vive a Napoli. Laureata in scienze politiche, ha promosso progetti, iniziative ed eventi relativi a questioni sociali, politiche e culturali.
Nel 2017 Iuppiter Edizioni ha pubblicato il suo romanzo di esordio Primule fuori stagione.
Homo Scrivens è una casa editrice napoletana che nasce da un laboratorio di scrittura tenuto a Napoli da Gino Parrella e Aldo Putignano nel 2002. I suoi componenti originari sono scrittori che hanno deciso di diventare editori per promuovere la loro passione per la scrittura e la lettura.
Questa piccola realtà dell’editoria difende con fierezza la sua indipendenza e favorisce il dialogo culturale fra tutti gli amanti della letteratura.
Trama del libro Amo le mie manie
Il libro è una raccolta di brevi racconti, tramite i quali l’autrice indaga con ironia e delicatezza vari aspetti della realtà.
La realtà viene fotografata tramite piccole manie, luoghi comuni, modi di dire, ricordi di infanzia, favole che mettono in evidenza le varie sfaccettature del reale.
Il messaggio del libro: approcciarsi alla vita con leggerezza
Nelle Lezioni Americane Italo Calvino sostiene che la leggerezza è uno dei valori della letteratura da tramandare al nuovo millennio. Calvino con il termine leggerezza non intende banalmente superficialità, ma la capacità di un autore di comprendere ed esporre nelle sue opere la complessità dell’individuo e del mondo, con uno stile semplice e mai retorico e artificioso, ma che infonda nel lettore un senso di leggerezza.
È con questo spirito che Luciana Pennino si rapporta nel suo libro al mondo. Tramite i suoi racconti partendo da piccole manie, piccoli particolari, la scrittrice riflette sulle varie sfaccettature dell’individuo e del mondo mostrandone spesso i lati insoliti.
Le manie descritte, infatti, spesso si rivelano l’occasione per mostrare la verità che si cela dietro all’opprimente conformismo e ai valori dominanti della società odierna.
Nel raccontino 42 “l’anti-multitasking” l’autrice difende fieramente il diritto di essere “monotasking”. La società e il mondo del lavoro attuali, infatti, richiedono che gli individui sappiano fare più cose contemporaneamente. Si è perso così il valore del tempo e della lentezza, necessari per portare a termine le cose con consapevolezza e con esito positivo. Di fronte al un mondo così frenetico in cui il tempo sembra non bastare mai, la scrittrice afferma con fierezza: «Voglio un tempo per ogni cosa e una cosa per ogni tempo».
Il libro termina con il raccontino intitolato “smania di manie” nel quale Luciana Pennino sogna di ottenere poteri magici per riempirsi mente ed anima di emozioni fuori dal normale e di sensazioni uniche per scrivere storie fantastiche.
Leggendo questo racconto ed in generale Amo le mie manie non si può non riflettere su come la scrittura contenga in sé un potenziale magico.
La scrittura, infatti, è un potente mezzo che permette all’uomo di rapportarsi alla realtà, cercando di afferrarla tramite le parole. Tramite le parole l’uomo comunica e così conosce, crea legami, esprimere le proprie emozioni; insomma vive.
Per di più, attraverso le parole, l’uomo è in grado di superare anche la realtà e di creare mondi nuovi.
Le parole sono uno strumento dell’uomo, ma allo stesso tempo permettono di superare i limiti dell’umano. È in questo che risiede la loro magia. E Luciana Pennino con i suoi racconti sembra ricordarcelo.