Interessante e produttiva presentazione quella tenutasi martedì 10 dicembre al caffè letterario, “Scotto Jonno“, sito nella Galleria Principe di Napoli. Il libro presentato è dedicato alla figura storica di Artemisia Gentileschi ed è anche l’ultimo di Paola Paradisi.
Gli interventi
Con la scrittrice, Paola Paradisi, hanno dialogato anche, all’interno di un coro tutto al femminile, la giornalista e storica dell’arte, Roberta D’Agostino, poi, le altre scrittrici e giornaliste: Yvonne Carbonaro, Laura Bufano, la quale ha curato tutti i dettagli dell’intera presentazione e Federica Flocco che si è occupata invece delle letture dell’evento.
Artemisia Gentileschi: l’artista e la donna
Argomento centrale della presentazione sono state le donne e la figura storica ma soprattutto lo spessore umano della pittrice italiana di scuola caravaggesca, Artemisia Gentileschi, e del suo essere artista al “femminile” nel contesto socio-storico del Seicento, Sì, perché tutta la storia e l’opera della Gentileschi rappresentano infatti uno dei primi esempi di femminismo. Artemisia era una donna molto bella, ma anche molto ambiziosa, risoluta e indipendente, audace, disinibita e così appassionata alla sua professione e alle sue idee da far “paura” all’epoca alla società di quei tempi. Artemisia, in effetti, nonostante il suo analfabetismo, è riuscita con grande fatica ma anche con immensa soddisfazione ad accreditarsi presso l’alta società intellettuale e culturale di quel periodo storico. Artemisia, primogenita del pittore Orazio Gentileschi e di Prudenzia Montone (deceduta prematuramente quando sua figlia aveva solo dodici anni), aveva subito il rapporto complesso e ambivalente con suo padre Orazio, e uno stupro da parte del suo primo mentore, Agostino Tassi, “lo smargiasso”. Quella violenza per una personalità forte e autonoma come quella da pittrice ebbe un peso enorme influenzando così tutta la sua esistenza. Paola Paradisi identifica la vita dell’iconica artista nell’ambito di 8 differenti suoi spostamenti per ottenere commesse. Artemisia infine optò per il capoluogo partenopeo come sua ultima residenza. Artemisia tuttora simboleggia un tipo di donna che ha raggiunto l’obiettivo di imporsi nel panorama artistico dell’era alla stregua dei suoi colleghi maschi e, quindi, a trasformare la pittura nel suo mestiere. L’autrice, che si definisce come un’anima e una donna “appassionata”, è specializzata nell’arte del Seicento e nei pittori caravaggeschi e ci narra, con molto coinvolgimento, nella sua biografia, la vicenda umana di una donna prima che di un’artista, ma anche di una femminista precorritrice dei tempi moderni. In effetti, ancora oggi, anzi, forse, soprattutto oggi, l’immagine di una donna forte e autonoma come quella di Artemisia Gentileschi, potrebbe fungere giustamente da modello per tante donne contemporanee a cui aldilà della distanza temporale potrebbe insegnare tantissimo.
Chi è Paola Paradisi
L’autrice, Paola Paradisi, vive a San Vincenzo, in provincia di Livorno, esercita la professione di biologa nutrizionista, con specializzazione in Scienza dell’Alimentazione. Ha già all’attivo la pubblicazione di numerosi testi scientifici e scolastici, eppure, l’amore per la scrittura l’ha anche condotta a cimentarsi in passato con l’universo della poesia, “Poetando qua e là” (Kimekirk, 2018), ricevendo molteplici riconoscimenti. Si succedono la raccolta poetica “Emozioni sparse” (Edizioni Progetto Cultura) e l’antologia “Le tue parole”. Paola Paradisi è anche presente nel Web su “Poeti e Poesia”, con “Il vento del mare”.
Fonte immagine: copertina del libro