Angela Marsons con La Memoria dei Morti I Recensione

Angela Marsons

Angela Marsons ritorna nelle librerie con “La Memoria dei Morti” (titolo originale: Dead Memories e tradotto da Giulio Lupieri) ed edito da Newton Compton Editori. 

Il caso che si troverà ad affrontare la detective questa volta però metterà in scena le sue vicissitudini del passato, dalla sua infanzia difficile ai nemici storici ora in galera. 

Angela Marsons, autrice inglese di best seller polizieschi, ha esordito con Urla nel silenzio. La serie di libri che vede protagonista la detective Kim Stone è quella più amata e venduta e comprende Il gioco del male, La ragazza scomparsa, Una morte perfetta, Linea di sangue, Le verità sepolte (Premio Bancarella 2020), Quelli che uccidono, Vittime innocenti, Promessa mortaleLa memoria dei morti Il primo cadavere

Angela Marsons, La memoria dei morti- la sinossi

Kim Stone è una detective dal carattere complicato e spigoloso. Ma i suoi colleghi la amano lo stesso perché fa bene il suo lavoro malgrado i demoni del passato la tengano ancora sveglia la notte. Questa volta però Kim deve affrontare un caso molto strano: sembra la riproposizione della sua vita, la messa in scena dei traumi del suo passato. Gli attori però sono persone in carne ed ossa e sono stati uccisi. Prima vengono trovati due adolescenti tossicodipendenti legati a un termosifone, come lei e suo fratello tanti anni addietro e nello stesso palazzo, a Chaucer House. Poi una coppia viene trovata carbonizzata, come i suoi genitori adottivi. Non può essere una coincidenza, qualcuno vuole farle del male. Lei non ha paura, non più ma deve assolutamente scoprire chi è.  

La memoria dei morti Angela Marsons ritorna nelle librerie con “La Memoria dei Morti” (Newton Compton Editori) e vede ancora una volta come protagonista Kim Stone. è un thriller dalla trama coinvolgente, è in grado di appassionare coloro che amano il genere dalla prima all’ultima pagina. Il linguaggio è volutamente scarno ma efficace ed immediato. 

Ma nessuno di loro poteva comprendere che i ricordi dovevano restare nelle loro scatole. Non poteva tirarli fuori, esaminarli e soffiare via le ragnatele. Tutti intorno a lei sostenevano che le emozioni associate ai ricordi vengono rimosse, fermentano dentro di noi fino  esplodere, ma si sbagliavano. Era come un trucco magico, un’illusione, un gioco di prestigio. Riusciva a dissociarsi da quello che le accadeva davanti agli occhi soltanto se distraeva la propria mente tentando di risolvere il caso, cercando prove e indizi. Quello che Woody, Bryant, Alison e persino Ted sembravano non capire era che soltanto concentrandosi sulla cattura di quel bastardo poteva tenere sotto controllo i propri demoni. 

Fonte immagine: Newton Compton Editori

A proposito di Rita Giordano

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e mi occupo di progettazione sociale per il No Profit. Mi definisco curiosa e appassionata verso l’arte in tutte le sue forme: amo scrivere, dipingere ma soprattutto leggere, tanto da andare in astinenza se non leggo per più di un una settimana. Ho collaborato con varie riviste specializzate (Storie, Cevitasumarte, Guerra e Pace, Eco delle città).

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