Città di polvere (titolo originale: Dirt Town) è il romanzo d’esordio di Hayley Scrivenor ricercatrice di scrittura creativa australiana, ambientato a Durton, una cittadina australiana.
Pubblicato da NN editore (collana La Stagioni) e tradotto da Fabrizio Coppola, Città di polvere è un crime a più voci che verte intorno alla storia di Esther, una bambina vivace e allegra, misteriosamente scomparsa.
Hayley Scrivenor, australiana, è una ricercatrice in scrittura creativa presso la Wollongong University ed ex direttrice del Writers Festival locale. Città di polvere è stato selezionato per il Penguin Literary Prize, ha vinto il KYP Unpublished Manuscript Award ed è bestseller in Australia.
Città di polvere: la trama
Siamo a Durton, una piccola comunità australiana. Fa molto caldo ed è fine novembre, normale per i cittadini di Durton abituati al caldo afoso. Le famiglie si conoscono un po’ tutte e la vita scorre fin troppo tranquillamente a Durton. Finché un giorno la piccola Esther, una ragazzina di undici anni, non ritorna a casa dopo la scuola. Iniziano cosi le ricerche e il primo ad essere incolpato è suo padre, Steven. La detective è Sarah che con il suo collega Smithy inizia ad indagare e scoprire un mondo sommerso dietro l’apparente tranquillità di Durton. Trova una comunità chiusa che nasconde bene le violenze che si perpetuano ogni giorno di anno in anno, come quelle vissute da Shelley da giovane o quelle che vive in casa sua ogni giorno, la mamma del piccolo Lewis a causa di suo padre.
«La detective Micheals chiamava regolarmente Constance per aggiornarla, ma nessuna delle sue chiamate era quella che la donna si attendeva. Sembrava un parto. Desiderava ciò che sapeva le avrebbe fatto male, ma perlomeno sarebbe finito tutto. Poi si mordeva il polso e gemeva per quei suoi pensieri malati. Perché era l’opposto di un parto; perché stava aspettando di sapere che sua figlia era morta.»
Città di polvere è un crime a più voci, narrato da Ronnie, la migliore amica di Esther, bambina sensibile ed arguta, da Lewis, anch’egli amico di Esther, combattuto tra la sua necessità di essere diverso dagli altri e la paura di suo padre; Clint, uomo violento e pericoloso e da Sarah, detective queer chiamata ad indagare su questo caso da un’altra città e narrato in maniera corale, come se fosse la comunità a parlare, come un unicum compatto. Accurate e convincenti sono le descrizioni degli stati d’animo vissuti da ciascun personaggio, soprattutto quello di Constance, la madre di Esther.
Malgrado la prolissità che lo contraddistingue in alcuni punti, Città di polvere è un romanzo dal linguaggio fluido e dai toni posati, che è piacevole da leggere e che incuriosisce per le descrizioni di un territorio cosi lontano dal nostro, qual è l’Australia.
Fonte immagine: Ufficio Stampa NN editore