Quanti fili formano la trama di una storia? Carmine Ferraro, autore de I Randagi, ne ha scelti tredici. Tredici racconti, apparentemente fuori dal tempo e dallo spazio, che il lettore ha il compito di districare per risolvere un unico enigma.
Il testo, edito da Scatole Parlanti, si presenta fruibile sia come raccolta di racconti singoli e compiuti che come romanzo polifonico dalla sfumatura thriller.
I randagi di Carmine Ferraro
Un omicidio dà infatti il via all’azione. Un poliziotto è chiamato a inseguire il colpevole lungo la strada sterrata di un paese di campagna in cui, anni prima, un bambino ha fatto perdere le sue tracce. Lungo questa stessa strada si incontrano altre figure disperate, il più delle volte senza nome, “vagabondi della vita” come il titolo suggerisce, che hanno ancora qualcosa da dire prima di abbandonare la scena: è il caso di Chiara, che soffre la perdita di una persona amata, o di Mimmo, che deve fare i conti con un fantasma del passato, ma è anche il caso del commesso, della pensionata, del maturando e di tanti altri alle prese con le proprie sconfitte e con il proprio passo falso. Intanto in un angolo di un lurido bar oltre la statale qualcuno sta fissando nei suoi dipinti le vicende narrate, persino quelle che ancora devono accadere.
Se il lettore accetta di seguire la voce narrante nel suo gioco ad incastri, annoderà i fili dei ricordi, dei sogni e delle allucinazioni dei tredici protagonisti per scoprire il punto esatto in cui le loro vite hanno cominciato a vacillare e risolvere così l’enigma principale.
Gli episodi ruotano attorno a El paso, il bar oltre la statale dalle tinte quasi oniriche, cui si arriva svoltando verso un paio di città a caso dopo che ha fatto buio. Questo luogo in cui si intrecciano i fili delle tredici storie porta come insegna il monito dell’errore commesso (“il passo falso”) e diventa l’appuntamento fisso tra il lettore e il narratore.
L’autore si diverte a passare da una voce all’altra, a giocare con gli stili e i generi, componendo così un catalogo di eroi al contrario, una galleria di personaggi sbagliati, tutti pezzi di un unico mosaico. All’interno della cornice di El paso, infatti, si mescolano episodi drammatici e situazioni tragicomiche che intrappolano il lettore in un labirinto di errori umani.
Per uscirne è necessario varcare la soglia di questo bar sgangherato, attraversare le tredici voci dei suoi avventori e recuperare il quattordicesimo pezzo del mosaico: quello che risolve l’enigma e che solo il lettore può immaginare.
Immagine di copertina: Scatole Parlanti